Non è che poi va a finire così?

Abbiate pazienza, ma quando leggo notizie del genere mi viene in mente una domanda angosciosa: non è che a forza di dire che la famiglia tradizionale è una gran figata e tutto il resto fa schifo, va a finire che una ragazza violentata dal padre per due anni è costretta all'umiliazione di dover filmare la scena col telefonino perché altrimenti nessuno le crede?
Cioè, non è che pur di prendervela con gli omosessuali e dire che sono dei pervertiti pericolosi la state sopravvalutando, 'sta famiglia?
E non è che la cosa, alla fine della fiera, si sta dimostrando un tantino meno innocua del previsto?

Questo post è stato pubblicato il 03 aprile 2011 in ,,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

6 Responses to “Non è che poi va a finire così?”

  1. eh beh, non è che magari la prova non sia presentabile in parlamento causa qualche legge fatta per B.? È come un'intercettazione o sbaglio ... se fosse l'avvocato difensore del padre la userei subito questa scusa

    RispondiElimina
  2. beh non è un segreto che la maggior parte delle violenze contro le donne avvenga in casa, purtroppo finchè nella società ci sarà la percezione che una violenza sessuale esercitata dal marito non è uno stupro perchè la consensualità è implicita nel rapporto e che se un uomo picchia la moglie è perchè lui "era nervoso" e lei "se l'è cercata",credo che non andremo molto avanti...

    RispondiElimina
  3. 42 donne ammazzate dall'inizio dell'anno, e la maggior parte dei delitti commessi da ex partners delle vittime. Quella del "delitto passionale" è una scusa disgustosa x non chiamare la violenza con il suo nome.

    RispondiElimina
  4. viva l'italia, faro illuminate nei modi d'uso dei cellulari.
    scusate se la metto a ridere, lo faccio per non piangere. :(

    RispondiElimina
  5. o.t. volevo segnalare questa notizia, quantop tempo sarà che questo ragazzo (anni 22) fa una vita di m.da?

    IL CASO
    Si impicca nella sua cella, gravissimo
    "Vittima di soprusi in carcere"
    Carlo Saturno, 22 anni, di Manduria, è in condizioni disperate e i sanitari potrebbero decidere di staccare la spina. E' parte civile nel processo contro nove agenti del penitenziario minorile di Lecce accusati di vere e proprie sevizie sui ragazzi. All'epoca aveva 16 anni. Il suo è uno dei tre tentati suicidi dell'ultima settimana

    http://bari.repubblica.it/cronaca/2011/04/03/news/carcere-14440586/?ref=HREC1-9

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Poll

Powered by Blogger.

Popular Posts

Followers

Blog Archive

Subscribe

Labels

Sponsor

Random Post