Manipolazione a targhe alterne

Non c'è niente da fare, questi vescovi non smetteranno mai di meravigliarmi.
Prima fanno fuoco e fiamme se un disgraziato che sopravvive grazie ad un sofisticato macchinario artificiale chiede che lo lascino morire in santa pace, e poi si lamentano per "la smania di dominare e manipolare fino all'estremo la vita umana".
La sensazione è quella di una curiosa "manipolazione a targhe alterne": nei giorni dispari, quando si tratta di criminalizzare la ricerca scientifica sulle staminali embrionali o la fecondazione assistita, manipolare è un crimine contro l'umanità; nei giorni pari, quando si affronta il problema delle persone che non ne possono più di sondini nasogastrici e respiratori artificiali, allora si fa a gara a chi manipola di più.
Oggi, per esempio, è venerdì. Dispari. Niente manipolazioni.
Per manipolare un po' bisognerà aspettare almeno martedì prossimo.

Questo post è stato pubblicato il 11 marzo 2011 in Angelo Bagnasco,Chiesa Cattolica,fecondazione assistita,ipocrisia,testamento biologico. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

5 Responses to “Manipolazione a targhe alterne”

Unknown11 marzo 2011 alle ore 16:04:00 CET
Vorrei solo ringraziarti, perché ogni giorno trovi la forza di indignarti. In questi tempi dove tutti si bevono tutto, nessuno sputtana nessuno e persino quelli che (sbagliando) pensavamo fossero dalla parte della ragione (es. Cacciari) sparano boiate incommensurabili la tua voce mi da conforto.
Grazie ancora
Sinceramente
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Venerdi Sushi11 marzo 2011 alle ore 16:29:00 CET
Eh si...
Venerdì... Sushi!
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Anonimo11 marzo 2011 alle ore 17:15:00 CET
ma non erano loro a dire che la manipolazione rende ciechi?
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Anonimo11 marzo 2011 alle ore 18:54:00 CET
I magnaccia clericali conteranno sempre tanto, fin quando la gente crederà alla baggianata chiamata religione
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Unknown12 marzo 2011 alle ore 09:08:00 CET
Anche la chiesa conta sul fatto che, l'italiano troppo distratto, non possa rammentare le cazzate sparate il giorno prima da questi emeriti. La strategia, comune a Silvio, è quella di disseminare le falsità: sono come bombe a grappolo. Lì per lì sembra non fare danni eccessivi, ma giorno dopo giorno, ammazzano la verità.
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