Non se ne può più

Rilevo, non senza avvertire un vago senso di noia, che Silvio Berlusconi ha ripetuto per la settecentosettantasettesima volta che a suo dire è necessario modificare la Costituzione.
Orbene, stante il fatto che a quanto mi risulta la Costituzione non si modifica da sola a forza di dire che andrebbe modificata, e siccome per farlo è sufficiente seguire le regole all'uopo prescritte dal nostro ordinamento, inviterei il Presidente Berlusconi ad attivarsi e tentare di adoperare quelle regole, ammesso e non concesso che gli riesca di farlo, allo scopo di raggiungere il risultato da lui auspicato.
Però, per carità, ci risparmi questa rottura di maroni continua, questa pippa infinita, questa tiritera stucchevole, ché qua non se ne può più.

Questo post è stato pubblicato il 08 aprile 2011 in ,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

5 Responses to “Non se ne può più”

  1. Secondo me il principale scopo di questi annunci roboanti, conditi da dichiarazioni provocatorie (come quelle sulla Consulta politicizzata), è quello di creare scompiglio nell'opposizione, indurla ad irrigidirsi, spingerla nell'angolo di chi dice sempre "No", e beneficiare di eventuali divisioni che nascano da questo irrigidimento. Per poi magari attribuire alla sinistra le divisioni della sua stessa maggioranza.

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  2. Fa parte del repertorio del venditore di bufale (absit iniuria verbis, ovvero: senza offesa per le bufale mammifere erbivore); caro Metil, perché non stili un elenco del repertorio, che definirei "diversivo", più che eversivo.

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  3. E' il suo gioco. Sfinire tutti con le sue provocazioni, perchè di provocazioni parliamo. Sa benissimo di non poter cambiare nulla ma le spara grosse tanto non abbiamo una opposizione degna di tale nome che possa smascherarlo. Sono complici anche loro di questo scempio non facciamoci illusioni...

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  4. Siamo arrivati al paradosso che quando Berlusconi va ad un incontro pubblico, mentre i presenti vorrebbero sentire il discorso di uno statista sono costretti a sorbirsi sempre e solo il pistolotto sulle toghe rosse e sui 7 miliardi 523 milioni 124 mila 032 processi che lui avrebbe subito da parte di 27 milioni di magistrati, con barzelletta , che non fa ridere, e invito finale al bunga bunga diretto in maniera democratica a studenti, casalinghe, liberi professionisti, la sinistra. Cioè mentre la gente tenta di dimenticare per 5 minuti la storia del bunga bunga, che ci ha resi ridicoli fino ad alfa centauri e ci ha frantoiato le balle, e persino i giornali di regime tentano di fingere che non sia successo nulla, lui, che avrebbe tutto l’ interesse a che se ne parli il meno possibile, ci mette invece il carico da 90.

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