Per andare dove dobbiamo andare...

Stamattina, io, le mie manette di peluche e il mio sottofondo musicale, avevamo una gran voglia di partecipare alla manifestazione. Occhiata veloce al messaggero on line per capire dove incrociare uno dei cortei, valutazione veloce e scelgo di fare la prima tappa al Ministero della Pubblica (D)Istruzione. L'autobus viene deviato poco prima (più o meno dove, sulla mappa, ho messo il puntatore). Spiegamento di Polizia e Guardia di Finanza, televisioni, qualche curioso e un gruppetto di studenti medi. Leggo sul giornale 300 persone, io, che probabilmente non so valutare la consistenza di una piccola folla, avrei detto meno. Penso che con i miei 18 anni..passati dal diploma, non riuscirei a mimetizzarmi, quindi cerco i cortei sostanziosi, quelli degli universitari.
Ora, se foste stati nella mia situazione, a chi avreste chiesto dove "intercettare" il corteo? Aò, era pieno di divise di varie fatture e colori con attrezzatura di vario tipo tra cui le radioline, io ho chiesto a loro..Primo intervistato, un poliziotto. Mi dice che non sa nulla, ma mi consiglia di andare verso il centro. Quindi proseguo per viale Trastevere, arrivo a largo Arenula e giro a destra, verso l'Altare della Patria. Qui chiedo ad un carabiniere, che non sa nulla (pure lui?!) ma mi consiglia di andare verso il Colosseo. Bene..Su via dei Fori Imperiali poche forze dell'ordine. Mi chiama un'amica e mi avvisa che i cortei vanno verso la tangenziale. Io non li raggiungerò, ma decido di continuare il mio giro turistico, visto che i consigli delle forze armate, almeno fin'ora, mi hanno portato su percorsi d'eccellenza. L'unica regola è stata chiedere aiuto esclusivamente a uomini e donne in divisa (e un gruppetto in borghese). Il percorso lo vedete sulla mappa. Ammetto che la maggior parte delle persone a cui ho chiesto sembravano vagamente e bonariamente divertite o incuriosite, e che la maggior parte delle risposte sono state quantomeno cordiali. La maggior parte, ho detto.
Ora, io capisco che non avendo dichiarato un percorso possa essere stato un pelino più difficile sapere dove fossero nascoste circa trentamila persone.. capisco anche che quando una vi si avvicina e vi chiede sorridendo "avrei bisogno del vostro aiuto, vorrei raggiungere il corteo" ad alcuni possa sembrare una presa in giro, io cerco di capire tutto..
Però, ammesso e concesso che le radioline non vengono usate per ascoltare Marione alla radio, veramente dei circa 20 agenti a cui ho chiesto, nessuno sapeva niente? No, perchè se è così (ed è quello che ritengo più probabile), la cosa mi sembra vagamente grottesca (e detto tra noi.. ma serviva tutto sto casino?). L'alternativa (a cui non credo e non voglio, non voglio credere) è che sono stata volontariamente "depistata". Tutte e due le opzioni mi sembrano ridicole.
Ma ho fatto un bel giro.

Questo post è stato pubblicato il 22 dicembre 2010. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

3 Responses to “Per andare dove dobbiamo andare...”

  1. E purtroppo non siamo in un film.
    Che la realtà, va detto, troppe volte supera la fantasia più ardita.
    La risposta è dentro di te...epperò...
    O_o

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  2. È che i poliziotti diventano tutti abili Lici Gelly, depistatori della verità, quando sono davanti ai cittadini comuni.
    'Sti bastardi!

    RispondiElimina

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