Quella che segue è una chat, o meglio parte di una chat, di qualche sera fa. I protagonisti, in rigoroso ordine di apparizione, sono Rossa Innaturale e Marco, un caro amico.
Rossa Innaturale: ...ma insomma... come stai?
Ho omesso di proposito, in questa chat "iperreale", alcuni particolari e riflessioni:
Marco: Bene, ma ai limiti di una crisi di stanchezza... Sopravvivo con 4 ore di sonno per notte e finirò con l'addormentarmi mentre cammino prima o poi... Stiamo finendo di mettere i dentini... Dico "stiamo" perchè è un’esperienza dolorosa per entrambi, credimi! Ma passerà... Deve passare!!! :0)
RI: Ti capisco... o meglio, non ti capisco visto che di figli non ne ho, ma posso immaginare :D
M: Quando abbiamo deciso di avere un figlio sapevamo che sarebbe stato bello (e faticossisssssimo), ma non avremmo mai immaginato quanto!!! Ma perché non ci pagano a noi genitori che restiamo a casa? Vabbè, scherzi a parte, ne vale veramente la pena... Dentizione a parte, avere G è di un bello che la metà basta... Ti giuro, già dalla nascita ci ha fatto dimenticare i 3 anni passati tra laboratori di analisi, studi di professionisti di vario tipo e voli aerei internazionali a non finire (tu poi sai che io piuttosto che volare me la farei a nuoto e non so neanche nuotare...). Lasciamo perdere va… Già avere un figlio è complicato di per sè, se poi ci metti tutto lo sbattimento che abbiamo passato.. Però alla fine sai che ti dico? Si fa quello che si deve fare... Se madre natura non ti supporta in quel dipartimento è giusto vagliare tutte le altre opzioni... Grazie a Dio, e malgrado il Vaticano, l'inseminazione artificiale sta aiutando molte coppie... Invece dimmi di te e F... progetti di allargare la famiglia?
RI: Maddechè, di fatto il mio progetto di diventare nonna di una banda di creature da viziare stà andando alla deriva :D
M: Ehehehe.. sì, sei decisamente in ritardo, ma se continui così potrai essere la nonna di tuo figlio! Dai, magari tra i pannolini che comprerai per lui e quelli che dovrai acquistare per te, ti faranno lo sconto... Comunque sai come la penso no? I 35 anni di età di oggi equivalgono ai 25 di 30 anni fa... Una donna che diventa mamma a 40 anni non fa un granchè notizia... Mamma e nonna forse sì però...
RI: Ahahahah, immagina: asili con annessi reparti di geriatria e la sala del cambio dove verranno cambiati I pannolini a bimbi e mamme!!! In ogni caso io da bambina ho sofferto parecchio il fatto di avere dei genitori che scambiavano per i miei nonni. Certo, 35 anni fa mica era normale la mia famiglia... mamma e papà entrambi al secondo matrimonio, due sorelle con cui condivido un solo genitore e in più quando sono nata mia madre aveva 40 anni e mio padre 50... fai un po' te :D
M: Vabbè, hai sofferto non per il fatto che I tuoi erano avanti con gli anni di per sé... Magari solo per il fatto che la tua era una famiglia non conforme alla regola e ti sentivi diversa... Eh, per fortuna le cose cambiano, quello che 35 anni fa era un modello di famiglia sbagliato, anormale e diverso ora è diventato la normalità... e per fortuna, fa ben sperare...
RI: In effetti... facendo una statistica tra i miei amici... mi sa che l'unica coppia "culturalmente giusta" siete voi due... insomma, vi siete fidanzati, poi sposati, ora avete un bambino, ed è pure stato battezzato in chiesa, tiè! Italian style :D..
M: Ahahahah ironia è?
RI: Decisamente... insomma prendi M e F: sposati, hanno cercato di avere un figlio per circa un anno poi se so' stufati perché alla fine tutto diventa ginnastica ed un calendario di ovulazioni e cicli di ormoni che ti traumatizza a vita... O_O ...ora cercano una casa più grande e si compreranno un cane... oppure prendi S: mai sposato e il figlio vive con lui...
M: Vabbè lui è una mosca bianca, mica fa statistica... Almeno in Italia... Quassù a Londra è più comune...
RI: Giusto, il culturalmente corretto varia anche su base geografica... comunque, mettici A, due figli, il primo "capitato" con un tipo di passaggio mai stato padre, il secondo "capitato" con il nuovo ragazzo... e poi si sono sposati perchè il bambino "deve" avere una famiglia madre-padre alla fine, per fortuna si amano e il contesto in cui vivono è sereno, ma diciamo che hanno avuto la fortuna dalla loro...
M: Ah! La fortuna di sposare qualcuno in due secondi e scoprire, solo dopo, che effettivamente si va d'accordo... Io lo chiamo bucio de... ;0)
RI: Appunto. E poi E... figlio senza padre (altra famiglia monogenitoriale) e la scelta di tenerlo dettata dalle paranoie di quasi ogni donna sulla 35ina... orologio biologico, ultima chance, basta aborti ecc. ecc...
M: Sai, alla fine penso che non sia la situazione di madre-padre, solo madre, solo padre, di uomini e di donne. I bambini hanno bisogno di amore, dedizione, tempo e stabilità. Hanno bisogno di punti fermi, mica di vivere in uno spot pubblicitario che alla fine è sempre ipocrita... forse è meglio una situazione di queste che quella di un bambino nato in una famiglia "normale" che non riceve le dovute attenzioni e subisce tutti i rimpianti dei genitori... E’ comunque vero che è impossibile ed ingiusto generalizzare... In fondo, quello che fa la differenza, checchè se ne dica, è sempre il "movente"! Nostro figlio nasce dalla speranza, l’amore ed il nostro coraggio di coppia che non può riprodursi naturalmente. Forse nel caso di altre coppie, alcuni figli nascono dall'egoismo, dalla paura, dal puro caso di una bottarella che è andata "male"... Che ne so... Veniamo tutti al mondo in circostanze diverse, ma chiediamo tutti lo stesso amore... Ammesso che ci sia questo amore, io sono soddisfatto. Rendo?
RI: Perfettamente... non c’è nessuna garanzia che un figlio nato in un contesto di famiglia "normale" abbia più possibilità di essere felice rispetto ad uno nato in altre situazioni familiari.
M: Famiglia normale non se po' sentì... Di anormale io vedo solo bambini che crescono senza amore, con genitori egoisti, violenti, irresponsabili... Per il resto, l'hai detto tu, guardati intorno e dimmi se questa decantata normalità esiste, oppure se è mai esistita se non nelle intenzioni di non so chi... guarda mio figlio, ti sembra disadattato, emarginato, problematico o qualcosa del genere?
RI: Marco... tuo figlio è un gioiello... ogni volta che sento parlare degli ipotetici problemi che forse potrebbero nascere, in determinate condizioni in una famiglia come la vostra penso a G e me vie’ da ride... forse il solo fatto di avere così tanti problemi da affrontare prima di avere un figlio vi ha messo nella condizione di fare una scelta attenta, ponderata, vi ha fatto lottare talmente tanto che se non foste stati certi di volerlo, di volerlo crescere... avreste abbandonato prima...
M: Sì, forse è anche questo. Comunque ti dico, a parte alcuni casi, io non mi sento particolarmente discriminato come genitore. Quando usciamo tutti insieme non veniamo mica additati come dei mostri... vabbè, è una bugia... magari ci guardano perché siamo vestiti bene, perchè G non è coperto di macchie di succo di frutta ed è sempre ben pettinato e vestito e sorridente... Lo sai che ci teniamo... ma in fondo è uno dei vantaggi dell’avere dei genitori che lavorano nella moda! :D Spesso la gente commenta su quanto è vestito bene, quanto è bello... Io poi mi gonfio "a pavone"... Che te lo dico a fa'? Già mi da certe soddisfazioni 'sta creatura...
RI: Vabbè torna in Italia e famme sapè quando ti fanno il monumento... Facile parlare da Londra eh...
M: Ma dai! Che c’entra? Differenze ce ne stanno eccome, forse però sono più nelle intenzioni che nell'atto pratico... lo sai io vengo da un paesetto dove hanno inventato I bigotti. Da noi sono DOC! Eppure, dopo l’iniziale diffidenza... C’è un momento in cui anche i più rigidi smettono di guardarti come un freak e cominciano a vedere solo la persona, il genitore, la famiglia... poi certo, è chiaro che ci sarà sempre chi non ti accetta, ma mica si può piacere a tutti, no? Comunque, l’unica cosa per far cadere i pregiudizi è la conoscenza delle cose di cui si parla... cioè, io posso pure pensa' che un certo individuo non possa essere un buon genitore, ma poi quando vedo un figlio felice, che gioca al parco con gli altri bambini, educato, socievole... mi devo ricredere per forza, no?
RI: Dai, non dirmi che non hai mai sentito il giudizio altrui piombarti addosso...
M: Certo che sì! E mi sono anche inviperito... però ho notato che le critiche maggiori venivano da persone che volevano da me cose che loro stessi non mettevano in pratica, insomma come se un divorziato decantasse l’indissolubilità del matrimonio... senza parlare poi, ad esempio, di chi in gravidanza fuma, o peggio, fa l’opinionista su chi potrà o non potrà essere un buon genitore... Sai una cosa? La maggior "resistenza" ce l’ho da parte delle donne-mamme... Che colpa ne ho se ho avuto la benedizione di avere un figlio senza la croce delle smagliature? ;o)
- tutte le famiglie descritte nella chat sono, a nostro avviso, famiglie "normali", e tutti i bambini nominati qui sono dei bambini sani e vivono in contesti sereni e pieni di amore;
- Marco ha 35 anni, è gay, è sposato col suo partner da 6 anni. Il loro bambino è nato in California tramite fecondazione artificiale e l’aiuto di una donatrice di ovuli ed una portatrice gestazionale o surrogato;
- Marco ed il suo compagno hanno impiegato 3 anni per poter stringere il loro bambino tra le braccia;
- fin dalla nascita di G, Marco ha rinunciato alla sua carriera per dedicarsi a suo figlio a tempo pieno;
- nel suo blog Marco narra le sue avventure di papà gay alle prese con un mondo dominato dai preconcetti, dove ogni famiglia non convenzionale si fa strada a gomitate.
Quanto è bello l'amore di una famiglia, indipendentemente dalla sua struttura più o meno conforme alla generale percezione del "normale"?
Una famiglia "senza targa" di immatricolazione sociale può essere ancora considerata una famiglia? Ed un albero senza foglie è sempre un albero?
Ma soprattutto, quanto è dura da digerire la felicità degli altri?
La felicità degli altri è dura da accettare nella misura in cui non si è capaci di definire e poi accettare la propria.
RispondiEliminaAttualmente l'incapacità collettiva di guardarsi dentro e scoprirsi fa parte del comportamento indotto dal sistema attuale, quindi possiamo solo opporre il coraggio di azioni quotidiane che corroderanno questo sistema come una goccia d'acqua corrode la roccia.
Ora vi saluto, devo andare a portare il mio ornitorinco a lezione di kendo.
Quanto è bello l'amore di una famiglia, indipendentemente dalla sua struttura (...)?
RispondiEliminaio direi: quanto sarebbe bello.
G. quanti anni ha (forse non più di uno...)?
Vorrei sapere cosa penserà G. tra 15/20 anni, quali saranno le sue sensazioni ed i suoi pensieri, anche nei confronti della "portatrice gestazionale o surrogato" -come lo definite voi-Mettere al mondo un figlio è un atto di amore e generosità, ma non si esaurisce in questo. i genitori sono responsabili per i loro figli.
E'veramente amore, generosità, responsabilità tutto questo? Non mi riferisco solo a Marco e il suo compagno, ma a tutte le "forzature" che implicano la vita altrui, oltretutto agendo senza alcun contraddittorio... infatti non sono i figli a chiederci di venire al mondo.
L.
quindi L, secondo questo ragionamento le coppie sterili non dovrebbero avere figli?
RispondiEliminae cosa penserebbe dello spermatozoo un bambino nato grazie ad un donatore esterno ad una coppia etero?
credo che la frase "Vorrei sapere cosa penserà G. tra 15/20 anni, quali saranno le sue sensazioni ed i suoi pensieri, anche nei confronti della "portatrice gestazionale o surrogato" sia decisamente "strana" ... cosa immagini che penserà? oh, questi bastardi dei miei genitori mi hanno voluto, amato, cresciuto? oh, non sarei dovuto nascere? immagino che questo dipenda dall'amore che c'è in famiglia, e su questo non credo che ci siano differenze tra gay ed etero..
tra 15/20 anni ghettizzeremo altri tipi di famiglie, quelle monogenitoriali ed omosessuali saranno talmente tante che non sarà più possibile additarle
:D
Anonimo L.*, guarda che di "forzature" sul nascituro ce ne sono in tutte le coppie, incluse le 'normali' famiglie etero all'interno di un matrimonio.
RispondiEliminaSul particolare, non conosco persone che abbiano dovuto usare una portatrice, però ne conosco che hanno adottato e sono state adottate o prese in affido; di loro posso dirti che, a distanza dei tuoi 15-20 anni, nel bene e nel male, con scelte giuste e scelte sbagliate, quella che considerano la loro famiglia sono le persone che li hanno cresciuti e li hanno amati, e non quelli che li hanno generati biologicamente. Anche quando conoscono, e dialogano, con i genitori biologici.
* Ma che vi costa fare un login con un nome finto? Almeno vi si distingue...
Qui a Londra la comunita' di famiglie gay e' molto estesa, anche se forse molto meno che in paesi come gli Stati Uniti, l'Olanda o la Svezia. In ogni caso, non e' una questione di aspettare che G abbia 15 o 20 anni per scoprire se la mia scelta di diventare genitore abbia avuto un esito positivo o meno. Mio figlio mi ama, sono suo padre. Gli do, insieme al mio compagno, tutto l'amore di cui sono capace e ne ricevo molto di piu', con tutta l'innocenza e l'intensita' di cui solo un bambino e' capace.
RispondiEliminaMi auguro che, quando dovra' fare i conti con tutti quelli che pensano che i suoi adorati daddy e papa' sono dei disgraziati privi di moralita', buoni solo per il forcone di satanasso, lui sappia farsi forte dell'amore che ha ricevuto e dire a tutti: ma andate a cagare!
Adesso devo andare che e' l'ora del pranzetto e la pappa si scuoce!
:o)
2t ha detto...
RispondiElimina"quindi L, secondo questo ragionamento le coppie sterili non dovrebbero avere figli?"
Secondo me il "diritto" di avere un figlio non esiste. Ben vengano le tecniche che aiutano la procreazione, ma se sono omosessuale o sterile non vedo quale "diritto" posso accampare se non quello dell'adozione. Usare uteri in affitto o seme di estranei è per me senza senso. Non dico che dovrebbe essere vietato per legge, ma ho seri dubbi in proposito.
Anche se ci sono molte famiglie amorevoli di questo tipo a me sembra un discorso egoista, stile "esigo un bambino nuovo che sia fatto apposta per me perchè io sento questa esigenza", e potenzialmente pericoloso (ci sono troppi buchi giuridici e casi imprevisti).
Ho qualche riserva anche sull'adozione a coppie omosessuali, ma è un altro discorso e non mi sento di esprimere un parere in quanto ne so troppo poco.
guarda luc, io posso essere d'accordo con te su un aspetto, che le idee sono personali, quindi è giusto per me rispettare le tue. ed è chiaro, anzi immagino, che nel caso tu o la tua compagna abbiate dei problemi di sterilità, facciate ogni passo che vi sembra consono per essere genitori o per non esserlo. d'altra parte mi sembra di capire che anche il tuo pensiero sia in questo senso quando dici, ho dei dubbi, oppure "per me senza senso"
RispondiEliminaavere un figlio non è sicuramente un diritto, ma una scelta, la differenza sta proprio lì..
E di nuovo, non c'è il 'diritto' a fare un figlio nemmeno nelle coppie etero che fanno tutto 'secondo natura': potrebbero adottare pure loro. Quello che fanno è solo sfruttare una possibilità biologica, non un diritto.
RispondiEliminaSe la scienza medica offre questa possibilità anche ad altri, non vedo basi né giuridiche né morali per vietarlo.
"Ma soprattutto, quanto è dura da digerire la felicità degli altri?"
RispondiEliminaSplendida, definitiva.
@L: nessun figlio chiede di venire al mondo, ma ci viene. E nessuno chiede dei genitori perfetti. Non si scelgono, ti capitano. Io ho cominciato a capire i miei a 20 anni (ora ne ho 25)...nonostante gli errori che hanno commesso non posso fare a meno di volergli bene, perché a me e ai miei 3 fratelli non hanno mai fatto mancare nulla, ci hanno sempre protetto dalle malelingue e quando serviva c'erano sempre. E ti ripeto, ci ho messo quasi 5 anni a capire che, nonostante tanti disastri, hanno fatto del loro meglio. Li devo ammazzare perché non è il meglio che mi aspettavo, o che gli altri si aspettavano da loro?
RispondiEliminaNick
Fate quasi tenerezza.
RispondiEliminaProvo a pensare come mi sentirei se avessi due padri o due madri...boh, potrei essere cresciuto meglio o peggio o uguale, chissà, ma sono sicuro di una cosa: se avessi due padri mi mancherebbe una madre, se avessi due madri mi mancherebbe un padre.
RispondiEliminaMagari non è così importante ma boh, mi viene di pensare questo. Mi piacerebbe ci fosse una riflessione a riguardo...
(certo c'è gente che senza un padre o una madre ci si ritrova lo stesso, ma quasi mai per una scelta consapevolee a priori degli stessi genitori).
Ps: Ricordo a tutti di sfuggita che l'argomento dell'invidia (Ma soprattutto, quanto è dura da digerire la felicità degli altri?) seppur molto ad effetto è un non-argomento, spesso usato da gente che non vede il problema (attaccate Berlusconi perché è dura digerire la sua felicità/ricchezza/sex appeal ecc...).
M.G.
"Provo a pensare come mi sentirei se avessi due padri o due madri...boh, potrei essere cresciuto meglio o peggio o uguale, chissà, ma sono sicuro di una cosa: se avessi due padri mi mancherebbe una madre, se avessi due madri mi mancherebbe un padre."
RispondiEliminami sembra una forzatura ed un'illazione.
di figli adulti di coppie gay ne esistono a bizzeffe, mai provato a chiedere ad uno di loro? a leggere qualcosa che scrivono loro e non di loro?
ma, in ogni caso, visto che il libero pensiero è (ancora) semi-legale, è giusto che ti comporti nella tua vita come meglio credi (parlo con te, ma non ce l'ho con te è chiaro, no?). questo diritto porta con se il dovere di accettare anche altri punti di vista.
30 anni fa le famiglie divorziate erano poche e additate come socialmente sbagliate, sopratutto quelle con figli, oggi invece si tende a preferire una famiglia di divorziati con figli rispetto ad una unita legalmente e con tensioni e stress che si ripercuotono sul bambino. e non è che sia cambiato il contesto in terno in 30 anni, è che abbiamo avuto modo di vedere, di toccare con mano la str..., il preconcetto su cui ci stavamo basando.
Mah, io ho grande perplessità sul fatto che possa mancare la famosa figura paterna o cose simili. Come al solito l'erba del vicino è sempre più verde (o quasi sempre). Mia madre è cresciuta senza padre per scelta di mia nonna che non ha voluto sposarsi. Lei dice che le è capitato di chiedersi come sarebbe stato avere un padre, ma che crescendo si è resa conto di avere per esempio maggiore libertà e indipendenza delle sue coetanee, in una cultura ancora maschilista come quella degli anni 60-70. Io sono cresciuta con padre ingegnere e madre casalinga, in pratica una famiglia Mulino Bianco, se non fosse che non potrei mai, mai sostenere che sarebbe stato peggio con due madri o due padri. Io voglio bene a mia madre e mio padre perchè mi son capitati loro in sorte e sono stati buoni genitori. Se mi fossero capitati altri avrei voluto bene ad altri. Forse se avessi avuto due madri non avrei passato l'infanzia a vedere mia madre servire mio padre, che pretende di non mettersi nemmeno su il caffè, non avrei dovuto sentirmi dire che in quanto femmina io farò finire il cognome della famiglia quando mi sposo e forse se avessi avuto due padri, non avrei avuto un tizio che capitava in casa a partire dalle 10 di sera e nei fine settimana, e pretendeva di dirmi come mi dovevo vestire in quanto femmina (questo è stato mio padre per me per un po' e a furia di litigate da qualche anno va meglio). O forse sì. Dipende da come sono le persone che formano la famiglia, non da che tipo di famiglia è!!
RispondiEliminaMi fa francamente morire dal ridere il pensiero che la famiglia tradizionale uomo-donna possa essere migliore educativamente di quella donna-donna o uomo-uomo. E' talmente assurdo che mi domando se vi foderate gli occhi di prosciutto o se siete in mala fede.
E poi sono solo questioni culturali, in Repubblica Dominicana, dove sono stata, erano tutti convinti che io fossi cresciuta disadattata perchè non avevo zii o fratelli. Si domandavano perchè diavolo i miei nonni e i miei genitori non avessero procreato di più, perchè una famiglia piccola è una famiglia squilibrata dove i bimbi crescono infelici e asociali.
Quindi per favore, impariamo a mettere le cose in prospettiva e a capire che qualcosa di nuovo non è necessariamente qualcosa di contronatura o dannoso. I veri valori sono altri, sono l'amore, il rispetto, la volontà di dare una buona educazione e strumenti per affrontare la vita!
Io sarei più per l'adozione, se la questione è davvero quella di donare amore a un figlio.
RispondiEliminaIo sarei più per l'adozione, se la questione è davvero quella di donare amore a un figlio.
RispondiEliminaFate quasi tenerezza.
RispondiElimina