Dal Corriere.it:
Torna la porno tax, prelievo fiscale aggiuntivo che colpisce l'industria dell'eros più spinto. (...) Il decreto del Consiglio dei ministri riassume cosa si intende per porno: giornali e riviste specializzate, compresi dvd e materiale allegato e «ogni opera letteraria, teatrale e cinematografica, audiovisiva o multimediale, anche realizzata o riprodotta su supporto informatico o telematico in cui siano presenti immagini o scene contenenti atti sessuali espliciti e non simulati tra adulti consenzienti».Insomma, una tassa sulle pippe. E dire che una volta si rischiava semplicemente di diventare ciechi...
infatti, la tassa sulle pippe serve per pagarti in futuro le cure oculistiche di cui avrai certamente bisogno. che credevi? :-D
RispondiEliminacome dico da me, dato che questo provvedimento e' incluso nel decreto anticrisi del governo, allora siamo nelle mani (ma non solo) di pornoattori e pornoattrici e nelle mani (e basta) di qualche migliaio di pippaiuoli impenitenti. Meno male che Silvio c'e'.
RispondiEliminacomunque è una cosa davvero vergognosa... Già il mercato del porno è messo in ginocchio da internet...
RispondiEliminaAh, quindi no problem per manette, fruste, ball-gags... Ancora una legge a misura di vaticano? :D
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