Inviolabilità a corrente alternata

Silvio Berlusconi, 28 gennaio 2011:

Non è un Paese libero quello in cui quando si alza il telefono non si è sicuri della inviolabilità delle proprie conversazioni.
Davvero interessante.
Chissà se Silvio Berlusconi è al corrente del fatto che un esponente del suo partito, per giunta assessore, è stato rinviato a giudizio con l'accusa di aver perquisito arbitrariamente l'abitazione di alcuni immigrati durante una ronda.
Visto che a sentire lui è in gioco la libertà del paese, e non i propri interessi personali, e considerato -qualora le accuse fossero confermate- che voler entrare per forza nelle case delle persone è un tantino più grave che intercettarle al telefono, mi chiedo per quale motivo il premier non registri un bel videomessaggio per difendere -nel dubbio- la privacy di quegli extracomunitari.
Coraggio, sono tutt'orecchi.

Questo post è stato pubblicato il 04 marzo 2011 in ,,,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

One Response to “Inviolabilità a corrente alternata”

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