Prestigiacomo: poltrona vs. ideali = 2 a 0

La Prestigiacomo si è risvegliata dal torpore nel quale era stata risucchiata. Il ministro dell'ambiente, dopo il silenzio assoluto sull'abuso edilizio certificato con il piano casa, dopo l'oblio durante le polemiche sul destino della munnezza napoletana e l'emersione di quella palermitana, e dopo che non si è sentito proferire verbo (forse perché Floris non le aveva concesso udienza?) sulla grande riconversione dell'energia italiana al nucleare, si è risvegliata. Sì, perché infilare nel decreto anti-crisi i commissari straordinari che al posto suo avranno i poteri di autorizzazione in materia ambientale, forse è un po' troppo. Allora che fa la pasionaria berluskoniana, si dimette? "Nella mia vita non ho mai minacciato di dimettermi. Mi affido a Silvio Berlusconi". E te pareva. Mai una volta che in Italia qualcuno sia disposto a perdere la poltrona per la causa. Neanche quando per gli impianti nucleari non ci sarà bisogno di alcuna analisi sull'impatto ambientale, tanto ci penseranno i commissari di Calderoli (ministro della semplificazione del rompimento di balle per la salute altrui). Chi scrive, però, se lo aspettava: dopo che il decreto-legge anti-Eluana era stato votato all'unanimità dal Consiglio dei ministri, quindi anche dalla profecondazione assistita, prolaicità, prolibertà di scelta Stefania Prestigiacomo, nessuna sorpresa per l'ennesimo atteggiamento "coerente" con i suoi "ideali".

Questo post è stato pubblicato il 24 luglio 2009 in ,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

2 Responses to “Prestigiacomo: poltrona vs. ideali = 2 a 0”

  1. D'accordo con l'antiproibizionismo
    come unica alternatica percorribile. Mi spiace ci si dimentichi che scegliere proibizionismo o liberalizzazione significa ammettere il fallkimento dello stato nell'unica via che dovrebbe essere percorribile. La corretta educazione dei propri cittadini.
    L'Italia prima era un paese di mafiosi, ladri, corrotti, farabutti, evasori e furbetti. Adesso anche di tossici e finanziatori del narcotraffico.
    L'Italia è un paese che non è in gradi di proporre modelli culturali positivi o di indurre cambiamenti.

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  2. Ogni volta che vedo la Prestigiacomo ho un riflesso pavloviano: mormoro tra i denti, "ma guarda 'sta str..."

    Tale riflesso mi è stato indotto dalla incredibile strafottenza della gentildonna, di cui ricordo non solo le spettacolari performance televisive (è specializzata, come è noto, nell'impedire agli interlocutori di parlare), ma soprattutto un intervento a Ballarò durante il quale insultò Furio Colombo ironizzando sulla sua età.

    Se la incontrassi per strada la prenderei a schiaffi.

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