Nei panni del toro

Lungi da me l'idea di rallegrarmi per il ferimento di 40 persone, e men che meno per le gravi condizioni del bambino, che certamente non si sarà recato alla corrida di sua iniziativa ma ci sarà stato portato da qualche adulto.
Però provate a mettervi due minuti nei panni del toro: immaginate di trovarvi in mezzo a un'arena e di essere meticolosamente torturati da una serie di stronzetti che si divertono un mondo ad infilzarvi con dei bastoni appuntiti, nell'attesa che un tizio vestito come un manichino si degni di arrivare per porre fine alle vostre sofferenze infilandovi uno spadone fra capo e collo, non prima di avervi presi un po' per il culo agitandovi davanti uno straccio rosso mentre la vista vi si annebbia e il cuore vi batte così forte che sembra scoppiarvi nel petto; il tutto in mezzo al frastuono di una folla urlante e assetata di sangue che si eccita guardando le vostre sofferenze e infine acclama gioiosamente la vostra morte con l'esultanza di chi ha appena vinto la finale dei mondiali.
Dite la verità, ma ditemela sul serio: non verrebbe anche a voi una voglia irrefrenabile di saltare in mezzo agli spalti e farne secchi più che potete?

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29 Responses to “Nei panni del toro”

  1. Ho visto la corrida una sola volta, per curiosità, e ne sono rimasto disgustato. Dovrebbero abolirla ovunque.

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  2. Cavolo se lo farei.

    Per come l'hai descritta tu (e mi sembra che la tua descrizione corrisponda alla realtà) non mi sembra ci sia tanta differenza con gli spettacoli nelle arene dell'antica Roma.

    Va bene il rispetto della tradizione ma possibile che in duemila anni non si sia migliorati nemmeno un pochino? Possibile che dobbiamo ancora lottare con i tori per dimostrare a noi stessi che sappiamo domare la natura (vallo poi a dire ai morti per le inondazioni...)?

    Ancora un applauso alla Catalogna

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  3. non è la prima volta che un toro fa un salto simile. qualche anno fa divenne giustamente famoso Pajarito, toro messicano, che però se non ricordo male fece meno - giustizia riparatrice.
    tra l'altro pajarito significa passerotto, che per un toro... però se vola va bene.

    il vestito del matador si chiama traje de luces, ovvero vestito di luci, dove traje è più o meno quello che da noi è il completo. cosa che rende ancora più odioso quel mestiere: questi si mettono un completo come se fossero impiegati che vanno a svolgere una routine, e poi c'è l'idea che non sono mica cattive persone (i cattivi sono straccioni no?) e tutto quello che ne segue.
    ovvio che sono ridicoli.

    l'uccisione però non avviene per sgozzamento. la spada viene conficcata da dietro il collo nel cuore. l'idea dovrebbe essere che si tratta di un colpo di grazia, per un "compagno" che ha combattuto valorosamente e si vuole non farlo soffrire. una spada nel cuore e finisce subito.
    ma il colpo è difficile e spesso il matador sbaglia, causando ancora più dolore al toro, altre ferite.

    è una fortuna che almeno la catalunya abbia deciso di fermare queste - "manifestazioni".
    (eppur mi pare di aver visto zapatero dire a nome della spagna tutta che accetta la decisione catalana ma non la condivide, e in spagna la questione è vista non come lotta i civiltà ma come questione politica tra catalani e spagnoli, con i catalani che proibirebbero la corrida solo per differenziarsi dai castigliani invasori. come se i leghisti smettessero di mangiare pasta)

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  4. Mi spiace ma secondo me è sbagliato trasferire sugli animali i sentimenti propri degli esseri umani.

    La corrida è, nel bene e nel male, uno spettacolo tipico spagnolo e può piacere o non piacere, ma vietarlo perché è cruento è abbastanza ipocrita. Il numero di tori uccisi nelle corride è una frazione insignificante rispetto a tutti gli animali che vengono mandati al macello ogni giorno per essere serviti nei nostri piatti, all'ombra del disgusto e dello sdegno di tanti benpensanti che invece invocano all'applicazione della carità cristiana anche nei confronti delle bestie se la cosa fa notizia.

    Riguardo alla notizia, credo che un toro che incorna 40 spettatori faccia in qualche modo parte dello spettacolo in sé, stabilendo una biunivocità tra le due parti, animale e uomo.

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  5. @Lorenzo: in sostanza quello che dici è che siccome i polli vengono comunque uccisi per essere mangiati, allora sarebbe accettabile prendere un pollo e torturarlo finché non muore, per il solo gusto di vederlo morire?
    Mi spiace, ma personalmente non sono d'accordo: mi sembrano due cose del tutto diverse, anche tenendo conto delle condizioni inumane (sulle quali convengo con te) nelle quali i polli vengono allevati.
    Al di là dell'oggettività, non riesco a prescindere dal motivo per cui la morte dell'animale avviene: un conto è per mangiarlo (con tutte le migliorie che dovrebbero essere apportate ai sistemi di allevamento, sulle quali, mi ripeto, sono d'accordissimo con te), un altro è godere semplicemente nel vederlo morire.
    Almeno secondo me.

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  6. @Lorenzo

    Io infatti non mangio neanche gli altri animali proprio perché penso, ma è appunto un mio pensiero, che essi abbiano in certa misura consapevolezza di se stessi.

    Non so se la mia può essere definita carità cristiana perché non sono una persona religiosa, ma nelle mie scelte tendo a cercare soluzioni che arrechino la minore sofferenza a tutti gli esseri, umani e non.

    Il fatto che sia uno spettacolo tipico giustifica la sofferenza di un animale? Perché io credo che uccidere un animale in modo atroce ed in condizioni disumane per mangiarlo è meno peggio che ucciderlo in condizioni disumane per divertimento.

    E poi vorrei vederli questi a combattere da soli contro un toro adulto e senza altri che te lo fiaccano prima...



    E poi diciamola

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  7. Quel "e poi diciamola" non c'entra nulla...

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  8. @metilparaben: Godere nel mangiarlo facendo finta di non sapere come è vissuto ed è stato macellato, no?

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  9. In merito al caso in questione c'è da dire che non era una corrida, si trattava di un esercizio alla "minoica", diciamo,consiste nell'avvicinarsi il più possibile al toro e poi scappare.
    Per quanto riguarda le vere corrida direi che
    1) Se un popolo vuole conservare una sua tradizione secolare ha il diritto di farlo, sarà il popolo a decidere quando non conservarla più
    2) La razza di toro in questione, il toro bravo, è proprio per la corrida, scomparsa quella scomparso il toro
    3) Se fossi un toro preferirei giocarmela sul campo -se mostra valore si grazia e si manda ad una esistenza di pascolo e monta- piuttosto che stare chiuso in qualche gabbione aspettando che mi portino al macello.

    Detto questo capisco che a molti possa disgustare e possano trovarlo orribile.

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  10. @Metilparaben:

    ti lancio una provocazione allora: sei d'accordo con la Brambilla che vorrebbe diminuire le corse dei cavalli? Forse che far correre cavalli stradopati fino all'estremo e che per questo si fratturano le zampe tanto da dover essere per forza di cose destinati al macello dopo aver fruito delle loro capacità è meno cruento?

    Mi spiace ma sono del parere che non si possano applicare agli animali gli stessi sistemi di valori che si applicano agli uomini, per il semplice motivo che essi non sono umani. Un toro muore dopo una lotta estenuante, in cui anche il matador corre i suoi rischi e quindi non lo fa per puro sadismo e violenza gratuita.

    La corrida è, nella mia mente, al pari di altri hobby come la caccia e la pesca, che se vengono svolti in maniera sostenibile e controllata non vanno assolutamente contro nessuna morale.

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  11. Vorrei anche capire perché si ritiene che un bambino di 10 anni, per il quale esistono dei giustificati limiti in diversi ambiti (cinema, ecc), possa tranquillamente assistere ad uno spettacolo di tortura e morte di animali..
    é riconosciuto in letteratura psichiatrica del legame tra il piacere derivante dal maltrattamento o uccisione di animali in età infantile e la deviazione/disturbo/patologia in età adulta...
    a meno che non mi si venga a dire che maltrattare/uccidere un animale é peggio che vedere la propria intera comunità/gruppo sociale in delirio nell'assistere alla tortura e acclamare al sopraggiungere della morte dell'animale

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  12. scusate ma con tutta sincerità il primo pensiero che m'è venuto leggendo i commenti di qualche dotto umano qui sopra è che lo sgozzerei molto volentieri (lui, l'umano), ma non prima di averlo intrattenuto con qualche spettacolino.

    Mah, forse sono strano e cattivo, forse un animale che non ha ben chiari i sistemi di valori degli uomini..

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  13. per l'Anonimo:

    lo so, è dura fare la voce fuori dal coro, la prossima volta che mangerai pappardelle al cinghiale forse ci penserai su.

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  14. le pappardelle al cinghiale, da quando ho cominciato a ragionare con la mia testa, le lascio mangiare, purtroppo, ai lobotomizzati di turno. Quindi prima di insinuare fregnacce dovresti conoscere quelli a cui ti rivolgi, o dotto umano.

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  15. @Lorenzo
    Contro-provocazione: e allora cosa pensare di due dozzine di ragazzoni stradopati che corrono dietro una palla di cuoio e si prendono volentieri a calci anche tra di loro?
    La verità è che il popolo ha bisogno delle sue arene, e che gli spagnoli non sono molto peggio di noi.
    Ma questo non giustifica né loro né noi!
    Sicuramente ho altri difetti, ma non quello di assistere gioiosamente a tali manifestazioni.

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  16. Sarà per il mio segno zodiacale ma io mi sono molto divertita a pensare agli svariati quintali neri che saltavano fuori dall'arena...
    che devo dirvi io tifo sempre per il toro.

    Ile

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  17. I tori a fine corrida vengono macellati, e il "rabo de toro" (leggasi coda) a Madrid è squisito. Ora, o uno è vegetariano, e allora niente da dire, oppure si potrebbero aprire contraddittori infiniti sulla crudeltà dei metodi con cui vengono fatti vivere e morire tanti degli animali che mangiamo.
    Forse che i polli di Francesco Amadoooori vivono un'esistenza felice solo perchè li accoppano rapidamente? Però non ho mai sentito nessuna proposta di legge per eliminare gli allevamenti in batteria...

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  18. Qui uno spaccato d'umanità, quella vera e greve. Ecco perché non sono animalista, né lo sarò mai, per la gloria dell'Anonimo commentatore, quello col coltello. Quello sgozza. Sicuro. L'ha anche scritto. Ma intanto fa l'anima bella col gatto, il cane e il pesce rosso. Puah! Alla larga.

    Roberta

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  19. Poiché sono una persona mite, avrei voluto che il toro fosse riuscito a incornarne e sbudellarne molti ma molti di più, anche se per pareggiare i conti toro/uomo ci vorrebbero decenni se non secoli. E se di mezzo ci vanno bambini "innocenti", sia chiaro che TUTTA la responsabilità va a quei coglioni di genitori che li hanno portati lì per insegnargli il sadismo del piacere per la tortura, la sofferenza e la morte. Nessun rispetto per le tradizioni secolari se comportano il dolore di esseri senzienti e, sì, nessun rispetto per "hobby" da pervertiti come la caccia e la pesca. Sono stufo di giustificazionismi e spaccature di capelli in quattro: chi uccide e chi guarda uccidere animali per piacere (e poi anche per "necessità" alimentare) è semplicemente uno stronzo bastardo e in quanto tale andrebbe messo - come minimo - in condizione di non nuocere (e questo anche se si chiama Hemingway, mi spiace). Quanto poi alla non applicabilità dei sistemi di valori umani ai non umani, mi ricorda tanto il tipo di ragionamento che utilizzavano i nazisti contro gli ebrei.

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  20. Io sono vegano e considero una tortura allevare (in modo disumano come avviene dappertutto) un animale per poi mangirlo. E' pura ipocrisia sdegnarsi per le corride (spettacoli immondi)mentre magari si mangia una bella fiorentina. Non sopporto discorsi moralistici sulla sofferenza degli animali da chi li mangia giornalmente. E ti assicuro che ho visto con i miei occhi spettacoli nei macelli addirittuara peggiori della corrida. Ammazzare un animale per divertimento e ammazzarlo per mangiarlo sono due facce della stessa medaglia.

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  21. @Lorenzo:

    "ti lancio una provocazione allora: sei d'accordo con la Brambilla che vorrebbe diminuire le corse dei cavalli? Forse che far correre cavalli stradopati fino all'estremo e che per questo si fratturano le zampe tanto da dover essere per forza di cose destinati al macello dopo aver fruito delle loro capacità è meno cruento?"
    Forse non ci siamo capiti. L'uomo, se proprio vuole, gli animali può mangiarseli, ok, anche se sarebbe auspicabile li trattasse meglio dal punto di vista dell' allevamento. Tutto il resto andrebbe abolito. Corse di cavalli, corride, e nondimeno zoo, circhi. Tutte quelle attività che contengono forme di sottomissione forzata e violenta dell' animale, che si, se non te ne sei reso conto, è un essere vivente.

    "Mi spiace ma sono del parere che non si possano applicare agli animali gli stessi sistemi di valori che si applicano agli uomini, per il semplice motivo che essi non sono umani. Un toro muore dopo una lotta estenuante, in cui anche il matador corre i suoi rischi e quindi non lo fa per puro sadismo e violenza gratuita."
    Che scemenze che mi tocca leggere. Prima di tutto gli uomini sono animali, sveglia :)
    Seconda cosa, provano sentimenti, e questo è stato provato scientificamente.
    Terzo, il Toro non sceglie di essere li a farsi ammazzare per divertimento altrui, mentre il matacogliondor, i suoi rischi se li assume di propria volontà e decisione.
    Quarto, anche se non li provassero, sono in grado di provare dolore, quindi infliggerglielo per DIVERTIMENTO è una così così ignobile e disgustosa che solo un lobotomizzato potrebbe difenderla.


    "La corrida è, nella mia mente, al pari di altri hobby come la caccia e la pesca, che se vengono svolti in maniera sostenibile e controllata non vanno assolutamente contro nessuna morale."
    Questo perchè tu hai perso il contatto con la realtà, e sopratutto sei privo di sensibilità critica verso le altre forme viventi.
    Inoltre, la morale è una cosa soggettiva e relativa che cambia con le poche, i secoli e le società, il dolore che infliggi ad un altro essere vivente per puro divertimento, quello invece rimane sempre lo stesso.

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  22. @ Roberta
    "Qui uno spaccato d'umanità, quella vera e greve. Ecco perché non sono animalista, né lo sarò mai, per la gloria dell'Anonimo commentatore, quello col coltello. Quello sgozza. Sicuro. L'ha anche scritto. Ma intanto fa l'anima bella col gatto, il cane e il pesce rosso. Puah! Alla larga."

    Cara Roberta,
    l'umanità "non greve", della quale credo tu ti senta essere fiera rappresentante, quella stessa umanità che tanto si autocompiace della propria ragione ed intelligenza, non è nemmeno in grado d'interpretare una frase, di distinguere un modo verbale, ma pretende di dare lezioni di superiorità all'universo intero. Dove stà scritto che io "sgozzo. Sicuro", cara Dott.ssa Roberta?

    Per il resto concordo con Tullix ed Antonio.

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  23. Consiglio un passo alla volta (dopo tutto già ne abbiamo fatti tanti): prima aboliamo la corrida, poi la caccia, poi magari cerchiamo di diventare vegani...
    Con ragionamenti del tipo "tanto ce li mangiamo" non si sarebbero abolite ad esempio la lotta tra cani o galli e "tradizioni" varie.

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  24. Attenzione, non si trattava di una corrida tradizionale ma di una esibizione di 'recortadores' che affrontano il toro assolutamente disarmati e dimostrano la loro abilità nell'evitarlo con salti acrobatici al momento della carica (potete trovare dei video in proposito su YouTube). Ciò non toglie che venga usato un animale per lo spettacolo ma il fine ultimo non è ucciderlo vigliaccamente ma dimostrare di non temerlo e di superarlo in velocità e destrezza.

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  25. Per Ombreluminose, poi basta perché se uno ha idee diverse e non è disposto a metterle in discussione, pazienza:

    il sofismo sull'uomo-animale come gli altri è del tutto fuori luogo, il discorso che fai sugli esseri viventi andrebbe quindi applicato anche alle piante? Forse perché non sono dotate di terminazioni nervose la loro morte dev'essere considerata di una lega meno pregiata? e allora le formiche che si calpestano per sbaglio? Il rispetto per la vita, come vedi, è relativo alla sensibilità di ognuno. Per me gli animali (e qui escludo l'Uomo, tanto per essere chiaro) meritano un tipo di rispetto diverso da quello dovuto agli esseri umani. Qui si potrebbe aprire un discorso infinito, tipo che parecchi vegetariani hanno degli animali domestici e li tengono al guinzaglio - non è forse anche questa una forma di crudeltà al pari degli spettacoli di lotta/corsa? E i circhi? E gli zoo? E gli animali con il cappottino?

    Ecco cosa intendo quando dico che agli animali (escludo sempre l'uomo, non si sa mai che venga un Linneo qualsiasi a controbattere scelte terminologiche infelici) non si possono applicare gli stessi valori che valgono per l'uomo, ed è sbagliato farlo. I cani con il cappottino e i pesci negli acquari soffrono come un toro nell'arena, forse di più perché sono sottoposti a questa "schiavitù" a vita, eppure è socialmente accettato e nessuno se ne scandalizza, anzi, allo zoo ci si portano un sacco di bambini.

    La mia morale è abbastanza bilanciata, non credo di affermare cose che vadano contro il senso comune in maniera così becera, dico solo che le bestie (questo termine è corretto o è troppo dispregiativo?) non meritino lo stesso livello di compassione ed empatia degli esseri umani, semplicemente perché ciò non è "naturale" e neanche giusto.

    Tanto per evitare ulteriori polemiche, ho avuto animali domestici e li coccolo ogni volta che li vedo, non li ho mai torturati, anzi da piccolo disprezzavo mio fratello che seviziava gli insetti del giardino e trovo la caccia e la pesca degli hobby per frustrati, ma la vita ha un suo ciclo e l'uomo è classificato come onnivoro, quindi non posso dirmi contro l'uccisione degli animali, sia essa per soddisfare bisogni alimentari o per via di tradizioni secolari che sono COMPLETAMENTE in linea con la sostenibilità del nostro pianeta.

    A quello che ha fatto il paragone tra la corrida e gli ebrei va la mia più completa solidarietà, a lui e ai suoi cari che se ne prendono cura.

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  26. tanto per capire di cosa si parla...

    http://www.youtube.com/watch?v=kAv72W5fQ30

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