Cari lettori, oggi vi sottopongo la mia candidatura al Parlamento Europeo, una occasione per rifare cristiana l'Europa(1), rendere più popolare e democratica l'Europa(2), ravvivare l'UE nel contesto attuale(3). Il Partito Popolare Europeo è una grande famiglia nella quale si deve riprendere e rilanciare la comune radice(4) del personalismo cristiano e dell'economia sociale di mercato. Penso che la mia esperienza e le mie battaglie parlamentari(5) e l'impegno di coerente laico(6) cristiano, possano essere un buon punto di partenza per svolgere fino in fondo la sfida europea(7), in difesa della nostra italianità culturale, religiosa, sociale ed economica(8). Non possiamo attendere gli effetti delle decisioni europee all'interno dei nostri confini(9), in questa prossima legislatura(10) dobbiamo impegnarci in Europa per elaborare nuovi modelli di sviluppo cristianamente ispirati(11) e difendere gli interessi del Paese(12). C'è bisogno di una diversa Europa(13), meno burocrazia e più democrazia popolare. Urge un vero e radicale(14) estremismo di centro!(1) Modello "andiamo alle Crociate". Iniziamo proprio bene.
(2) Eviterei la ripetizione. Una cosa del tipo "renderla più popolare e democratica" no, eh?
(3) Anzitutto, che vuol dire "ravvivare"? Organizzare delle feste? Eppoi, suvvia, certo che parliamo del contesto attuale: io non ho mai visto uno che si candida e vuole fare qualcosa nelcontesto di 50 anni fa.
(4) Riprendere una radice e rilanciarla: che bella immagine, eh? Roba da olimpiadi dell'ortofrutticolo.
(5) Battaglie che si possono sintetizzare con dichiarazioni del tipo: "Una preghiera per l’anima di Piergiorgio Welby, e la richiesta da parte dell’autorità giudiziaria di arrestare i colpevoli di questo omicidio". Belle battaglie, non c'è che dire.
(6) "Distribuire anticoncezionali gratuitamente e dare il codice verde alla pillola del giorno dopo nel pronto soccorso significa mortificare il lavoro dei consultori e inculcare nelle giovani donne una cultura della deresponsabilizzazione e del disprezzo della vita umana". Laico, come no.
(7) Per dirla tutta, una sfida si affronta, si raccoglie, si lancia, ma non ho mai sentito dire che si possa "svolgere".
(8) Italianità culturale? Italianità religiosa? Italianità sociale? Italianità economica? Mah...
(9) Andiamo ad attenderli fuori dalle acque territoriali, dai!
(10) Mica ho capito: in questa legislatura o nella prossima?
(11) Vediamo un po': "modelli di sviluppo cristianamente ispirati". Messe aziendali, eucarestie universitarie, confessioni industriali?
(12) Il Paese in questione è il nostro, oppure il Vaticano? Così, tanto per sapere.
(13) In effetti, potremmo chiedere a quelli della Santa Sede se gli va di entrare...
(14) Questa è una parola grossa, e temo che scriverla sia addirittura peccato. Confessarsi, e di corsa.
Aggiungerei un altro punto oltre ai bellissimi citati:
RispondiElimina"L'economia sociale di mercato" (oltre a non voler dir nulla)
è un ossimoro o c'è economia di mercato o c'è economia sociale(/ista).
La fisiognomica è una disciplina ormai screditata e caduta in disuso,certo,eppure la faccia di quest'uomo ci dice tutto su di lui.Cose che preferiremmo non sapere,ovvio.
RispondiEliminap.s.
non proseguo perché ho un pessimo avvocato.
Alessandro B. ha scritto:
RispondiEliminaLa fisiognomica è una disciplina ormai screditata e caduta in disuso,certo,eppure la faccia di quest'uomo ci dice tutto su di luiVuoi dire che quella era la FACCIA?!
Provo vergogna di vivere in un paese con una cultura tale da permettere che gente cosí possa candidarsi a rappresentarci.
RispondiEliminaDove abbiamo sbagliato?
Ce la faremo mai a ridestarci?
Un personale e cordiale grazie e questo Blog, che seguo da poco ma sempre con grande interesse.
A volte siete un po´ troppo duri con chi non é d'accordo con voi, ma é compresnibile un po´ di "cattiveria" quando si prova un forte sdegno.
Ecco, se posso permettermi, dovreste provare a dialogare di piú verso chi vi contesta, non cadete nella tentazione di rispondere con volgaritá alla volgaritá.
Voi aiutate l'Italia a svegliarsi.
Con sincera stima.
Provo vergogna di vivere in un paese con una cultura tale da permettere che gente cosí possa candidarsi a rappresentarci.
RispondiEliminaDove abbiamo sbagliato?Devono candidarsi liberamente, ma non possono di sicuro rappresentarci... se solo nessuno li votasse.