Il contrario del PD che vorrei

Al di là della mia personale opinione su Rosy Bindi, trovo che l'idea di candidare alla carica di presidente del consiglio un'autorevole esponente della solita, vecchia dirigenza del partito, la stessa che si è misurata con Berlusconi e il berlusconismo per vent'anni senza cavare un ragno dal buco neppure quando ha avuto la possibilità concreta di farlo, sia l'esatto contrario del segnale di discontinuità e di cambiamento che mi piacerebbe intravedere nel PD.
Avessero davvero a cuore le sorti del progressismo italiano, questi personaggi dovrebbero spaccarsi il cervello in quattro per rendere il loro partito effettivamente contendibile, per favorire l'ingresso di forze nuove e per coinvolgere le persone in gamba (sono tante, sapete?) che fino ad oggi sono rimaste fuori dalla politica perché non hanno la minima intenzione di passare giornate intere nei corridoi, di sgomitare, di fare i ruffiani.
Invece non solo continuano a proporsi come depositari di chissà quale visione politica, ma si spingono fino a farsi gli endorsement a vicenda, legittimandosi tra loro nonostante un ventennio a dir poco fallimentare e tenendosi ben strette le posizioni che hanno acquisito, senza la minima intenzione di fare spazio ad altri.
Ecco, questi sono esattamente il contrario del PD che vorrei.

Questo post è stato pubblicato il 17 febbraio 2011 in ,,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

13 Responses to “Il contrario del PD che vorrei”

  1. In tanti anni penso che Berlusconi abbia detto una sola cosa giusta: "Rosi Bindi è più bella che intelligente". Ma non da interpretare come: Rosi Bindi è brutta, dunque non può far politica(visione berlusconiana della politica); ma: Rosi Bindi è, indipendentemente dal sesso, scaduta e molto poco carismatica nonchè, a mio parere, di dubbia intelligenza, dunque non può fare la leader(visione normale della politica).

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  2. Ma, la Bindi non l'ha mica scelta il gruppo dirigente del Pd, l'ha scelta Vendola..

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  3. Personalmente sono d'accordo sul fatto che non sono queste le persone che vorrei rappresentassero me e il mio partito; ma trattasi di questione di gusti politici.
    Piuttosto è scoraggiante che i vertici del nostro partito e, a questo punto, non solo loro (vero Vendola?) dimostrino, con sottili distinguo e precisazioni, un sempre maggior disinteresse verso le primarie e un sempre maggior interesse verso nomi e posizionamenti.

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  4. Anche tu cadi nella trappola di aspettare che gli attuali dirigenti "facciano spazio ad altri" ?

    Eh no, non funziona così (e mi pare pure giusto). Sono "gli altri" che devono prenderselo, questo spazio.

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  5. ..ma quanto hai ragione!!sempre i soliti vecchi falliti..

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  6. Bindi, come Vendola che la propone, sembrano una cosa e sono tutt’altro. Non rassicura questa affermazione: “Capace … di finti moralismi… alla Rosy Bindi, la quale finge di non sapere che i soldi per le sue campagne elettorali furono Andreotti… e Citaristi a darglieli. Lo sa perché la Bindi fu candidata la prima volte alle europee? Per battere Tina Anselmi, che … Andreotti voleva punire per come aveva gestito la commissione parlamentare d’inchiesta sulla P2. … fecero avere alla cara Rosy tutti i voti necessari per fare giustizia della giustiziera Anselmi …” (Cossiga, Fotti il potere, 2010). La fonte è dubbia, ma sembra che la Bindi favorisca lo status quo simulando la figura dell’Anselmi, donna tutta di un pezzo, e prendendone il posto; così come Vendola “narra” un appassionato leader “rosso” per ottenere il favore degli ingenui. Il cerone non è solo quello di Silvio.

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  7. io ho stima per Rosy Bindi, penso che sia stata il miglior ministro della salute della nostra repubblica (nel lontano 1996 però!) e l'ho votata alle primarie del PD nel (ormai) 2007. ma credo che sia arrivato il momento di candidare sì una donna, ma giovane, un volto nuovo. purtroppo questa proposta è l'espressione del fatto che il nostro paese è in mano alla terza età, perchè se non ci sono nomi giovani da proporre è soprattutto perchè ai giovani non si dà nessuno spazio.

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  8. Il problema è che tutta la classe politica è ancorata ad un vecchio sistema stile "baronato".
    Una specie di famiglia allargata in cui l'interesse di pochi va salvaguardato...penso, ad esempio, a Renzi...certo non mi pare che si stiano menando per farlo avanzare!

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  9. Candidano lei solo per far vedere che alle donne ci tengono anche se non la danno via.

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  10. Ci sarebbe bisogno di un ulteriore e preliminare passo logico all'indietro: in Italia, secondo la Costituzione della Repubblica, non ci si candida alla carica di presidente del Consiglio dei Ministri: as simple as that.

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  11. E se scalzassimo fuori, da quel buco europeo dove il PD l'ha maldestramente infilata... DEBORA SERRACCHIANI ?

    E' giovane, è brava, è mal vista dal PD che vuole fargli fare gavetta perchè non è ancora abbastanza inquadrata, inoltre è donna.

    E' la candidata ideale!

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