Archive for dicembre 2010

Le età di Annagrazia

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Chiudiamo l'anno in bellezza con l'intervista del Corriere ad Annagrazia Calabria, coordinatrice dei giovani del PDL fresca di nomina, che ha iniziato a militare in Forza Italia a 18 anni, ma anche a 16 anni (03:39 del video), ma anche a 14 anni (02:31 del video).
Quando si dice una giovane con tutte le carte in regola per sostituire il suo leader, eh?

Sono le cinque, e i botti mi hanno già rotto il cazzo

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Posso arrivare a capire, anche se la cosa non mi entusiasma, che quando si approssima la mezzanotte dell'ultimo dell'anno si spari qualche botto per festeggiare: un quarto d'ora di fontanelle colorate e miccette, magari per la gioia dei più piccini, e poi basta.
Ma se invece di fontanelle e miccette si parla di vere e proprie esplosioni che ti vengono inflitte per tutta la giornata del trentuno, con considerevoli prologhi il trenta e il ventinove e qualche coda sparsa il primo, e se decidere dove trascorrere la sera di capodanno consiste nel calcolare quale ipotesi sia la più indicata ad evitare che il tuo cane ci rimetta le penne per la paura, allora c'è qualcosa che non va.
In estrema sintesi, e scusandomi in anticipo per il turpiloquio, sono appena le cinque del pomeriggio e questi botti mi hanno già abbondantemente scassato il cazzo.

E l'autorevolezza internazionale, dov'è finita?

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Ho la sgradevole sensazione che l'autorevolezza in campo internazionale conseguita dal nostro paese sotto la guida di questo governo, millantata con tanta insistenza da diventare quasi un mantra, si sia disintegrata alla prima prova un po' più severa del solito.
Per carità, magari sarebbe successo lo stesso anche agli altri: però, suvvia, da uno che blatera dalla mattina alla sera di essere un fuoriclasse senza precedenti sarebbe lecito aspettarsi un tantino di più, o sbaglio?

I miei post del 2010 che mi piacciono di più

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Siccome siamo alla fine dell'anno, ho pensato di mettere insieme una piccola rassegna dei miei preferiti tra i post che ho scritto nel 2010, uno per mese: con l'avvertenza che non si tratta necessariamente dei post più letti, più linkati o più condivisi sui social network, ma semplicemente di quelli ai quali, per un motivo o per l'altro, sono più legato.
Se ne avete il tempo e la voglia, buona lettura.

Purtroppo non ha avuto danni permanenti

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Uno manco fa in tempo a denunciare Radio Padania, che quelli trovano il modo di dare ancora il meglio di sé.
In bocca al lupo a Arianna e Daniele: di questo passo vi converrà affittarvi una stanzetta in tribunale e sistemarvi là.

Paura, eh?

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Sapete di cosa sono convinto? Molti degli squadristi che si dilettano a pestare gli omosessuali non sono spinti dal disprezzo, ma da una paura fottuta di riconoscere in loro una parte di sé.
Siccome il terrore non se ne va menando pugni a destra e a sinistra, mi auguro che i nostri amici picchiatori abbiano modo di riflettere sulla cosa con molta attenzione.
Magari in galera, dove il tempo non manca.

Nuove forme di sterminio

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Seble Woldeghiorghis per Metilparaben.

ANSA: Ormai da un mese 300 cittadini americani che si trovavano in vacanza in Egitto sono stati rapiti da un gruppo di banditi che li tiene imprigionati nel deserto del Sinai. La somma richiesta per liberare ogni ostaggio è di 9.870 dollari. Secondo alcune fonti, i prigionieri sono stati rinchiusi in container sotteranei e legati con le catene. Tra di loro vi sono anche numerosi bambini. Le donne sono state separate dagli uomini e vengono stuprate davanti ai loro figli. Chi non ha la somma a portata di mano viene appeso a testa in giù e torturato con scariche elettriche e ferri ardenti e a chi non riuscirà a pagare verranno espiantati i reni.
Come reagireste a questa notizia? Sicuramente rimmareste inorriditi alla sola immagine di un bambino che deve assistere alle grida della propria madre violentata davanti ai suoi occhi.
La notizia è vera, ma i media non ne stanno parlando. Forse perchè i prigionieri nel deserto non sono 300 cittadini americani, francesi o italiani, ma per la maggior parte profughi eritrei ed etiopi, e quindi esseri umani di seconda classe.
Un orrendo episodio di totale disinteresse da parte non solo dei mezzi di informazione, ma anche dei politici e dei personaggi del Jet Set che fino a poco tempo fa avevano giustamente smosso il mondo per salvare la vita di una donna condannata a morte in Iran e che ora tacciono davanti all'odissea di 300 persone. Non è la prima volta che accade. Nel deserto egiziano è in atto ormai da tempo un vero e proprio massacro dei profughi che rincorrono il loro sogno di libertà, ma se ne sa poco.
Tra meno di un mese, il 27 Gennaio, festeggeremo il Giorno della Memoria, ma mi chiedo quanto possa servire se non siamo in grado di riconoscere e intervenire nelle nuove forme di sterminio.

FaceLegaNord

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FaceLega2

Come passa il tempo

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Napoli sarà pulita in tre giorni.
(Silvio Berlusconi, 28 ottobre 2010)
In pochi mesi riusciremo a trasformare la situazione di Napoli.
(Silvio Berlusconi, 29 dicembre 2010)

Monsignor Fisichella, anche questo manifesta "una piena condivisione"?

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Ricordate? Appena pochi mesi fa Rino Fisichella, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, ci tenne a precisare urbi et orbi che sui "problemi etici" la Lega Nord manifestava "una piena condivisione con il pensiero della Chiesa".
Ora, a me pare che il dilemma tra l'ipotesi di curare un uomo ammalato e quella di astenersene perché è un clandestino sia pienamente classificabile tra i "problemi etici"; sarei quindi assai curioso di sapere se Monsignor Fisichella ritenga in linea con il pensiero della Chiesa anche le dichiarazioni di Luciano Dussin, sindaco di Castelfranco, secondo il quale è ora di finirla con questi medici che si ostinano ad assistere coloro che sono sprovvisti del permesso di soggiorno.
Mi piacerebbe, insomma, che ci dicesse cosa ne pensa: e magari che lo facesse pubblicamente, facendo in modo che la sua opinione venisse diffusa con lo stesso rilievo di qualche mese fa.
Sono sicuro che, volendo, i mezzi non gli mancherebbero.

Avanti il prossimo (60, 61, 62 e 63)

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Uno va fuori una settimana, e quando torna scopre che ci sono stati altri tre suicidi in carcere; poi, oggi, un altro ancora, e mentre i giorni passano la lista diventa sempre più drammaticamente lunga.
Speriamo che quest'anno finisca presto, direte voi; se non fosse che l'anno prossimo, se qualcuno non si decide ad affrontare il problema delle indecenti condizioni nelle quali versano le carceri italiane, tutto ricomincerà da capo.

  1. Pierpaolo Ciullo, 39 anni - 2 gennaio - carcere di Altamura, asfissia con gas;
  2. Celeste Frau, 62 anni - 4 gennaio - carcere Buoncammino di Cagliari, impiccagione;
  3. Antonio Tammaro, 28 anni - 7 gennaio - carcere di Sulmona, impiccagione;
  4. Giacomo Attolini, 49 anni - 8 gennaio - carcere di Verona, impiccagione;
  5. Abellativ Sirage Eddine, 27 anni - 14 gennaio - carcere di Massa, impiccagione;
  6. Mohamed El Aboubj, 25 anni - 16 gennaio - carcere S. Vittore di Milano, asfissia con gas;
  7. Ivano Volpi, 29 anni - 20 gennaio - carcere di Spoleto, impiccagione;
  8. Detenuto tunisino, 27 anni - 22 febbraio - carcere di Brescia, impiccagione;
  9. Vincenzo Balsamo, 40 anni - 23 febbraio - carcere di Fermo, impiccagione;
  10. Walid Aloui, 27 anni - 23 febbraio - carcere di Padova, impiccagione;
  11. Alessandro Furuli, 42 anni - 24 febbraio - carcere di Vibo Valentia, impiccagione;
  12. Roberto Giuliani, 47 anni - 25 febbraio - carcere di Rebibbia (Roma), impiccagione;
  13. Giuseppe Sorrentino, 35 anni - 7 marzo - carcere di Padova, impiccagione;
  14. Angelo Russo, 31 anni - 10 marzo - carcere di Poggioreale a Napoli, impiccagione;
  15. Detenuto italiano, 47 anni - 27 marzo - carcere di Reggio Emilia, asfissia on gas;
  16. Romano Iaria, 54 anni - 3 aprile - carcere di Sulmona, impiccagione;
  17. Carmine B., 39 anni - 7 aprile - casa circondariale di Benevento, impiccagione;
  18. Daniele Bellante, 31 anni - 13 aprile - carcere di Rebibbia a Roma, impiccagione;
  19. Giuseppe Palumbo, 34 anni - 23 aprile - carcere di Firenze, impiccagione;
  20. Gianluca Protino, 34 anni - 26 aprile - carcere di Teramo, impiccagione;
  21. Eraldo De Magro, 57 anni - 6 maggio - carcere di Como, impiccagione;
  22. Vasiline Ivanov Kirilov, 33 anni - 8 maggio - carcere di San Vittore a Milano, impiccagione;
  23. Domenico Franzese, 45 anni - 16 maggio - carcere Cavadonna di Siracusa, impiccagione;
  24. Aldo Caselli, 44 anni - 20 maggio - carcere di Reggio Emilia, impiccagione;
  25. Detenuto extracomunitario, 30 anni - 29 maggio - carcere di Lecce, impiccagione:
  26. Alessandro Lamagna, 34 anni - 6 giugno - carcere di Salerno, impiccagione;
  27. Francisco Caneo, 48 anni - 12 giugno - carcere Opera di Milano, impiccagione;
  28. Luigi Coluccello, 34 anni - 15 giugno - carcere di Lecce, impiccagione;
  29. Antonio Di Marco, 43 anni - 15 giugno - carcere Bicocca di Catania, asfissia con gas;
  30. Thomas Göller, 43 anni - 23 giugno - semilibertà a Bolzano, ?;
  31. Yassine Aftani, 22 anni - 27 giugno - questura di Agrigento, impiccagione;
  32. Marcello Mento, 37 anni - 29 giugno - carcere circondariale di Giarre (CT), impiccagione;
  33. Santino Mantice, 25 anni - 1° luglio - carcere di Padova, impiccagione;
  34. Antimo Spada, 35 anni - 14 luglio - carcere delle Vallette di Torino, impiccagione;
  35. Rocco Manfrè, 65 anni - 18 luglio - carcere di Caltanissetta, impiccagione;
  36. Italo Saba, 53 anni - 18 luglio - carcere di Sassari, impiccagione;
  37. Andrea Corallo, 39 anni - 23 luglio - carcere Bicocca di Catania, recisione della carotide con un rasoio;
  38. Corrado Liotta, 44 anni - 27 luglio - carcere di Siracusa, impiccagione;
  39. Mohamed Hattabi, 43 anni - 5 agosto - carcere di Brindisi, impiccagione;
  40. Riccardo Greco, 50 anni - 11 agosto - carcere di Rebibbia a Roma, impiccagione;
  41. Ramon Berloso, 35 anni - 20 agosto - ospedale di Udine, impiccagione;
  42. Matteo Carbognani, 34 anni - 22 agosto - carcere di Parma, impiccagione;
  43. Raffaele Panariello, 30 anni - 25 agosto - carcere di Sulmona, asfissia con gas;
  44. Ivan Maggi, 22 anni - 8 settembre - carcere di La Spezia, impiccagione;
  45. Francesco Consolo, 32 anni - 9 settembre - carcere di Poggioreale a Napoli, asfissia con gas;
  46. Detenuto marocchino, 22 anni - 22 settembre - carcere di Venezia, impiccagione;
  47. Bruno Minniti, 23 anni - 23 settembre - carcere di Reggio Calabria, impiccagione;
  48. Ajoub Ghaz, 26 anni - 26 settembre - carcere di Ancona, avvelenamento con farmaci;
  49. Mirco Sacchet, 27 anni - 27 settembre - carcere di Belluno, impiccagione;
  50. Antonio Granata, 35 anni - 5 ottobre - carcere di Poggioreale a Napoli, impiccagione;
  51. D.M., 28 anni - 8 ottobre - carcere di Siracusa, impiccagione;
  52. Carmelo Di Bartolo, 42 anni - 12 ottobre - carcere di Ravenna, impiccagione;
  53. Simone L., 35 anni - 14 ottobre - carcere di Pistoia, impiccagione;
  54. Giancarlo Pergola, 55 anni - 28 ottobre - carcere di Foggia, impiccagione;
  55. Gheghi Plasnicj, 32 anni - 29 ottobre -carcere della Dozza di Bologna, impiccagione;
  56. Raffaele Ferrantino, 41 anni - 18 novembre - carcere di Foggia, impiccagione;
  57. Antonio Gaetano, 46 anni - 19 novembre - carcere di Palmi, impiccagione;
  58. Rocco D'Angelo, 53 anni - 28 novembre - carcere di Carinola (CE), impiccagione;
  59. Detenuto nordafricano, 35 anni - 16 dicembre - carcere Sollicciano di Firenze, asfissia con gas;
  60. Salvatore Mollo, 41 anni - 18 dicembre - carcere di L'Aquila, impiccagione;
  61. Carlo Carroccia, 31 anni - 18 dicembre - carcere Bassone di Como, soffocamento con sacchetto di plastica;
  62. Marco Fiori, 24 anni - 19 dicembre - carcere Pontedecimo di Genova, impiccagione;
  63. Rambo Djurdjevic, 24 anni - 29 dicembre - carcere Rebibbia di Roma, impiccagione.

Mi fate schifo

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Dove sono i difensori della vita "senza se e senza ma", i crociati che hanno fatto fuoco e fiamme contro i malati che chiedevano una morte dignitosa, i beghini genuflessi che in nome del diritto alla vita scagliano anatemi contro l'aborto, la pillola del giorno dopo, la contraccezione e i preservativi, quando si lascia morire in carcere un disabile mentale di 186 chili che ragiona come un bambino di tre anni, invalido al 100%, epilettico e semiparalizzato, che era finito in prigione per una serie di piccoli furti dei quali probabilmente non era neppure consapevole?
Come mai la loro voce maledicente non si leva con altrettanta forza e cristiana determinazione, di fronte ad un abominio del genere?
Sapete cosa, amici fondamentalisti? La vostra ipocrisia mi fa schifo.
Stavolta davvero, senza se e senza ma.

Generatore automatico di scoop su Gianfranco Fini

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Istruzioni: fare refresh per ottenere un nuovo scoop

E' una vigliaccheria, siete vigliacchi!

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Ricordate chi era il tizio che giusto l'altro giorno si scagliava contro la violenza sbraitando in faccia a uno studente cose di questo tenore?

E' apologia di reato, e poi siete vigliacchi, vigliacchi, lei è un vigliacco, lei è un vigliacco, un fifone vigliacco, un fifone vigliacco, fifone e vigliacco, lei è un fifone vigliacco, un incapace fifone vigliacco, un vigliacco! (...) E' una vigliaccheria, siete vigliacchi! Vigliacchi! Vigliacchi! Vigliacchi! (...) Vergogna, vigliacco! Vigliacco! Guardati, guardati lì! Vigliacco! Sono dei vigliacchi!
Era questo qua.
Saluti.

Il calendario 2011 di Metilparaben

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Ho preparato per voi un bel calendario dell'anno che sta per arrivare, pronto da scaricare, stampare e appendere dove volete. La logica è semplice: per ogni mese del 2011 ho scelto una dichiarazione particolarmente "brillante" rilasciata da qualcuno dei nostri beniamini durante lo stesso mese del 2010: così, man mano che l'anno prossimo andrà avanti, sarete in grado di valutare se questi fenomeni saranno stati perfino in grado di superarsi.
Per scaricare il calendario cliccate qua.
E mi raccomando, non lo leggete tutto in un colpo, ché questa è roba forte.

Signora Santanchè, come mai non la sento?

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Quando la giovane pakistana Hina Saleem venne uccisa dal padre perché era fidanzata con un italiano, Daniela Santanchè fece fuoco e fiamme denunciando la violenza dell'Islam e scagliandosi contro i musulmani che vengono nel nostro paese ma rifiutano di accettarne le regole.
Oggi che lo stesso italiano viene arrestato per aver minacciato di morte l'ex moglie, costringendola a barricarsi dentro casa e obbligando i carabinieri intervenuti a chiamare i rinforzi per arrestarlo, Daniela Santanchè non dice una parola.
Allo stesso modo, non mi risulta che la Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio abbia ritenuto di pronunciarsi in tutti i (numerosissimi) casi nei quali a sparare alle donne, a bruciarle, ad accoltellarle, ad ucciderle a martellate, ad ammazzarle a colpi di accetta, a violentarle non sono i famigerati fondamentalisti islamici che si rifiutano di adattarsi alle nostre usanze, ma degli italianissimi e integratissimi criminali nostrani.
Si vede che le donne meritano di essere tutelate solo quando il loro carnefice è musulmano, oppure che quando gli aguzzini delle donne non sono islamici non vale la pena di parlarne.
Fate un po' voi.

Nientepopodimeno

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Il Corriere della Sera di oggi dice che questo blog è uno dei "fenomeni" dell'anno.
Grazie agli amici di Giornalettismo per avermi messo a parte della notizia.

Berlusconi: vota la "perla" del 2010

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Vi propongo qui di seguito, una per ogni mese dell'anno, le più pregevoli "perle" che Silvio Berlusconi ha partorito nel 2010: a decidere quale sia la migliore, naturalmente, sarete voi, votando quella che preferite con un semplice click.
Pensateci bene, mi raccomando; e non fatevi vincere dall'imbarazzo della scelta.

Silvio Berlusconi : 3 = tutti gli altri : 60+

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A quanto pare tre giorni di Berlusconi equivalgono a più di due mesi dei comuni mortali.
Dev'essere per questo che all'età sua è ancora tanto arzillo.

Generatore automatico di slogan del Partito dell'Amore

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Istruzioni: fare refresh per ottenere un nuovo slogan

Questione di metodo

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Non che io sia un grande esperto delle questioni interne dell'IDV: però, così a occhio, mi pare che accusare (giustamente) gli altri di essere dei satrapi e poi applicare più o meno gli stessi metodi non sia esattamente il massimo.

Te piace 'o presepe?

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Sapete qual è il guaio?
Il guaio è che quando uno come me, o come voi, bolla come ridicola, per non dire patetica, una campagna di comunicazione come questa, è sinceramente convinto di interpretare il sentire comune del 99 per cento degli italiani.
Invece, a quanto pare, bisogna iniziare a pensare che le cose non stiano così: evidentemente una buona parte degli italiani si riconosce in roba del genere, la ritiene efficace e di buon gusto, o come minimo non ci trova nulla di tanto grottesco da sbellicarcisi per un paio d'ore parlandone con gli amici.
Ecco, forse il guaio è proprio questo: molti di noi si sono ficcati in testa che questo paese, o perlomeno una sua consistente porzione, sia diverso da quello che è in realtà.
E' un problema bello grosso, o sbaglio?

Il più amato dagli italiani

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Io sono il premier più amato
Silvio Berlusconi alla Camera, 13 dicembre 2010

mafioso
pedofilo
Berlusconi paga per il sesso, i voti, la protezione della mafia. Tutto quello che non può comprare sarà rubato
italiani via twitter in sala stampa del Consiglio Europeo, 17 dicembre 2010

Per andare dove dobbiamo andare...

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Stamattina, io, le mie manette di peluche e il mio sottofondo musicale, avevamo una gran voglia di partecipare alla manifestazione. Occhiata veloce al messaggero on line per capire dove incrociare uno dei cortei, valutazione veloce e scelgo di fare la prima tappa al Ministero della Pubblica (D)Istruzione. L'autobus viene deviato poco prima (più o meno dove, sulla mappa, ho messo il puntatore). Spiegamento di Polizia e Guardia di Finanza, televisioni, qualche curioso e un gruppetto di studenti medi. Leggo sul giornale 300 persone, io, che probabilmente non so valutare la consistenza di una piccola folla, avrei detto meno. Penso che con i miei 18 anni..passati dal diploma, non riuscirei a mimetizzarmi, quindi cerco i cortei sostanziosi, quelli degli universitari.
Ora, se foste stati nella mia situazione, a chi avreste chiesto dove "intercettare" il corteo? Aò, era pieno di divise di varie fatture e colori con attrezzatura di vario tipo tra cui le radioline, io ho chiesto a loro..Primo intervistato, un poliziotto. Mi dice che non sa nulla, ma mi consiglia di andare verso il centro. Quindi proseguo per viale Trastevere, arrivo a largo Arenula e giro a destra, verso l'Altare della Patria. Qui chiedo ad un carabiniere, che non sa nulla (pure lui?!) ma mi consiglia di andare verso il Colosseo. Bene..Su via dei Fori Imperiali poche forze dell'ordine. Mi chiama un'amica e mi avvisa che i cortei vanno verso la tangenziale. Io non li raggiungerò, ma decido di continuare il mio giro turistico, visto che i consigli delle forze armate, almeno fin'ora, mi hanno portato su percorsi d'eccellenza. L'unica regola è stata chiedere aiuto esclusivamente a uomini e donne in divisa (e un gruppetto in borghese). Il percorso lo vedete sulla mappa. Ammetto che la maggior parte delle persone a cui ho chiesto sembravano vagamente e bonariamente divertite o incuriosite, e che la maggior parte delle risposte sono state quantomeno cordiali. La maggior parte, ho detto.
Ora, io capisco che non avendo dichiarato un percorso possa essere stato un pelino più difficile sapere dove fossero nascoste circa trentamila persone.. capisco anche che quando una vi si avvicina e vi chiede sorridendo "avrei bisogno del vostro aiuto, vorrei raggiungere il corteo" ad alcuni possa sembrare una presa in giro, io cerco di capire tutto..
Però, ammesso e concesso che le radioline non vengono usate per ascoltare Marione alla radio, veramente dei circa 20 agenti a cui ho chiesto, nessuno sapeva niente? No, perchè se è così (ed è quello che ritengo più probabile), la cosa mi sembra vagamente grottesca (e detto tra noi.. ma serviva tutto sto casino?). L'alternativa (a cui non credo e non voglio, non voglio credere) è che sono stata volontariamente "depistata". Tutte e due le opzioni mi sembrano ridicole.
Ma ho fatto un bel giro.

Il Partito dell'Amore.. quasi bondage

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Edmondo Cirielli, presidente della commissione difesa della Camera e presidente della Provincia di Salerno, si chiede e chiede attraverso un'interrogazione parlamentare

se vi siano state particolari condizioni o disposizioni, che abbiano impedito al militare della Guardia di Finanza, coinvolto negli scontri di Roma, ieri, di fare un uso della sua pistola d’ordinanza
e continua
sembrerebbe che nei servizi di ordine pubblico, siano abitualmente impartiti ordini tendenti ad evitare tassativamente l’uso delle armi da fuoco salvo che per rispondere ad offese provenienti da sole armi da fuoco e ciò condizionerebbe negativamente l’operato degli agenti
Cioè, si stranisce perchè il finanziere non ha sparato nel mucchio? L'operato dell'agente può considerarsi negativo perchè non ha fatto fuori uno, due, tre (quanti presidente, per l'esattezza?) manifestanti? Io, per sicurezza, mi porto le manette col peluche, metto un sottofondo musicale adeguato, e se incontro Cirielli o altri rappresentanti del partito dell'amore, mi avvicino, sbatto le palpebre e poi chiedo: "'o famo strano?"

Parlare a Mara perché Silvio intenda

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Barbara Berlusconi su Mara Carfagna:

A volte bisogna avere il pudore di tacere. Se si sente discriminata lei, che dai Telegatti è diventata ministro, la cosa assume dimensioni ancora più grottesche. Vedere certe signorine girare in auto blu non fa bene all'immagine del Paese, perché davvero si fatica a coglierne i meriti.

Una domanda semplice: Barbara Berlusconi sta attaccando la Carfagna, oppure ce l'ha su con suo padre?

Quello che in Italia non potrei fare

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In Portogallo, così come in qualsiasi altro paese normale, si può entrare in un bar che espone il logo del wi-fi gratuito, cercare la rete sul Blackberry, scrivere un post e metterlo su: così, come sto facendo io, senza lasciare a nessuno non dico un documento, ma neanche il nome di battesimo.
In Italia, ovviamente, un'operazione del genere non è possibile, neppure dopo le fumose rassicurazioni dispensate da Maroni: e ciò, a sentire loro, in omaggio alla necessità di combattere il terrorismo internazionale.
Ma fatemi il piacere.

Chi non ha paura del nero

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Ricevo questa mail di Luigi Manconi in Portogallo, dove sarò ancora per qualche giorno, e volentieri(ssimo) pubblico.

Lui è camerunense ed è un rifugiato politico. Non scriveremo il suo nome, lui preferisce rimanere anonimo perché di problemi, come ci dice, ne ha già abbastanza. È in Italia da tre anni ed è scappato dal suo paese dove ora, dopo aver combattuto per la tutela dei diritti civili, rischia la vita. È un giornalista ed è molto colto. Trovare un lavoro, nonostante le sue competenze, è stato estremamente difficile. Da qualche mese, però, una web radio milanese che si occupa di immigrazione gli ha offerto un contratto.

Finalmente, diciamo noi. Ma la parte bella della storia finisce qui e per il momento non si prevede un lieto fine. Perché il nostro amico, da due mesi, sta cercando di affittare un appartamento a Milano. Impresa disperata, a quanto pare. Si è affidato a più di una agenzia immobiliare e ha già perso cinque case. Il motivo? I proprietari degli appartamenti non affittano a stranieri. Non sono servite a nulla le lettere di garanzia firmate dai datori di lavoro e dal Consiglio Italiano per i rifugiati. La risposta, desolatamente, è stata sempre la stessa. Lui ha alloggiato per un po' di tempo in albergo, ma è stato costretto ad andarsene perché non è in grado di pagarselo. È tornato a Roma, ospite di un centro di accoglienza, anche se sta per essere mandato via essendo scaduto il tempo consentito per il pernottamento nella struttura. Lui avrebbe voluto passare il Natale nella sua nuova casa nella città che gli ha offerto una occupazione, adesso rischia di perdere anche quella.

Questa storia è desolante e vergognosa e se chi legge volesse e potesse aiutare il nostro amico scriva a abuondiritto@abuondiritto.it. Chi non ha "paura del nero", per favore, si faccia avanti.

Donne viste da (alcuni) uomini

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Fermata d'autobus - il poster
Io credo. Credo che la maggioranza delle persone sia diversa dai nostri rappresentati politici ed economici. Credo che "giusto" e "sbagliato" siano, per i più, una questione morale definita e piuttosto omogenea. Credo che quand'anche la cavalleria fosse morta, il rispetto esista.
Poi mi alzo dal letto, mi vesto e prendo il bus.

Che c'entra Berlusconi con i moderati?

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Per il modo in cui politica, per il suo atteggiamento nei confronti delle istituzioni, per gli alleati che si sceglie, per i toni con cui si rivolge all'opposizione, per le lavate di capo che dispensa ai giornalisti, per le gag nelle quali si esibisce durante le visite all'estero, per le barzellette che racconta in pubblico, per le sue esternazioni sulle donne e per un'altra miriade di motivi, di Berlusconi si può dire tutto tranne che sia un moderato, sia che lo si detesti, sia che lo si adori.
Insomma, l'immagine di Berlusconi che si erge a paladino della moderazione è un po' come quella di Rocco Siffredi che si mette in testa di simboleggiare la castità: un gigantesco ossimoro che non ha alcuna relazione né con la realtà, né con la logica.
Rifletteteci un attimo: se quelli a cui si rivolge fossero davvero moderati, pensate che darebbero retta a un individuo del genere?

Mescolare le carte per pararsi il culo

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Spiegare qualcosa e giustificarla sono due procedimenti nettamente distinti, sul piano del lessico ancora prima che su quello della logica: talvolta, però, c'è chi ha interesse a confonderli.
I ragazzi che si sono resi protagonisti di violenze durante la manifestazione dell'altro giorno hanno commesso degli atti molto gravi, e per questo (al netto di eventuali abusi da parte delle forze dell'ordine) ritengo che dovrebbero essere puniti: ciò equivale a dire che non li giustifico.
Nondimeno, credo che il loro comportamento si possa interpretare alla luce di una situazione così drammatica da indurli a non vedere più alcun futuro davanti a loro: questa, evidentemente, è la spiegazione (la mia, cioè una delle spiegazioni possibili), che come ripeto non contiene alcun elemento giustificativo.
Hanno interesse a confondere i due piani tutti coloro -e sono tanti- che il futuro a quei giovani l'hanno sottratto, conducendo questo paese in un baratro dal quale sarà difficilissimo venire fuori; tutti coloro che delle loro politiche dissennate, irresponsabili e fallimentari non vogliono che si parli; tutti coloro che non intendono assumersi (così com'è giusto che se le assumano i ragazzi che hanno bruciato le automobili, lanciato le bombe carta e distrutto le vetrine) le proprie responsabilità.
Ebbene, se costoro si limitassero a dire che quanto è accaduto non deve essere giustificato, allora mi troverebbero assolutamente d'accordo: invece si spingono oltre, e cercano di fare in modo che gli incidenti dell'altro giorno non vengano neppure spiegati.
Trovo che questo sia un atteggiamento irresponsabile, cieco, violento: e quindi inaccettabile.
Se mi chiedete di condannare la violenza insieme a voi, contate pure su di me.
Se cercate di farmi smettere di pensare per pararvi il culo, inventatevene un'altra.

Lo Scilipoti furioso

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Ecco, ci mancava solo questa: Domenico Scilipoti, il deputato IDV che ha votato la fiducia a Berlusconi, che inveisce contro gli altri gridando "mascalzoni" e "delinquenti" e denuncia quelli "che parlano in un modo e si comportano in un altro".
Non perdetevi il video, è roba da antologia.

Avanti il prossimo (59)

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La strage continua.

  1. Pierpaolo Ciullo, 39 anni - 2 gennaio - carcere di Altamura, asfissia con gas;
  2. Celeste Frau, 62 anni - 4 gennaio - carcere Buoncammino di Cagliari, impiccagione;
  3. Antonio Tammaro, 28 anni - 7 gennaio - carcere di Sulmona, impiccagione;
  4. Giacomo Attolini, 49 anni - 8 gennaio - carcere di Verona, impiccagione;
  5. Abellativ Sirage Eddine, 27 anni - 14 gennaio - carcere di Massa, impiccagione;
  6. Mohamed El Aboubj, 25 anni - 16 gennaio - carcere S. Vittore di Milano, asfissia con gas;
  7. Ivano Volpi, 29 anni - 20 gennaio - carcere di Spoleto, impiccagione;
  8. Detenuto tunisino, 27 anni - 22 febbraio - carcere di Brescia, impiccagione;
  9. Vincenzo Balsamo, 40 anni - 23 febbraio - carcere di Fermo, impiccagione;
  10. Walid Aloui, 27 anni - 23 febbraio - carcere di Padova, impiccagione;
  11. Alessandro Furuli, 42 anni - 24 febbraio - carcere di Vibo Valentia, impiccagione;
  12. Roberto Giuliani, 47 anni - 25 febbraio - carcere di Rebibbia (Roma), impiccagione;
  13. Giuseppe Sorrentino, 35 anni - 7 marzo - carcere di Padova, impiccagione;
  14. Angelo Russo, 31 anni - 10 marzo - carcere di Poggioreale a Napoli, impiccagione;
  15. Detenuto italiano, 47 anni - 27 marzo - carcere di Reggio Emilia, asfissia on gas;
  16. Romano Iaria, 54 anni - 3 aprile - carcere di Sulmona, impiccagione;
  17. Carmine B., 39 anni - 7 aprile - casa circondariale di Benevento, impiccagione;
  18. Daniele Bellante, 31 anni - 13 aprile - carcere di Rebibbia a Roma, impiccagione;
  19. Giuseppe Palumbo, 34 anni - 23 aprile - carcere di Firenze, impiccagione;
  20. Gianluca Protino, 34 anni - 26 aprile - carcere di Teramo, impiccagione;
  21. Eraldo De Magro, 57 anni - 6 maggio - carcere di Como, impiccagione;
  22. Vasiline Ivanov Kirilov, 33 anni - 8 maggio - carcere di San Vittore a Milano, impiccagione;
  23. Domenico Franzese, 45 anni - 16 maggio - carcere Cavadonna di Siracusa, impiccagione;
  24. Aldo Caselli, 44 anni - 20 maggio - carcere di Reggio Emilia, impiccagione;
  25. Detenuto extracomunitario, 30 anni - 29 maggio - carcere di Lecce, impiccagione:
  26. Alessandro Lamagna, 34 anni - 6 giugno - carcere di Salerno, impiccagione;
  27. Francisco Caneo, 48 anni - 12 giugno - carcere Opera di Milano, impiccagione;
  28. Luigi Coluccello, 34 anni - 15 giugno - carcere di Lecce, impiccagione;
  29. Antonio Di Marco, 43 anni - 15 giugno - carcere Bicocca di Catania, asfissia con gas;
  30. Thomas Göller, 43 anni - 23 giugno - semilibertà a Bolzano, ?;
  31. Yassine Aftani, 22 anni - 27 giugno - questura di Agrigento, impiccagione;
  32. Marcello Mento, 37 anni - 29 giugno - carcere circondariale di Giarre (CT), impiccagione;
  33. Santino Mantice, 25 anni - 1° luglio - carcere di Padova, impiccagione;
  34. Antimo Spada, 35 anni - 14 luglio - carcere delle Vallette di Torino, impiccagione;
  35. Rocco Manfrè, 65 anni - 18 luglio - carcere di Caltanissetta, impiccagione;
  36. Italo Saba, 53 anni - 18 luglio - carcere di Sassari, impiccagione;
  37. Andrea Corallo, 39 anni - 23 luglio - carcere Bicocca di Catania, recisione della carotide con un rasoio;
  38. Corrado Liotta, 44 anni - 27 luglio - carcere di Siracusa, impiccagione;
  39. Mohamed Hattabi, 43 anni - 5 agosto - carcere di Brindisi, impiccagione;
  40. Riccardo Greco, 50 anni - 11 agosto - carcere di Rebibbia a Roma, impiccagione;
  41. Ramon Berloso, 35 anni - 20 agosto - ospedale di Udine, impiccagione;
  42. Matteo Carbognani, 34 anni - 22 agosto - carcere di Parma, impiccagione;
  43. Raffaele Panariello, 30 anni - 25 agosto - carcere di Sulmona, asfissia con gas;
  44. Ivan Maggi, 22 anni - 8 settembre - carcere di La Spezia, impiccagione;
  45. Francesco Consolo, 32 anni - 9 settembre - carcere di Poggioreale a Napoli, asfissia con gas;
  46. Detenuto marocchino, 22 anni - 22 settembre - carcere di Venezia, impiccagione;
  47. Bruno Minniti, 23 anni - 23 settembre - carcere di Reggio Calabria, impiccagione;
  48. Ajoub Ghaz, 26 anni - 26 settembre - carcere di Ancona, avvelenamento con farmaci;
  49. Mirco Sacchet, 27 anni - 27 settembre - carcere di Belluno, impiccagione;
  50. Antonio Granata, 35 anni - 5 ottobre - carcere di Poggioreale a Napoli, impiccagione;
  51. D.M., 28 anni - 8 ottobre - carcere di Siracusa, impiccagione;
  52. Carmelo Di Bartolo, 42 anni - 12 ottobre - carcere di Ravenna, impiccagione;
  53. Simone L., 35 anni - 14 ottobre - carcere di Pistoia, impiccagione;
  54. Giancarlo Pergola, 55 anni - 28 ottobre - carcere di Foggia, impiccagione;
  55. Gheghi Plasnicj, 32 anni - 29 ottobre -carcere della Dozza di Bologna, impiccagione;
  56. Raffaele Ferrantino, 41 anni - 18 novembre - carcere di Foggia, impiccagione;
  57. Antonio Gaetano, 46 anni - 19 novembre - carcere di Palmi, impiccagione;
  58. Rocco D'Angelo, 53 anni - 28 novembre - carcere di Carinola (CE), impiccagione;
  59. Detenuto nordafricano, 35 anni - 16dicembre - carcere Sollicciano di Firenze, asfissia con gas.

L'eleganza di Stracquadanio

3 Commenti »

Giorgio Clelio Stracquadanio, deputato del PDL, sul possibile "reclutamento" di parlamentari da parte di Berlusconi:

Ci saranno altri passaggi ma bisogna aspettare: oggi sarebbe problematico, in termini di eleganza.
Stracquadanio, lo ricordo, è quello che ha definito legittimo fare carriera in politica usando il corpo, che ha suggerito di percorrere la cosiddetta "ipotesi Boffo" per delegittimare Fini, che ha sottolineato l'irrilevanza penale del pagamento del mutuo in favore di un deputato.
E adesso parla di eleganza, lui.

A quando MyPadanSpace?

24 Commenti »

Che alzata d'ingegno, eh? Soprattutto perché i social network, piacciano o non piacciano, sono stati inventati per allargare le proprie amicizie, sia pure virtuali, a tutto il mondo: invece questi ne fanno uno apposta per restringerle a un lembo di terra.
Contenti loro, contenti tutti.
---
Grazie a Andry per la segnalazione.

Forti del consenso popolare

6 Commenti »

Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno. In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino di dodici anni rimanesse ucciso o gravemente ferito. Gli universitari invece lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Nel senso che le forze dell'ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì.
(Francesco Cossiga, 23 ottobre 2008)

Catia meglio di Pietro

5 Commenti »

Lo strano calendario della Siliquini

11 Commenti »

Maria Grazia Siliquini spiega così la sua dissociazione da Futuro e Libertà e la decisione di votare per la fiducia al governo Berlusconi:

Dopo la convention di Bastia Umbra di Fli il partito ha cambiato linea politica, con una accelerazione antigovernativa che non si poteva condividere.
Ah, ecco. Però, onorevole Siliquini, c'è ancora una cosuccia che non mi convince: la convention di Bastia Umbra c'è stata il 7 novembre, mentre la mozione di sfiducia nei confronti del governo è stata presentata nientepopodimeno che il 3 dicembre, e lei ci ha messo la sua firma sotto.
Ne consegue logicamente che anche dopo quella convention (quasi un mese dopo, per l'esattezza) lei la linea del partito la condivideva eccome, altrimenti un documento del genere non l'avrebbe mica firmato.
A meno che non lei dimostri che qualcuno l'ha costretta, naturalmente.
O che firma le cose a casaccio senza averle lette prima.
Oppure, se preferisce, che utilizza un calendario diverso dal nostro.

Invece Bondi

2 Commenti »

Secondo Sandro Bondi la sconfitta di Fini e del PD nel voto di fiducia di ieri rappresenta la disfatta dei politici di professione.
Invece lui (segretario della Lunigiana per la Federazione Giovanile Comunista Italiana negli anni '70, sindaco comunista di Fivizzano nel 1990, direttore del dipartimento beni culturali del Centro studi di Forza Italia nel 1994, segretario particolare di Berlusconi negli anni successivi, deputato di Forza Italia nel 2001, portavoce di Forza Italia nel 2002, coordinatore di Forza Italia nel 2005, deputato della Casa delle Libertà nel 2006, coordinatore nazionale del Popolo della Libertà nel 2008, senatore del Popolo della Libertà nel 2008, Ministro per i Beni e le Attività Culturali nel 2008) chissà che cazzo è.

Trova gli intrusi

4 Commenti »

La Camera,
preso atto che il Governo non ha più il compiuto sostegno dell'originaria maggioranza;
considerato che la permanenza in carica dell'Esecutivo non consente di affrontare e risolvere alcuno dei gravi problemi del Paese, esprime, ai sensi dell'articolo 94 della Costituzione, la propria
sfiducia al Governo.
(1-00492)
«Franceschini, Donadi, Agostini, Albonetti, Amici, Argentin, Bachelet, Barbi, Barbato, Baretta, Bellanova, Benamati, Berretta, Bersani, Bindi, Bobba, Bocci, Boccia, Boccuzzi, Boffa, Bonavitacola, Bordo, Borghesi, Bossa, Braga, Brandolini, Bratti, Bressa, Bucchino, Burtone, Calvisi, Cambursano, Capano, Capodicasa, Cardinale, Carella, Marco Carra, Castagnetti, Causi, Cavallaro, Ceccuzzi, Cenni, Cimadoro, Ciriello, Codurelli, Colaninno, Colombo, Concia, Corsini, Coscia, Cuomo, Cuperlo, D'Alema, D'Antona, D'Antoni, D'Incecco, Dal Moro, Damiano, De Biasi, De Micheli, De Pasquale, De Torre, Di Giuseppe, Di Pietro, Di Stanislao, Duilio, Esposito, Evangelisti, Fadda, Gianni Farina, Farinone, Fassino, Favia, Fedi, Ferranti, Ferrari, Fiano, Fiorio, Fioroni, Fluvi, Fogliardi, Fontanelli, Aniello Formisano, Froner, Garavini, Garofani, Gasbarra, Gatti, Genovese, Gentiloni Silveri, Ghizzoni, Giachetti, Giacomelli, Ginefra, Ginoble, Giovanelli, Giulietti, Gnecchi, Gozi, Grassi, Graziano, Iannuzzi, La Forgia, Laganà Fortugno, Laratta, Lenzi, Letta, Levi, Lo Moro, Lolli, Losacco, Lovelli, Lucà, Lulli, Luongo, Madia, Maran, Marantelli, Marchi, Marchignoli, Marchioni, Margiotta, Mariani, Cesare Marini, Marrocu, Martella, Pierdomenico Martino, Mastromauro, Mattesini, Mazzarella, Melandri, Melis, Giorgio Merlo, Merloni, Messina, Meta, Migliavacca, Miglioli, Minniti, Miotto, Misiani, Mogherini Rebesani, Monai, Morassut, Mosca, Motta, Mura, Murer, Naccarato, Nannicini, Narducci, Nicolais, Oliverio, Andrea Orlando, Leoluca Orlando, Arturo Mario Luigi Parisi, Paladini, Palagiano, Palomba, Pedoto, Peluffo, Mario Pepe (PD), Pes, Piccolo, Picierno, Piffari, Pistelli, Pizzetti, Pollastrini, Pompili, Porcino, Porta, Portas, Quartiani, Rampi,
Razzi, Realacci, Recchia, Rigoni, Rosato, Rossa, Rossomando, Rota, Rubinato, Rugghia, Antonino Russo, Samperi, Sanga, Sani, Santagata, Sarubbi, Sbrollini, Scarpetti, Schirru, Scilipoti, Sereni, Servodio, Siragusa, Soro, Sposetti, Strizzolo, Tempestini, Tenaglia, Federico Testa, Tidei, Tullo, Tocci, Touadi, Trappolino, Livia Turco, Vaccaro, Vannucci, Vassallo, Velo, Veltroni, Ventura, Verini, Vico, Villecco Calipari, Viola, Zaccaria, Zampa, Zazzera, Zucchi, Zunino».
(Presentata il 12 e pubblicata il 16 novembre 2010)

La Camera,
preso atto che la delicata situazione internazionale, la crisi economica e monetaria che aggredisce l'Europa e lo stato di malessere sociale di ampie fasce della popolazione italiana richiedono la piena operatività di un Governo solido e sicuro;
alla luce dell'attuale inadeguatezza dell'Esecutivo a garantire, oltre alle misure di contenimento del deficit, il risanamento strutturale della finanza pubblica e il sostegno della ripresa economica e dell'occupazione;
auspicando l'avvio di una nuova fase politica della legislatura ispirata al senso di responsabilità nazionale e istituzionale, che punti a modifiche della legge elettorale per restituire ai cittadini la scelta degli eletti, con un Governo capace di prendere le misure adeguate per evitare il declino del Paese e garantire il suo futuro civile ed economico,
esprime, ai sensi dell'articolo 94 della Costituzione, la
sfiducia nei confronti del Governo.
(1-00511)
«Adornato, Barbareschi, Barbaro, Bellotti, Binetti, Bocchino, Bongiorno, Bosi, Briguglio, Buonfiglio, Buttiglione, Calgaro, Capitanio Santolini, Enzo Carra, Casini, Cera, Cesa, Ciccanti, Commercio, Compagnon, Consolo, Giorgio Conte, Cosenza, De Poli, Delfino, Della Vedova, Di Biagio, Dionisi, Divella, Anna Teresa Formisano, Galletti, Granata, Grassano, Guzzanti, La Malfa, Lamorte, Lanzillotta, Latteri, Libè, Lo Monte, Lo Presti, Lombardo, Lusetti, Mantini, Marcazzan, Melchiorre, Menia, Mereu, Ricardo Antonio Merlo, Misiti, Moffa, Mondello, Moroni, Mosella, Angela Napoli, Naro, Occhiuto, Paglia, Patarino, Perina, Pezzotta, Pisicchio, Poli,
Polidori, Proietti Cosimi, Raisi, Rao, Ria, Ronchi, Rosso, Ruben, Ruggeri, Scalia, Scanderebech, Siliquini, Tabacci, Tanoni, Tassone, Nunzio Francesco Testa, Toto, Tremaglia, Urso, Vernetti, Volontè, Zinzi».
(Presentata il 3 e pubblicata il 13 dicembre 2010)

L' Outing di mister B

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Sarà che l'età avanza. Sarà che nella vita si deve provare di tutto un po'. Sarà che come dice il saggio "ogni buco è 'na trincea". Sarà che la curiosità non sempre è donna; che sempre la solita ministra, no scusate, minEstra alla fine stanca, che il partito dell'Amore si è evoluto e ha preso una svolta porno. Sarà quel che sarà, ma da oggi siamo ufficialmente nella quarta repubblica avanzata.
Berlusconi apre ai gay!
Per cui, miei cari, petto in fuori, pancia in dentro, sorriso delle feste e 'na lustratina alle chiappette... da oggi tocca a voi!

Da traditori a amici, senza passare per il via

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Maurizio Lupi:

Il Governo avrà la fiducia, ma ciò non implica che tutto sia risolto. Bisognerà verificare la possibilità di una ricomposizione con l'area moderata con gli amici di Fli e con Casini, anche se le parole di Italo Bocchino pronunciate prima alla Camera non lasciano molte speranze.
Per la serie: fino a un quarto d'ora fa erano "traditori", adesso sono diventati "amici".
Devono essere gli effetti collaterali della fiducia risicata.

Roba sua

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Due donne lo salvano, poi la camera diventa un casino.
E' proprio la fiducia di Berlusconi.

Dire, Fare, Protestare!!

3 Commenti »

Dicembre. Io e il mio amico "Gògol" cerchiamo lo spunto per farci prendere dallo Spirito del Natale, quello che ti fa vedere le cose buone e belle, che ti fa venire voglia di appendere le palle all'albero e non di appenderti all'albero per le palle.
'Che poi lo dice anche Napolitano, no?!

Sono preoccupato, ma cerco il lato positivo
Io però, Presidè, 'sto lato positivo fatico a trovarlo, e forse, invece di stare a guardare per poi trarre conclusioni, potremmo guardarci dietro le spalle (pratica ormai diffusa come quella di camminare spalle al muro) e valutare solo gli ultimi 12 mesi.
Se dovessi trovare uno slogan per questo 2010 sarebbe "dire (troppo), fare (poco), protestare (ovunque)". Mi sono presa la briga di elencare alcune delle categorie che hanno protestato quest'anno, elencandola seguendo il più rigoroso degli ordini "a cappella":
Comincerei con le manifestazioni fresche fresche, quella di oggi della trinità studenti-operai-terremotati, e quella capitanata dal PD. Salterei invece le proteste contro l'editto -pardon riforma - Gelmini, ma solo perchè i link meritevoli sarebbero troppi davvero.
L'anno comincia male, a gennaio, con la protesta dei magistrati; a settembre e poi a novembre protesta la polizia penitenziaria. Protestano i penalisti leccesi, i volontari nelle carceri, la polizia penitenziaria di Torino, di Porto Azzurro e di Viterbo. Sempre dal carcere, ma dall'altra parte delle sbarre, partono class action da Palermo, proteste da Brindisi e da Asti per il sovraffollamento, da Vibo contro la sospensione del servizio idrico. Si protesta ad Imperia e a Bologna a maggio, a giugno a Genova, a Rossano Calabro e a Padova, Vicenza, Novara. A Monza a luglio. Ad agosto è la volta di Livorno. A novembre si protesta a Massa. A Settembre è stato organizzato un sit in per i diritti dei detenuti.
Continuando con le prteste in divisa, a giugno protestano i vigili del fuoco che si organizzano una manifestazione per il prossimo febbraio anticipata poi a novembre. Magistrati, prefetti e forze dell'ordine in piazza luglio, la polizia a dicembre, a marzo la Polizia locale. Per quanto riguarda il fronte delle politiche sull'immigrazione alcune delle proteste, oltre quelle che hanno avuto più eco a Milano , a Brescia e in tutta Italia il 1° marzo, sono state quelle ai cie di Gradisca e di Torino dove alcuni immigrati si cuciono le labbra, a Rosarno, dove si protesta contro il caporalato. A novembre protestano anche i precari dell'immigrazione a dicembre, assieme alla Polizia, protestano militari e carabinieri. Protestano anche gli studenti a cui vengono imposte "lezioni" di ex-militari per avvicinare i ragazzi all'esercito. Intanto si contesta l'aumento delle spese militari.
Protestano i cereagricoltori in puglia, protestano i braccianti a Latina a maggio e di nuovo ad ottobre, protestano gli imprenditori agricoli del Mezzogiorno, si formano comitati per protestare in Toscana e nel centro Italia. A livello nazionale le imprese agricole si danno appuntamento a Montecitorio per denunciare il rischio chiusura di un terzo delle imprese. I pastori fanno la voce grossa e dalla Sardegna la protesta si allarga a tutte le regioni, denunciano anche i falsi prodotti made in italy, prodotti dallo Stato Italiano, in Romania, utilizzando materie prime romene ed ungheresi. La Coldiretti protesta per la difesa del made in Italy in varie occasioni, solo per fare qualche esempio, a Salerno, sul Brennero e attraverso varie iniziative di sensibilizzazione.
Ma la protesta più "curiosa" è quella della Commissione Ambiente alla Camera, che denuncia l'assenteismo del Ministro. Poi le proteste contro il via libera dello stesso Ministero per la trivellazione nel parco delle Isole Tremiti; quelle degli aquilani muniti carriole che avevano avuto l'assicurazione dal Ministro di vedere le strade sgombere dai detriti in pochi giorni. Ed ancora, Greenpeace contro il rigassificatore nell'area del Santuario (delle balene); gli ambientalisti, il FAI e il WWF contro il condono per gli abusi edilizi nelle aree protette; la protesta degli sfollati di Maierato che denunciano la latitanza delle istituzioni nelle aree a rischio frane
Dal fronte Infrastrutture : anche qui notizie sconfortanti, riporto solo alcuni casi a titolo di esempio: da una parte Taormina che guida la protesta contro l'aeroporto di Orio, dall'altra le imprese edili che premono per lo sblocco dei fondi destinati alle infrastrutture; poi i sindaci per la E78 iniziata da Fanfani, quelli che organizzano flash mob e quelli che chiedono le infrastrutture promesse per aver dato l'ok alla tangenziale est esterna a Milano. Si aggiungono i pendolari siciliani, i lavoratori sardi e i cittadini padovani. Chiaramente continuano le proteste in Val di Susa. Tutto questo nell'anno in cui le accuse su Lunardi vengono dichiarate fondate.
Protestano i precari della scuola, i lavoratori dei call center, gli stenotipi , i disoccupati della Peroni e i lavoratori della FIAT di Pomigliano. Si sale sulle gru contro la cassa integrazione, si accendono fiaccole sulle torri a Marghera, si sale sulle impalcature a Roma. Ed ancora, si protesta per le terapie negate a Roma, per aumentare, o almeno non tagliare le già misere pensioni per disabili, proteste per il diritto al lavoro dei disabili e contro il ticket.
Sul fronte cultura (se po' ancora di' "cultura"?) avevano cominciato i 100autori, ma i tagli di quest'anno hanno coinvolto non solo il settore cinema e teatro. Attori, tecnici e i settori della distribuzione hanno protestato anche durante il festival del cinema , tagli e proteste anche per i musicisti, corpi di ballo e chi più ne ha più ne metta. In protesta anche per i tagli destinati al patrimonio museale italiano. Protestano gli italiani all'estero per i tagli alla cultura, all'assistenza sanitaria minima, al welfare e ai consolati.

Sto meditando di farne un calendario per il 2011, dove al posto dei Santi figureranno precari, disoccupati, studenti, pensionati, abili e disabili, italiani e non. Così, tanto per dire che ricordare Caterina da Siena (patrona d'Italia) è inutile se non vengono ricordate anche tutte quelle persone che "sono", l'Italia.

Notizia falsa e diffamatoria

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Mah, le proposte sono allettanti: io ho detto, personalmente anche se ho un mutuo da pagare ancora, preferisco non accettare niente, perché io il mutuo me la voglio pagare io, perché io ho comprato l'appartamento e lo voglio pagare.
(Antonio Razzi, IDV, 16 settembre 2010)
Diffido chiunque dal continuare con la storia del mutuo di casa perché notizia falsa e diffamatoria indegna di quanti ritengono di fare informazione.
(Antonio Razzi, Noi Sud, 11 dicembre 2010)

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