Prof. Meluzzi, ce ne vuole di coraggio.




Per questo chiedo in difesa del mio onore, della mia famiglia e delle mie migliaia di lettori, di punire e risarcire la calunnia e la diffamazione, anche a futura memoria. Chi vorrà unirsi tra coloro che hanno partecipato all’esordio di quella straordinaria avventura di Forza Italia, potrà partecipare a una sorta di class action contro parole vacue scagliate come pietre o come proiettili, o, per meglio dire, frecce avvelenate di una strisciante guerra civile che intossica il Paese da circa un ventennio.
Fatemi capire, questo chiede ai lettori de Il Giornale di unirsi a lui per dare vita ad una "sorta" di class action contro Ciancimino jr, il tutto dopo aver fatto da pallina del flipper tra:

  • Federazione Giovanile Comunista Italiana
  • Partito Radicale
  • Partito Socialista Italiano
  • Forza Italia
  • UDR
  • UDEUR
  • Verdi
  • Cristiani Democratici Europei
  • nuovamente UDEUR
Un plauso per le convinzioni salde ma ancor più per il coraggio.

Questo post è stato pubblicato il 10 febbraio 2010 in ,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

7 Responses to “Prof. Meluzzi, ce ne vuole di coraggio.”

  1. altro unto ed untuoso onnipresente in tv...lui è il suo crocefisso al collo ..
    e ne dice di boiate...(a prescindere da quello che scrive su ciancimino jr)

    Poi da uno che chiama la figlia Araceli...... diffiderei a prescindere
    E' una specie di binetti in pantaloni e forfora

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  2. se Meluzzi voleva fattivamente difendere il suo onore, avrebbe fatto molto meglio ad optare per qualche comparsata in meno in tv.

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  3. Oddio. Apprendo da questo post che PURE meluzzi è passato per il partito radicale. Non bastavano Capezzone, Rutelli, Roccella, Quagliarello, Toni negri, Cicciolina, ecc ecc

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  4. Tarcisio, i pregiudizi ti obnubilano la vista. In primis il soggetto è stato comunista e, dopo i radicali, (ci avrà fatto una puntata, questa me l'ero persa) si è infilato in svariati altri posti, tra cui i verdi (anche questa me l'ero persa), fino a trovare una poltrona abbastanza comoda per i suoi gusti; ma tu leggi solo: radicali.
    Meluzzi, come tanti altri, ambisce a posizioni di potere, e il dove non gli interessa. Una serie di attuali dirigenti dell'IDV sono così, in precedenza erano passati a balzelloni dalla DC a una delle molte congreghe postdemocristiane, o dal PSI a Forza Italia, prima di approdare a un partito in espansione, alla ricerca di una classe dirigente. Questi li hai notati?

    Per la precisione: Toni Negri
    non è mai stato radicale. È uno che aveva promesso di tornare in galera, per battersi contro le leggi emergenziali e le condanne su reati d'opinione (pessime, le sue opinioni, ma opinioni), e non l'ha fatto.

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  5. in effetti è un mezzo autogol...
    meglio che non si sappia in giro che era tra i radicali.
    questa lista inizia ad allungarsi ed è sempre piu inquietante!
    Mirko

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  6. Sono d'accordo su Meluzzi (il suo passaggio nei radicali non significa proprio nulla) ma ad onor del vero toni negri è stato radicale, eccome: candidato ed eletto deputato nelle liste del pr. Ed è stata un'occasione in cui pannella (che su molti altri fronti è stato invece un genio assoluto) si è prestato assurdamente a fare la parte dell'utile idiota. Negri lo ha usato, come era palese che avrebbe fatto da subito, per scappare.

    Un po' come la rivoluzione liberale di berlusconi, che era una patacca totale: nel 94 si vedeva lontano un miglio chi era berlusconi e quali erano i suoi veri fini. Solo che pannella ha abboccato pure lì.

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  7. È radicale chi si iscrive a un soggetto radicale, Toni Negri non lo ha mai fatto e le sue concezioni politiche sono sempre state molto distanti.
    Sull'eccessiva fiducia nel mantenimento dei patti: già, è il famoso "scommettere il possibile contro il probabile". Statisticamente, il probabile ha la meglio.

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