Se questi sono i progressisti, figuratevi gli altri

Ecco, adesso Bersani l'ha detto esplicitamente:

Noi siamo radicalmente contro l'eutanasia.
Il che, in termini meno sintetici, vale a dire che il principale (a suo dire) partito progressista del paese è "radicalmente contro" (non combattuto, desideroso di approfondire, aperto al dibattito: proprio "radicalmente contro") la possibilità che a un essere umano nel pieno delle proprie facoltà mentali venga concessa, dietro sua esplicita richiesta e dopo un accurato esame della sua situazione concreta, la possibilità di mettere dignitosamente fine alle sofferenze che gli derivano da una malattia incurabile invece di soffrire come un cane fino all'ultimo istante.
Questo il principale (a suo dire) partito progressista del paese.
Figuratevi gli altri.

Questo post è stato pubblicato il 09 giugno 2011 in ,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

22 Responses to “Se questi sono i progressisti, figuratevi gli altri”

  1. Bersani è disperato, non sa più come aiutare Berlusconi! Tra poco passa nei Responsabili.

    RispondiElimina
  2. Effettivamente il PSOE spagnolo al confronto sembra un vero partito di sinistra...

    RispondiElimina
  3. non meravigliamoci più di tanto...perché anche a proposito dell'acqua si dichiarava favorevole alla distribuzione privata.
    Il problema di Bersani è che parla a seconda dei momenti e non delle convinzioni ( se le ha!). Secondo me cerca di fare il fulcro della bilancia per dire cose che non irritino gli amici del centro e così non sa più parlare né di sinistra né di centro...ma di sinistrega (composizione di due parole).

    RispondiElimina
  4. Mi spiace che ci abbia messo tutti questi anni a schierarsi, ma alla fine l'ha detto.
    Ennesima delusione dal PD sul tema dei diritti civili e umani. Credo che abbiano una paura fot***a di apparire laici nel paese del Papa. Non è un caso che non prenderò mai la loro tessera.

    RispondiElimina
  5. Verrebbe voglia di mandarlo "radicalmente" a quel paese.

    Ora che annusa odore di vittoria, è già prono al desiderio di far bottino dei voti dei cattolici, e non si rende conto che sta solo danneggiando lo spirito riformista del PD (ammesso ne abbia mai avuto uno).

    RispondiElimina
  6. beh, lo posso capire, dovesse essere legale l'eutanasia in Italia il pd rischierebbe grosso, quanti all'interno ne vogliono il suicidio assistito a partire dallo stesso bersani?

    RispondiElimina
  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  8. Scusami, ma non è corretto estrapolare dal contesto.
    Una cosa è dire "Sono radicalmente contro ogni ipotesi eutanasica", un'altra è dire "Sono radicalmente contro ogni ipotesi eutanasica, ma un uomo non può mai essere separato dalla sua dignità. Siamo perche’ la legge si trattenga, perché anche le leggi hanno un limite, e si dia spazio ai protagonisti, al loro mondo vitale e ai medici"
    Poi possiamo parlare sull'essere d'accordo o meno, ma su questa ultima frase, non su una sola parte.
    Non facciamo i furbetti, non è corretto.

    RispondiElimina
  9. Non ho mai creduto alla cazzata del partito riformista e progressista per cui da Bersani non mi aspettavo nient'altro

    RispondiElimina
  10. @littlcaesar: hai fatto molto bene a completare la citazione, ma una domanda s'impone: quando Bersani parla di leggi che in certe situazioni si devono trattenere include anche la legge penale? Perché il punto è proprio questo: si sta proponendo qualcosa o dando un colpo al cerchio e uno alla botte senza in realtà voler cambiare una virgola? La mancanza di chiarezza non lascia precisamente ben sperare.
    Nel frattempo sia lode alle terapie del dolore.

    RispondiElimina
  11. il partito democratico ha, fra i suoi elettori, una percentuale non banale di cattolici anche piuttosto osservanti; dato che il prossimo parlamento eleggerà il presidente della repubblica, quei voti saranno preziosi per evitare che il prossimo parlamento mandi il cavaliere al quirinale; piaccia o non piaccia, questa è la posta e bersani fa benissimo, per il bene di tutti, a giocare la partita con tutti i mezzi a disposizione; certamente nel merito potrà anche esprimere idee antiquate e troppo moderate, ma purtroppo la posta in gioco è quella che ho accennato

    RispondiElimina
  12. Come il PCI ai tempi che remava contro le leggi su aborto e divorzio per non fare la parte dei rovinafamiglie, sai com' è, già gli dicevano che mangiavanpo i bambini.
    Eppure ogni volta che hanno fatto politica di sinistra gli va bene, ma ancora non ci arrivano a capire il nesso di causa e effetto sta gente?

    RispondiElimina
  13. @diegod56: scusa, me lo spieghi questo ragionamento? Come puoi dare per scontato: che i cattolici che votano PD sono sulle posizioni clericali della CEI?; che le possibilità di far cambiare loro idea sono inesistenti? (Ma allora un partito politico a che serve? mi verrebbe da chiedere). Io vorrei che saltasse fuori un cattolico che mi dicesse: voto PD ma se mi si impedisce di decidere come devono morire gli altri gli tolgo il voto.

    RispondiElimina
  14. Sull'eutanasia e altri temi cosiddetti "non negoziabili" il pd, la sinistra in genere e i cattolici progressisti stanno su posizioni arretrate da un bel pezzo. Sull'argomento ho postato qualcosa di recente sul mio blog, che poi è un articolo uscito su Adista-Segni nuovi, lo giro per chi fosse interessato:
    http://www.giambattistascire.it/blog/files/ae90b65457bf600f3591e08ac9da6732-15.html

    Un saluto, a presto

    RispondiElimina
  15. Non mi meraviglio. Se ci basiamo sulle dichiarazioni fatte in questi mesi sui referendum non solo da Bersani ma anche da altri(Renzi&Co.) in pratica il PD è per un SI e 3 NO. Forse quell'unico si non è nemmeno troppo convinto...
    Lorenzo

    RispondiElimina
  16. allora, gentile arturo, il problema è la partita del quirinale, che è determinante per la salvezza della democrazia; tutto il resto sono argomenti interessanti, il mondo cattolico è assai variegato, vi sono anche italiani che hanno idee di sinistra in economia ed idee diciamo conservatrici in campo cosiddetto etico, ma tutto questo perde di importanza, di fronte al fatto che la partita del 2013 ha per oggetto chi va al quirinale; ognuno poi ragiona come crede, io ho il mio modesto parere

    RispondiElimina
  17. Siete stupendi voi sinistri quando vi fate delle illusioni e poi piangete delusi quando vedete la realtà..

    Come i bambini che credono a Babbo Natale e poi scoprono che non esiste..

    Tenete conto che io da piccolo avevo un amico che credeva a Babbo Natale e quando lo portai nella camera del padre per fargli vedere il padre che si vestiva da Babbo Natale mi rispose:

    "Quello non è mio padre..Quello è Babbo Natale che fa finta di essere mio padre che si veste da Babbo Natale".

    Che voloevo dì ?

    Volevo dì che il bisogno di credere a qualcosa è una tara genetica della maggioranmza degli esemplari della specie Homo Sapiens, ed in quanto tale insopprimibile.

    Su quella tara genetica di massa guadagna quella minoranza che spaccia illusioni: preti, politici, pubblicitari, giornalisti et ceteras

    RispondiElimina
  18. SUSSIDIO PEDAGOGICO

    Il paese dei bugiardi

    di Gianni Rodari

    http://www.youtube.com/watch?v=4m5Q_QK6ooc

    C'era una volta, là
    dalle parti di Chissà,
    il paese dei bugiardi.
    In quel paese nessuno
    diceva la verità,
    non chiamavano col suo nome
    nemmeno la cicoria:
    la bugia era obbligatoria.

    Quando spuntava il sole
    c'era subito una pronto
    a dire: "Che bel tramonto!"
    Di sera, se la luna
    faceva più chiaro
    di un faro,
    si lagnava la gente:
    "Ohibò, che notte bruna,
    non ci si vede niente".

    Se ridevi ti compativano:
    "Poveraccio, peccato,
    che gli sarà mai capitato
    di male?"
    Se piangevi: "Che tipo originale,
    sempre allegro, sempre in festa.
    Deve avere i milioni nella testa".
    Chiamavano acqua il vino,
    seggiola il tavolino
    e tutte le parole
    le rovesciavano per benino.
    Fare diverso non era permesso,
    ma c'erano tanto abituati
    che si capivano lo stesso.

    Un giorno in quel paese
    capitò un povero ometto
    che il codice dei bugiardi
    non l'aveva mai letto,
    e senza tanti riguardi
    se ne andava intorno
    chiamando giorno il giorno
    e pera la pera,
    e non diceva una parola
    che non fosse vera.
    Dall'oggi al domani
    lo fecero pigliare
    dall'acchiappacani
    e chiudere al manicomio.
    "E' matto da legare:
    dice sempre la verità".
    "Ma no, ma via, ma và ..."
    "Parola d'onore:
    è un caso interessante,
    verranno da distante
    cinquecento e un professore
    per studiargli il cervello ..."
    La strana malattia
    fu descritta in trentatre puntate
    sulla "Gazzetta della bugia".

    Infine per contentare
    la curiosità
    popolare
    l'Uomo-che-diceva-la-verità
    fu esposto a pagamento
    nel "giardino zoo-illogico"
    (anche quel nome avevano rovesciato ...)
    in una gabbia di cemento armato.

    Figurarsi la ressa.
    Ma questo non interessa.
    Cosa più sbalorditiva,
    la malattia si rivelò infettiva,
    e un po' alla volta in tutta la città
    si diffuse il bacillo
    della verità.
    Dottori, poliziotti, autorità
    tentarono il possibile
    per frenare l'epidemia.
    Macché, niente da fare.
    Dal più vecchio al più piccolino
    la gente ormai diceva
    pane al pane, vino al vino,
    bianco al bianco, nero al nero:
    liberò il prigioniero,
    lo elesse presidente,
    e chi non mi crede
    non ha capito niente.

    RispondiElimina
  19. Sì, diegod56, ho capito che per te i margini entro cui è possibile convincere i cattolici clericali sono inesistenti e che i nostri godono pure di un privilegio di irresponsabilità: in altre parole, per qualche ragione che non mi è molto chiara, l'appello alla responsabilità è uniderezionale; non ti sogni di dire: dai cattolici, vorrete mica, in nome di una mostruosa prepotenza, lasciar andare B. al Quirinale? E' perché, in nome della reponsabilità, siamo noi altri a dover sacrificare la nostra pelle per le loro idee che continua a non essermi molto chiaro (e a sembrarmi piuttosto iniquo).
    Poi ha ragione, ognuno ragiona come crede; per esempio il fatto di aver visto morire mia madre di cancro può avermi un po' fuorviato, chissà.

    RispondiElimina
  20. Vengo da un commento nell'latro post, quello sull'annosa e trita questione Giovanardi - froci e ribadisco quanto detto lì.

    Non potete aspettarvi che la religione cattolica ed i loro adepti accettino l'eutanasia e/o parlino a favore dell'eutanasia, perchè la religione cattolica ha dei principi, giusti o sbagliati, comunque legittimi per chi vuole liberamente seguirli,

    Potete aspettarvi che l'eutanasia divenga legge dello stato, indipendentemente dalla volontà dei cattolici e contro la volontà dei cattolici.

    Diminuendo il potere della chiesa cattolica ed ei preti sugli italiani.

    Ragioniamo in termini concreti..

    Quanti ce ne sranno rimasti inItalia che danno retta ai preti ?

    8, 9, 10%..

    Ecco..

    Si tratta di liberare pure sti poracci dal legame della religione (da religio, onis = legame)

    RispondiElimina
  21. gentile alfredo, anzitutto grazie per il rispetto verso il mio punto di vista;

    il tuo punto di vista è moralmente giusto, culturalmente comprensibile, ma a mio sommesso avviso la strategia di bersani è l'unica possibile per cercare di non perdere la partita che ha in palio il quirinale e quindi la democrazia

    purtroppo anch'io ho visto morire di cancro mia madre molto giovane, ma non per questo mi sottraggo dal giudicare le mosse della durissima lotta politica in atto per quello che sono, al di là dei convincimenti personali

    RispondiElimina
  22. @diegod56: a parte che mi chiamo Arturo, non mi devi ringraziare per ciò che è dovuto. Io sono convinto che anche sulla base di un giudizio cinicamente strategico la mossa di Bersani sia sbagliata in quanto insensata riproposizione, quasi un riflesso pavloviano, dell'inseguimento del compromesso storico, cioè la ricerca del consenso non dei cattolici ma dei loro rappresentanti che, in assenza di un partito cattolico, vengono individuati nella gerarchia. E' una strategia passiva e paralizzante che secondo me non tiene conto della realtà: ho avuto occasione negli anni di parlare con alcuni cattolici votanti PD e li ho sempre trovati assai più sensiibli alla ragione e al senso di umanità che non ai diktat della CEI.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Poll

Powered by Blogger.

Popular Posts

Followers

Blog Archive

Subscribe

Labels

Sponsor

Random Post