Il femminicidio e l'indifferenza

L'occasione di questo ennesimo omicidio mi è gradita (si fa per dire) per ribadirvi come la penso: se il fenomeno della violenza sulle donne fosse sottovalutato saremmo già un bel passo avanti.
A me pare, invece, che venga pressoché ignorato; e che i plastici televisivi di Yara, Sarah, Chiara e chi più ne ha più ne metta destino un'attenzione tanto più morbosa quanto meno viene sottolineato, e corrispondentemente percepito, un dato elementare: nella stragrande maggioranza di questi casi le vittime sono donne, il che equivale a dire che siamo in presenza di un femminicidio continuo di proporzioni gigantesche.
Altro che pari opportunità e crescita culturale: qua la questione femminile è diventata a tutti gli effetti un problema di ordine pubblico.

Questo post è stato pubblicato il 09 dicembre 2010 in ,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

12 Responses to “Il femminicidio e l'indifferenza”

  1. http://disobbedisco.blogspot.com/2010/07/cronache-di-donne-i-primi-due-giorni.html

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  2. Avrebbe dovuto essere a marcire - e magari suicidarsi - in carcere?

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  3. @Tommy: non capisco cosa vuoi dire. E' stato meglio che abbia ammazzato una donna invece che se stesso?
    O ti riferisci allo stato penoso in cui versano le nostre carceri e di cui spesso si è parlato inquesto blog?
    In entrambi i casi mi sembra un battuta poco azzeccata.

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  4. Arianna: mi chiedevo, molto pragmaticamente (anche se forse troppo sardonicamente), come si sarebbe potuto evitare questo omicidio. (A parte l'ergastolo e la lobotomia, non vedo soluzioni.)

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  5. @Tommy Una soluzione poteva essere che stesse in galera per gli 8 anni che gli hanno dato nel 2006.Invece era libero e bello e nessuno si è mai curato di fargli osservare la norma restrittiva,echecazzo!!!

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  6. Caro Metilparaben, bisognerebbe ricordarlo a te sempre pronto a difendere i diritti dei detenuti. Quest'uomo come anche l'altro nel milanese di qualche settimana fa per un tentato omicio è stato in carcere BEN 10 MESI. Provare ad ammazzare una persona in Italia ti fa stare in carcere nemmeno un anno. La permanenza media effettiva in carcere in Italia di un condannato per omicio è di 6 anni. La più bassa nel mondo occidentale. E noi per combattere questo cosa facciamo? Battaglie per una migliore vivibilità delle carceri e conta dei suicidi. Ho subito 3 reati nella mia vita , tutte e 3 lo volte il colpevole è stato trovato e condannato e tutte e 3 le volte non ha fatto un solo giorno di carcere. Fatti promotore ogni tanto di battaglie per le vittime oltre che per quelle (ovviamente più che rispettabili) per i rei.

    ANTONIO

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  7. Fizzi: e per quale logica, dopo otto anni di carcere, le possibilità che ritentasse l'impresa sarebbero dovute scemare?

    Tony C.: pienamente d'accordo. Del resto, per svuotare le carceri basterebbe concedere l'amnistia solo a quei non violenti consumatori (spesso per pochi milligrammi considerati "spacciatori") di erba.

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  8. @ tommy : per stanchezza.Quattro anni di vita in più a una donna che è morta con una bimba piccola, altri 4 anni per lei, e poi magari in carcere si sarebbe convertito a qualche religione a caso, glielo avrebbero tagliato,non saprei, forse dopo 8 anni avrebbe imparato a pensare con la testa e non con il cazzo.Fai tu.

    @ Met: un anno fa ti avevo proposto una lista simile a quella dei ragazzi suicidi in carcere per le donne ammazzate in casa, se vuoi cominciare...

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  9. Mi pare che a furia di parlare di carceri vi sia sfuggito il senso del post: e cioè che il femminicidio è tornato di moda. Mi duole anche aggiungere che i colpevoli sono (quasi sempre) uomini, spesso parenti o amici delle vittime. E' talmente banale che tutti notano se l'assassino è straniero, se è italiano, se è lo zio, se è il fidanzato: guarda un po', è prima di tutto un maschio...

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  10. Fizzi: o magari in quattro anni avrebbe accumulato ulteriore rancore e avrebbe ucciso pure la bambina.
    Comunque non preoccupiamoci: grazie a B. smetteremo la conta dei suicidi in carcere.

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  11. Tommy, non ho sentito…ma non ripetere, non importa,non hai scritto nulla di chè.

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