Dal Corriere.it:
«Il Governo e le associazioni di categoria (tra le quali l’Assointrattenimento) hanno firmato un codice etico di autoregolamentazione per individuare all’ingresso delle discoteche chi sia il guidatore, per il quale saranno vietati gli alcolici».
Ora, io non sono un grande esperto di discoteche, ma da quanto mi sembra di capire le cose dovrebbero andare più o meno così:
l’allegra brigata di giovani si avvicina all’entrata della discoteca (l’avete presente, la bolgia che c’è all’entrata di una discoteca alle due di notte?);
a un certo punto uno del gruppo dichiara al tipo che sorveglia l’ingresso (l’avete presente, il tipo che sorveglia l’ingresso?) di essersi assunto l’incarico di guidare, e quindi l’obbligo di rinunciare agli alcolici;
il tipo che sorveglia la discoteca comunica (come? andandoci di persona? mandando un fax? una e-mail?) al bar (o ai bar? a volte ce ne sono sette o otto) della discoteca le generalità (o il codice fiscale? o l’identikit? oppure la scansione della retina?) del dichiarante cui, per quella sera, non potranno essere serviti che gazzosa e cocktail analcolici;
i ragazzi del bar (l’avete presente, il bar di una discoteca nel cuore della notte?) controllano (confrontando con una foto segnaletica? chiedendo un documento?), ogni qual volta un tizio si presenta a chiedere loro un gin tonic, che costui non sia compreso nella lista nera, nel qual caso provvedono a servirgli una bevanda alternativa, nonostante le rimostranze che costui dovesse manifestare.
Ma fatemi il piacere…
hai dimenticato:
RispondiEliminal'amico del guidatore designato ordina 1 vodka alla pesca e gliela porta...