Giuseppe Graviano è mafioso di prim'ordine di Brancaccio. Un boss, come si dice in gergo. Gli si addebitano, tra i tanti, l'omicidio di Don Puglisi, le stragi di Capaci e di Via D'Amelio, dove persero la vita Falcone e Borsellino, e gli attentati di Roma, Firenze e Milano con le bombe dei primi anni novanta.
Al processo Dell'Utri, venti giorni fa, si era avvalso della facoltà di non rispondere, per ragioni di salute.
Per la precisione, aveva inviato la seguente dichiarazione:
Sarò io stesso a far sapere alla Signoria Vostra quando sarò pronto per parlareOra, chiunque abbia anche una vaga idea di cosa sia la Mafia, sa cosa significano queste parole: un silenzio eloquentissimo. Durante il processo c'era stato uno strano gioco delle parti: il pentito di secondo piano, Spatuzza, che accusa Dell'Utri e Berlusconi di collusione mafiosa; il boss non pentito, Filippo Graviano, che smentisce il pentito; e il boss fratello, Giuseppe Graviano, che rimanda le dichiarazioni a data da definirsi. Infine, i fratelli boss non hanno dato dell'infame al pentito loro ex picciotto, come invece si usa tra mafiosi non pentiti verso i mafiosi che hanno iniziato a "cantare".
Sarà sicuramente un caso, ma nei 20 giorni successivi a questa dichiarazione:
- Sono iniziati (senza i soldi nè il progetto definitivo) i lavori per il ponte sullo Stretto di Messina (23 dicembre 1009);
- E' stato tolto l'isolamento a Giuseppe Graviano (31 dicembre 2009, mentre voi festeggiavate e i giornali, il giorno dopo, non sarebbero usciti).
Il Ministro Alfano ha dichiarato (TG2 di stasera): "E' una decisione della magistratura".
Poichè, quando non approva, manda immediatamente gli ispettori ministeriali (vedi qui, qui, qui, qui, qui), devo dedurre che, questa volta, il Governo sia d'accordo.
No, ragazzi, non è la mafia a ringraziare. E' Berlusconi, è Dell'Utri... Il messaggio di chi sa di mafia era chiaro, da parte di questo Graviano al processo all'esimio bibliofilo: "se non mi cominciate a dare qualcosa io parlo. E sono cazzi vostri". Servito... Fabio
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RispondiEliminaA dire il vero questa volta sono i cittadini che ringraziano. Il fatto che Graviano non sia più in isolamento gli permetterà di decidere o meno di collaborare ancora di più con la giustizia, in quanto avrebbe più diritto ad agevolazioni. Ha fatto il male che ha fatto, ma può permetterci di mettere nella merda Berlusconi e Dell'Utri. Ora come ora è questo che ha bisogno il paese, non di vedere marcire in carcere un mafioso che ormai non farebbe male a nessuno. Insomma questa volta non muoverei le solite critiche da populino medio, ma ragionerei su cosa potrebbe scatenare Graviano
RispondiElimina@Mattia: d'accordo, speriamo solo che stia molto attento ai caffè del carcere. Sai com'è, abbiamo certi precedenti.
RispondiEliminaIo non credo che collaborerà.
RispondiEliminaSperiamo che il tempo mi smentisca...
La decisione del tribunale di sorveglianza è ineccepibile. Berlusconi lo si deve vincere nelle cabine elettorali. Qualsiasi altra scorciatoia, visto dove siamo arrivati, sarebbe controproducente.
RispondiEliminaGraviano è comunque ancora sottoposto al regime di detenzione previsto dal 41 bis.
Anche il procuratora nazionale antimafia Grasso non si è accodato a questa isteria complottista.