MetilparaNobel /7

Tra Maroni e la Zanicchi è stata una battaglia all'ultimo sangue: l'ha spuntata (di un soffio) il ministro, confermando la regola che, fino a questo punto, ha sempre visto prevalere le teste di serie. L'ultimo ottavo di finale, ne sono consapevole, potrebbe sembrare un po' squilibrato: Michela Vittoria Brambilla è una fuoriclasse vera che non ha bisogno di presentazioni, mentre Fausto Raciti, segretario dei Giovani Democratici, non è che un giovane appena affacciatosi al mondo della politica; io, tuttavia, continuo a nutrire una certa fiducia negli outsider, specialmente se sono dotati del raro talento di saper scrivere fiumi di inchiostro senza esprimere un solo concetto (verificare per credere).

Come al solito, gente, la decisione spetta a voi: votate, votate, votate.
E tenetevi pronti, che dalla prossima volta passiamo ai quarti di finale.

Questo post è stato pubblicato il 22 luglio 2009 in ,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

3 Responses to “MetilparaNobel /7”

  1. "ho visto un movimento che ha fischiato Grillo e applaudito Napolitano."

    Gia' questo significa non aver capito, o non voler capire, o far finta di non capire, un accidente. Da farsi cadere le braccia. Giovani dalemini crescono.

    Mi avete convinto. A malincuore rinuncio alla brambi e voto costui.

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  2. Ma dai, e poi la branbilla è anche gnocca, stronza e 'imprenditrice': con tutte queste qualità non può non essere cosiderata degna di Vittoria! :)

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