Rimpiangere un vescovo

Quando due persone decidono, anche se sono dello stesso sesso, di vivere insieme, è importante che lo Stato riconosca questo stato di fatto. Uno Stato laico come il nostro non può ignorare il fenomeno delle convivenze. Poi la valutazione morale spetterà ad altri.
Ecco, quando ti ritrovi a pensare che se fosse un vescovo a guidare il fronte dei progressisti il paese andrebbe un tantino meglio, significa proprio che nel paese c'è qualcosa che non va.

Questo post è stato pubblicato il 13 gennaio 2012 in ,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

6 Responses to “Rimpiangere un vescovo”

  1. “I preti migliori sono i peggiori. Sono cavalli di Troia che fanno pensare alla gente che la Chiesa sia accogliente e possa evolversi”
    Aldo Busi

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  2. mah

    http://www.ilpost.it/2012/01/12/per-il-vescovo-di-ragusa-lo-stato-deve-riconoscere-le-unioni-gay/

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  3. Cartografia e Busi hanno ragione!
    Io i preti "migliori" li ho sempre chiamati "foglie di fico" ma "cavalli di Troia" è sicuramente più azzeccato come termine.
    Christian d'IOR

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  4. Cartografia e Busi hanno ragione!
    Io i preti "migliori" li ho sempre chiamati "foglie di fico" ma "cavalli di Troia" è sicuramente più azzeccato come termine.

    RispondiElimina
  5. La valutazione morale spetta solo a chi ha deciso di convivere.
    Per propri comodi si fanno accoppiare cavalli ed asini, tigri e leoni, pulci e pidocchi.
    dopotutto è la specie umana quella sottosviluppata!

    http://spigolature-emmons-ave.blogspot.com

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