Volete trasformare Milano in un paesotto di provincia?

Da buon romano, campanilisticamente parlando, ho sempre invidiato un pochino il fatto che Milano fosse decisamente più proiettata verso il mondo rispetto alla mia città.
Non parlo, naturalmente, della dimensione internazionale legata all'arte e al turismo, ché da quel punto di vista Roma è imbattibile, ma piuttosto alla capacità tutta milanese di essere un crocevia mondiale in chiave moderna, di raccogliere prima delle altre le novità provenienti da ogni angolo del pianeta e di anticipare di qualche mese, se non di qualche anno, le tendenze destinate a coinvolgere l'intero paese.
Ecco, ora vengo a sapere che in una città del genere, cosmopolita e innovatrice, una considerevole -ancorché, a quanto pare, non maggioritaria- parte della popolazione non vuole che venga costruita una moschea: un po' come se la tifoseria del Barcellona, da un momento all'altro, iniziasse a schifare il calcio offensivo e brillante della sua squadra e facesse fuoco e fiamme chiedendo a Guardiola un bel catenaccio d'altri tempi, con tanto di palla in tribuna, viva il parroco e pedalare.
Da romano dovrei strafottermene, campanilisticamente parlando, e magari fare pure un sorrisetto beffardo sotto i baffi: però, se devo essere onesto, mi dispiace un po' che tanti milanesi coltivino l'ambizione di trasformare la loro città in un sonnolento paesotto di provincia, ostile alle novità e chiuso a riccio dentro le proprie mura, come se il mondo fuori non esistesse.
Pensateci un attimo: siete proprio sicuri, che volete ridurla così?

Questo post è stato pubblicato il 30 maggio 2011 in ,,,,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

5 Responses to “Volete trasformare Milano in un paesotto di provincia?”

  1. Ultimo appello al voto...Mamma che ansia

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  2. Tu la vedi così?
    Io, sempre romano e sempre sospettoso verso i milanesi, la vedo un po' diversa. Penso che la destra abbia sbagliato la campagna elettorale proprio perché ha parlato con argomenti provinciali a gente che (in media) è molto meno provinciale dell'universo di riferimento di BER e BOS. Questa è una buona notizia, ma non vuol dire che non continui ad esistere un'Italia provinciale su cui quegli argomenti fanno presa davvero. Quindi, fossi la Sinistra, starei attento con gli entusiasmi.

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  3. Alberto non ha tutti i torti. Se queste posizioni risultano essere in minoranza, e così parrebbe, allora i milanesi hanno già scelto.

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  4. che disastro che hanno combinato, questo post calza a pennello:
    http://www.pierferdinandocasini.it/2011/05/27/la-“relazione-complicata”-tra-internet-e-la-politica/

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