La bufala del diritto naturale

Non che me ne freghi granché del celibato dei preti in sé e per sé: però mi piacerebbe tanto sapere con quale coraggio quelli del Vaticano si sgolino per invocare il cosiddetto "diritto naturale" quando si tratta di insultare gli omosessuali, quelli che usano i contraccettivi e le donne che si sottopongono alla fecondazione assistita, per poi violarlo clamorosamente costringendo i loro adepti alla completa astensione dai rapporti sessuali e rivendicando tale pratica come un merito anziché come una forma di perversione.
Forse sarebbe il caso di stabilire una linea univoca: secondo la Chiesa disattendere le leggi della natura si può o non si può? E' un sintomo di santità o di depravazione? Conduce nel regno di Dio o fra le braccia del Maligno?
Prego astenersi da risposte prive di logica: di quelle, francamente, ne avrei piene le tasche.
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Questo post è stato pubblicato il 05 aprile 2010. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

15 Responses to “La bufala del diritto naturale”

  1. Christianity is the most perverted system that ever shone on man

    - Thomas Jefferson

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  2. Per dare una risposta esaustiva occorre il testo della Legge Naturale, ora vado nel bosco a cercarlo.

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  3. Io ti leggo attraverso google reader. Ora capita che sotto il tuo post ho trovato la seguente pubblicità: http://www.medaglia-miracolosa.it/ . Al momento pensavo che fosse una tua trovata, poi ho capito che è un colpo di genio di google ads. Mala tempora currunt.

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  4. vabbè, ti sei tolto la soddisfazione di evidenziare una delle tante incongruenze della dottrina cattolica, ma speri davver in una risposta da parte di chi valuta tutto il casino che c'è sulla pedofiia dei preti un "chiacchiericcio"?
    Pio

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  5. Una risposta ci sarebbe... per la religione cattolica il sesso, e in generale il desiderio carnale, è peccato. L'unico fine concesso è la riproduzione, ma in ogni caso è considerato un qualcosa che trascina verso il basso, verso il peccato, e difatti il matrimonio ha come scopo, tra l'altro, fornire un modo accettabile di soddisfare il desiderio sessuale. In quest'ottica chi se ne astiene del tutto è necessariamente un virtuoso.
    Quando e come il desiderio sessuale sia diventato da naturale un modo di peccare non lo so, sinceramente.

    Valeria

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  6. "secondo la Chiesa disattendere le leggi della natura si può o non si può? E' un sintomo di santità o di depravazione? Conduce nel regno di Dio o fra le braccia del Maligno?"

    Se si tratta di gestire la propria sessualità e fertilità, disattendere le leggi della natura è male. Se si tratta di autoimporsi la castità, è bene.

    I motivi alla base sono gli stessi: nel 1° caso, chi riesce a governare la propria fertilità e decidere se e quando procreare, ha un problema in meno e può occupare il suo tempo... anche cercando di gestire o governare qualcos'altro. Meglio evitare che ci sia troppa gente interessata a dire la sua nella sfera pubblica. Meglio lasciare il 50% della popolazione umana (le donne) a occuparsi di evitare clandestinamente gravidanze indesiderate, e l'altro 50% (gli uomini) a condividere in percentuali variabili problemi analoghi. Chi ha pressanti problemi personali tende a disinteressarsi, per forza di cose, di quelli pubblici.
    Nel 2° caso, persone sessualmente represse diventano notoriamente isteriche, la loro attenzione è assorbita nel tentativo di evitare il sesso oppure di farlo senza farsi scoprire, fino a quando, raggiunta una certa età, si inacidiscono per la forzata castità e odiano chiunque se la spassi senza porsi troppi problemi, con le conseguenti invettive contro il profilattico, la pillola ecc... (della serie, "ti sei divertito, adesso paga!"). In entrambi i casi, si punta a creare persone sessuofobe (per le paure collegate a gravidanze indesiderate) e contemporaneamente ossessionate dal sesso, che hanno poco tempo e interesse ad occuparsi d'altro. Del resto, quando manca il cibo non interessa poter o meno andare a scuola. Il sesso, come il cibo, è un bisogno primario: la paura più grande della ccar è che il sesso venga sdoganato, che non vi sia più attorno ad esso quell'aura di timore reverenziale / disgusto / paura / senso del proibito che lo ha circondato da 2000 anni in qua, perché soddisfatti i bisogni primari, si passa a quelli secondari: istruzione, conoscenza, politica.

    L'odio della ccar per l'omosessualità è dato dal fatto che gay e lesbiche sono gli unici che possono fare sesso senza preoccuparsi della questione riproduttiva, e perciò i più pericolosi: per cercare di renderli innocui, devono farli sentire malati ("innaturali"), in modo che si vergognino, si nascondino, si astengano, e diventino quindi sessuofobici / ossessionati dal sesso come i loro colleghi etero...

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  7. secondo me vi siete un po' troppo fissati con i preti e la religione... poi ci mancherebbe, io pure ho delle mie fisse, altre... ma la chiesa è un po' come l'inferno... esiste per chi ci crede... a me sinceramente fa un baffo.
    ah, spero non sia troppo priva di logica come risposta

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  8. Fai bene ad affrontare tutti gli argomenti che ti passano per la testa, ma sul diritto naturale ci sarebbe qualche decina di biblioteche. Non argomento che si liquida in due righe, sorry.

    Contraddizione dottrinale non la vedo (eppur son atea): sesso finalizzato a procreazione + no procreazione, quindi no sesso. Logicamente ineccepibile.

    Siamo noi nipotini-dei-figli-dei-fiori che pensiamo l'esigenza sessuale come "naturale". Ma il "naturale" di "diritto naturale" è tutta un'altra cosa.

    P.S. Se vuoi documentarti ti consiglio Brian Tierny: dei Natural Rights è il guru mondiale.

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  9. @melvin
    No, mi spiace. dio è come l'inferno ed esiste per chi ci crede.
    La chiesa invece esiste, costa al nostro stato come due manovre finanziare all'anno e, peggio di tutto, ha la pretesa di trasformare il nostro stato in uno stato etico. Se quando vorrai una pillola del giorno dopo troverai sulla tua strada un obbiettore di coscienza o se (non te lo auguro) ti troverai un giorno nei panni di Beppino Englaro credo che potrebbe non farti un baffo. Per non parlare di cosa ne penseresti se il tuo bimbo fosse uno delle migliaia di quelli molestati (ovviamente non te lo auguro, era a titolo di esempio e riflessione)

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  10. "Contraddizione dottrinale non la vedo (eppur son atea): sesso finalizzato a procreazione + no procreazione, quindi no sesso. Logicamente ineccepibile."

    Logica ineccepibile a seconda dei presupposti. Se togliamo quelli "finalistici", il tutto si svuota di significato.
    Per come la vedo io, la legge naturale è il piacere. Noi ci comportiamo per ottenere il "piacere" nel senso più ampio del termine (anche credere in Dio è piacere), il cui minimo sindacale è la soppressione dei bisogni primari (nutrirci, preservarci dalle minacce ambientali, accoppiarci), come tutti gli animali.
    A differenza degli animali, però, abbiamo sviluppato consapevolezza e sensibilità sulle quali si costruisce una "cultura". Quindi, del piacere, non si fa più solo un mero uso strumentale, ma un uso culturale e di relazione.
    Chi sostiene che dovremmo fare sesso solo nell'ottica della creazione dovrebbe, per coerenza, fuggire da elaborazioni gastronomiche che non abbiano lo scopo di conservare o rendere digeribile il cibo e vivere in dimore completamente disadorne, seppur pulite e non malsane, senza il conforto di un quadro, di una tenda ricamata o di un cassettone d'epoca.

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  11. E' Legge Naturale tutto ciò che il Papa desidera che sia considerato Legge Naturale.

    Questa è una risposta logica, illogica oppure una emerita stronzata?

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  12. @Marcoz
    "Se togliamo quelli "finalistici", il tutto si svuota di significato".
    D'accordissimo, il senso era quello: il vaso di Pandora della chiesa è la finalizzazione del sesso alla procreazione. Come mostri tu, "natura" si può intendere in tanto modi, anche edonisticamente.

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  13. isarosei....ma ke cazzo di nick ti sei andata a scovare? Della serie devo farmi notare ad ogni costo.
    Ma ke sei platinette?

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  14. Ma come puoi pretendere logica da qualcuno che crede in dio? Mi sembra illogico.. ahahah

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  15. Non credo sia una questione di "coraggio", chi è amorale non deve trovare coraggio per adottare comportamenti amorali. Personalmente non credo che le gerarchie ecclesiastiche siano dotate di morale. Quella è un'azienda che sfrutta semplicemente il proprio lustro, che pratica sistematicamente il diritto del più forte.
    E' facile per il Vaticano, considerando i presupposti morali della sua esistenza, "pontificare" e far leva così sulle coscienze degli individui che volenti (cattolici cittadini di altri Stati) o nolenti (soprattutto cittadini italiani che devono sorbirsi le purghe vaticane un giorno sì e l'altro pure solo perché residenti nel giardinetto del Vaticano) li sentono "sgolarsi" per ottenere in sostanza..Potere.
    E non è così stupido da parte del Vaticano considerare tutti gli esseri umani degli idioti non dotati di neuroni e che bevono quindi delle assurdità illogiche tipo: è naturale che i preti debbano astenersi dalle pratiche sessuali ed è innaturale che una donna interrompa la gravidanza tanto quanto è innaturale che due persone dello stesso sesso si "conoscano" in senso biblico: nel mucchio faranno sempre un buon raccolto, è una questione di numeri, come la pubblicità. Sono degli equilibristi che parlano di queste cose come "diritto naturale" -quando il diritto naturale è ben altro concetto, pregno di significati e oggetto di controversie filosofiche e non certo il mero accostamento di due vocaboli- e al contempo predicano cose innaturali.
    Inizialmente si potrebbe pensare che siano "un po' strani", che abbiano qualche problema psicologico, mentale, magari psichiatrico. No: sono accorti e tirano l'acqua al proprio mulino. semplicemente. Dalla posizione di "autorità morale" che son riusciti ad ottenere a partire dai primi martiri cristiani, fanno leva sulla coscienza delle persone che li ascoltano senza analizzare ciò che dicono, del resto la parola del Papa è infallibile.
    E' illogico pretendere che il Vaticano si comporti secondo logica. Sono due piani completamente diversi. Una linea univoca...non è contemplabile, leverebbe potere e il Vaticano ha tutto l'interesse a mantenere lo stato delle cose. E ci riesce da sempre: è lo Stato più longevo del pianeta, la formula l'ha trovata. E sia Dio che il Maligno sono semplicemente un business a disposizione di chi è così capace a sfruttarlo da moltissimo tempo.
    Ciò che io mi chiedo è come fanno i credenti che non hanno interessi economici a conciliare la loro fede con queste evidenti storture sul piano della morale: preti legati al celibato che stuprano bambini e che vengono "coperti" dalle gerarchie, per fare un esempio. Forse anche l'amore per dio rende ciechi.

    Slotin

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