La gara a chi è più onesto

Dedicato agli amici del PD, che quando li critichi per i manifesti abusivi ti rispondono: "Ma proprio tu parli, che sei radicale e hai ...?".
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Un giorno l'avvocato Bombacioni vide il geometra Sberetta che parcheggiava la macchina nel posto dei disabili sul corso del paese e lo apostrofò in mezzo alla strada dicendogli che si trattava di un comportamento inaccettabile; il geometra balbettò qualcosa, ma proprio mentre stava per ammettere di aver sbagliato gli venne in soccorso il farmacista Tromba, il quale fece presente a Bombacioni che lui non poteva criticare nessuno, giacché faceva sempre cagare il cane sul marciapiede senza raccogliere con la bustina; l'avvocato arrossì, ma in quel mentre passava il salumiere Zuppacci, che rilevò come il farmacista dovesse solo stare zitto, visto che lo sapeva tutto il paese che non differenziava l'immondizia; il Tromba, punto sul vivo, abbozzò una giustificazione, ma fu interrotto dal notaio Canfora, che arrivando dall'altra parte della strada intervenne invitando Zuppacci a farsi i cazzi suoi e a pensare piuttosto a tutta la roba che vendeva senza fare lo scontrino; il salumiere alzò le mani come per chiedere scusa, ma nel frattempo sopraggiunse il preside Giantonti, gridando che il notaio proprio non poteva parlare, visto che aveva costruito nel giardino un casotto abusivo e l'aveva condonato alla chetichella; Canfora fece per dire qualcosa, ma a quel punto si era formato un capannello nel quale ciascuno diceva all'altro che non aveva titolo per giudicare perché aveva commesso per primo qualche magagna.
La discussione fu molto animata e andò avanti per un paio d'ore, poi si fece tardi e tutti se ne tornarono a casa.
Dal giorno dopo nessuno osò più criticare nessun altro: però il geometra Sberetta tornò a parcheggiare sul posto dei disabili, il cane dell'avvocato Bombaccioni continuò a sparpagliare merda sul marciapiede, il farmacista Tromba proseguì nel ficcare tutta la mondezza nello stesso sacchetto, il salumiere Zuppacci andò avanti a vendere prosciutto senza battere lo scontrino, il notaio Canfora costruì abusivamente una piscina, un campo da tennis e una sauna svedese.
Nei posti in cui si fa la gara a chi è più onesto, di solito, va a finire così.

Questo post è stato pubblicato il 23 gennaio 2012 in ,,,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

13 Responses to “La gara a chi è più onesto”

  1. il senso del post è che tu devi chiudere il blog e smettere di criticare giusto? :P

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  2. Io non voto assolutamente PD ma è una questione di semplice priorità: camorra = omicidi,furti,truffe,ecc.. tutti reati di livello superiore ai manifesti abusivi. E' come la differenza tra droghe leggere e droghe pesanti.

    Da ciò deriva la poca credibilità dei Radicali in qualsiasi altra battaglia per qualsiasi altro reato dato che sono passati sopra il peggiore di tutti.

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  3. Bellissimo post. Trovo che il significato vada oltre le vicende citate.

    Se tutti rispondessero alle critiche senza accusare a loro volta, finalmente avremmo un dibattito costruttivo.

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  4. ..qualcuno 2000 anni fa diceva "chi è senza peccato scagli la prima pietra.."..ogni tanto qualcosa di sensato esce dalla Bibbia..

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  5. Non mi pare che nel tuo post sia rappresentata la gara a chi è più onesto, ma piuttosto la strumentalità con cui si fa leva sull'inciviltà altrui per giustificare la propria scorrettezza e tirare dritto sulla propria strada.
    Ora, il problema è che in uno Stato di diritto la legge, ad esempio quella che impone di non parcheggiare dove non consentito o di raccogliere le feci del proprio cane dal suolo pubblico, andrebbe rispettata.
    La tendenza al rispetto della legge, specie laddove i controlli sono scarsi, è strettamente legata alla propria morale o, meglio alla propria etica, prima tra le virtù politiche.
    Il caso del voto dei Radicali in favore di Cosentinoè l'ultima delle dimostrazioni dell'assenza di etica che permea, non dico tutti i radicali, ma se non altro quei parlamentari. Loro hanno sì, conformemente alle leggi costituzionali, espresso liberamente il loro voto- Tuttavia, sono venuti meno in maniera forte al patto etico che sta dietro il loro essere seduti in Parlamento: sono dei nominati, eletti nelle liste del PD e da elettori del PD. E prima ancora di rispettare un partito (il PD), dovrebbero rispettare l'orientamento degli elettori-cittadini che grazie al voto permettono loro di occupare quelle poltrone. Considerando che ormai votano sistematicamente in senso inverso rispetto alla linea del PD, credo che quell'occupazione stia diventando pressoché abusiva. Mi spiace se mi sono dilungata, questo è il mio pensiero.

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  6. L'aristocrazia italiana creata dai politici non ammette critiche: inizio a pensare che la politica sia appannaggio degli idioti, e di conseguenza non serva discutere con loro, ma semmai divulgare le magagne di tizio, caio e sempronio a chi li ha votati, in modo che, se ritenessero il voto speso un errore, non lo ripetano

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  7. La storia è carina, ma usa esempi inadatti a rappresentare lo scenario. La storia avrebbe dovuto iniziare così: "Un giorno l'avvocato Bombacioni, che passava portando una testa mozzata in mano, vide il geometra Sberetta che parcheggiava la macchina nel posto dei disabili sul corso del paese e lo apostrofò in mezzo alla strada dicendogli che si trattava di un comportamento inaccettabile". Forse le proporzioni non sono giuste... Cosentino era accusato di aver aiutato degli assassini, il che può essere paragonato alla testa mozzata, invece mettere manifesti abusivi è leggermente meno grave che posteggiare nel posto disabili...

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  8. mi sembra che da tutti questi commenti emerga un comune sentire molto pericoloso, ma forse non nuovo: il cittadino non è colpevole o innocente in base alle prove che l'accusa riesce o non riesce a presentare, ma in base alla gravità del capo d'accusa. Seguendo questo ragionamento possiamo dedurre che se ci sono prove certe che hai rubato puoi andare a spasso tranquillo, se non c'è alcuna prova che tu abbia ucciso la suocera (e magari la suocera è pure viva), ma il PM ti accusa dell'omicidio, devi finire dritto in galera.

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  9. Mi sembra che in questa storiella ci sia una sostanziale mancanza di lucidità. Mi sembra che sia stato preso lo spunto da una modesta e infelice battuta in un commento (ma proprio tu parli...) per falsare il senso del problema come è stato posto. Viene modificato il problema, per rispondere più facilmente. E' falso che il problema sia: perchè attacchi A perché ha fatto AA e non attacchi B perché ha fatto BB, che è molto più grave? (e che A sia il PD o il PDL non mi interessa) Io credo che il problema sia un altro: perchè attacchi A perché ha fatto AA ed invece non lo attacchi perché ha fatto ABCDE che è molto più grave? Guarda che non c'é nulla di benaltrismo. Se lo vuoi sapere, non c'é assolutamente il fastidio nel vedere accusare (a ragione) chicchessia, ma c'é un enorme fastidio nel veder presentare come una grande battaglia di civiltà e di legalità il rincorrere problematiche marginali. L'impressione, nella migliore delle ipotesi, è che chi dedica tutto questo tempo a stigmatizzare simili reati, non abbia una visione d'assieme sufficientemente chiara per rendersi conto dell'enormità di altri reati che gli stessi mandanti degli attacchini commettono (e sto parlando di PD, UDC, PDL, etc.). E concentrando l'attenzione su tali reati (del caxxo), sembra proprio che quelli più gravi ed impattanti o non esistano o siano da accettarsi per necessità sistemica. Poi,è chiaro, può essere che si tratti di una scelta puramente tattica, ma allora vorrebbe dire che dovremmo accettare la trasformazione di una Politica per modificare in meglio la società in una politica finalizzata solo ai farsi notare per non scomparire.
    Giorgio Serafini

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  10. Tutti nel mondo della politica usano l'argomentazione (che poi tanto argomentazione non è) secondo cui se A rinfaccia a B una colpa, B risponde rinfacciando una colpa di A e automaticamente quelle di A e di B non sono più colpe.

    Questo giochino va bene alle scuole medie, ma pare che funzioni piuttosto bene anche nei talk show e al bar.

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  11. Il giorno che ciò che viene detto sarà considerato e valutato a prescindere da chi lo dica, saremo, oltre che liberi dai pregiudizi, che ci condizionano e ci impediscono un vero pensiero logico, anche, probabilmente, di fronte a un nuova razza umana che avrà soppiantato il sapiens, con l'evidente miglioria di avere un cervello che non sia solo lo strumento utile a soddisfare gli istinti con più efficacia; però anche i tempi in cui sia ragionevole sperare che ciò avvenga sono quelli evolutivi. Per cui non meno di duecentomila anni. Ma qua è già tanto sperare di arrivare a fine secolo senza aver prima sputtanato del tutto l'habitat, per cui le probabilità che la specie duri ancora così a lungo sono nulle, zero virgola zero.
    Mettiamoci il cuore in pace, viviamo nell'illusione che la società sia evoluta e civile, che esistano regole e diritti, ma la cruda realtà è che, sulle cose importanti, l'unica legge davvero in vigore è quella della giungla. E il massimo che si possa fare è prenderne atto. Chi è convinto che non sia così vive nella realytà, alla matrix, quasi quasi lo invidio perchè io ho perso ogni speranza.
    Mi scuso per il mezzo OT.

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  12. Qualcuno ha citato il Vangelo. Continuo io ricordando :"nn guardare la pagliuzza nell'occhio del fratello, quando nel tuo vi è una trave".

    Poi ognuno fa le proporzioni che vuole tra pagliuzza e trave con manifesto e camorrista...

    P.S. Premio Oscar al primo commento.

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  13. La domanda era: perchè dedicare tante energie a denunciare l'affissione di manifesti abusivi, quando si potrebbe spendere tempo, invece, per denunciare...
    Mi sembra che la risposta, deducibile da ciò che è stato scritto da chi ritiene giustificata tale scelta, sia stata: perchè no?
    Va benissimo. Basta che ne siamo consapevoli. E non falsiamo le carte per far finta di avere risposte molto più nobili.

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