Moderazione musicale

Abbiate pazienza, ma ogni volta che leggo una notizia del genere non posso fare a meno di pensare che lo smisurato successo di quest'uomo mi risulta sempre più inspiegabile: e dire che campo a pane e musica da quasi quarant'anni.

Delle due l'una: o sono io, che non riesco a cogliere la genialità di questo individuo, oppure è proprio vero, come sospetto da un po', che la musica si sia ridotta ad una gigantesca operazione di marketing del tutto svincolata dalla minima considerazione sulla qualità di ciò che si vende.
Allevi, bisogna ammetterlo, per vendere vende alla grande: non c'è salotto buono in cui manchino un paio dei suoi capolavori, tanto più graditi ad un gusto (se così si può chiamare) che si è andato formando intorno all'esigenza di eliminare anche dall'arte ogni forma di originalità, di asperità, per dirla con una parola grossa di dubbio, quanto sempre più rassicuranti nella loro convenzionalità, nella loro moderazione, nel loro buonismo scialbo che, come si diceva una volta, fa tanto chic e non impegna.
Insomma, gente, per quanto mi riguarda Allevi potrebbe benissimo tornare a ballare la break dance.
Ciò detto, mi scuso per lo sfogo, vi saluto e vado a sentirmi un pezzo di Zappa.

Questo post è stato pubblicato il 23 luglio 2009 in ,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

13 Responses to “Moderazione musicale”

  1. Siamo in due a non cogliere la sua genialità.

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  2. O non se ne coglie la genialità, o c'è una gigantesca operazione di marketing. Ops!! Solo due possibilità?!
    E l'INVIDIA?

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  3. L'invidia? Ma se faccio il commercialista... E tu, vedere uno bravo no, eh?

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  4. io detesto allevi e invidio chi riesce a scrivere sempre il commento piu' coglione...

    federica

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  5. SILENZIO!

    http://www.youtube.com/watch?v=H8RxNeHKgNU

    Allevi, torna a giocare col pianino Bontempi!!! Peccato che non ti so incollare la foto, seduto là staresti una favola!

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  6. Guarda, non so se puo' consolare, ma, mutatis mutandis, lo stesso discorso si puo' riferire pari pari all'editoria italiana.

    Anch'io scrivo da una vita, e parliamo di scrittura di genere.

    Ho provato la stessa perplessa meraviglia di fronte a certi mega successi editoriali ripetuti e strombazzati. E altrettanto incomprensibili.

    Mi arrendo al potere del marketing e a quello che ci hanno fatto diventare, dagli articoli compiacenti alle pubblicita' alle pile ben piazzate nelle librerie in vista, al libro nei supermercati, in offerta fra prosciutti e pannolini.

    E la mia non e' posizione d'elite, sia chiaro. Sempre di libri commerciali parlo. Ma di opportunita', come dire, molto dispari.

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  7. Non sei l'unico a pensarla cosi`. Leggi la sua entry su Wikipedia:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Allevi

    Ciao.

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  8. Io conosco solo "Come sei veramente". E la trovo stupenda.
    Poi che Beethoven in persona venga a dirmi che "Come sei veramente" fa cagare, non mi interessa, perché non c'è alcun modo di stabilire chi è genio e chi non lo è, nel campo dell'arte.

    C'è chi ritiene i tagli di Fontana opere di genio, io ritengo che siano delle cazzate.
    In arte ognuno ha le sue opinioni...

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  9. Anche io sono sbigottito da questo personaggio che non ha neanche una caratteristica "distintiva".

    Parlando di piano io dico solo un nome(potrei farne 20 e mi limiterei):

    Art Tatum

    Mi capita spesso di sfogarmi quando qualcuno sbrodola complimenti ad Allevi.

    La musica diventerà come la letteratura:
    Dan Brown sembra un genio e nessuno conosce le "operette morali".

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  10. Mi hai strappato un applauso che vale come una standing ovation!

    Ok, non che i suoi pezzi siano brutti o inascoltabili, tutt'altro... ma dietro le tante note in effetti c'è ben poca sostanza.

    Poi, ovviamente, "de gustibus..." ;-)

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  11. Grazie di esistere!concordo sempre con le tue opinioni e sapere che non sono l'unico anche in cose cosi secondarie...beh...hai capito!
    ciao!!
    Mirko

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  12. un appunto sui tagli di fontana: quando uno scrive migliaia di pagine di critica e teoria artistica,fa un percorso decennale in un settore artistico per poi giungere ai tagli...beh...ne ha quasi del miracoloso.
    Non è bello compiacersi e bearsi della propria ignoranza e luquidare l'arte contemporanea con un mi piace-non mi piace....la gradevolezza nell'arte non ha piu valore dal '700....ma non mi dilungo.
    Mirko

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  13. Allevi è un bidone, ma la cosa più grave sono le idiozie che spara.

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