Avanti il prossimo (38)

Eccone un altro.
Mi piacerebbe semplicemente un "basta" da ciascuno di voi.
Per capire se sono solo io, a non poterne più di un paese in cui i carcerati vengono trattati peggio degli animali, oppure -come penso- siamo in tanti.

  1. Pierpaolo Ciullo, 39 anni - 2 gennaio - carcere di Altamura, asfissia con gas;
  2. Celeste Frau, 62 anni - 4 gennaio - carcere Buoncammino di Cagliari, impiccagione;
  3. Antonio Tammaro, 28 anni - 7 gennaio - carcere di Sulmona, impiccagione;
  4. Giacomo Attolini, 49 anni - 8 gennaio - carcere di Verona, impiccagione;
  5. Abellativ Sirage Eddine, 27 anni - 14 gennaio - carcere di Massa, impiccagione;
  6. Mohamed El Aboubj, 25 anni - 16 gennaio - carcere S. Vittore di Milano, asfissia con gas;
  7. Ivano Volpi, 29 anni - 20 gennaio - carcere di Spoleto, impiccagione;
  8. Detenuto tunisino, 27 anni - 22 febbraio - carcere di Brescia, impiccagione;
  9. Vincenzo Balsamo, 40 anni - 23 febbraio - carcere di Fermo, impiccagione;
  10. Walid Aloui, 27 anni - 23 febbraio - carcere di Padova, impiccagione;
  11. Alessandro Furuli, 42 anni - 24 febbraio - carcere di Vibo Valentia, impiccagione;
  12. Roberto Giuliani, 47 anni - 25 febbraio - carcere di Rebibbia (Roma), impiccagione;
  13. Giuseppe Sorrentino, 35 anni - 7 marzo - carcere di Padova, impiccagione;
  14. Angelo Russo, 31 anni - 10 marzo - carcere di Poggioreale a Napoli, impiccagione;
  15. Detenuto italiano, 47 anni - 27 marzo - carcere di Reggio Emilia, asfissia on gas;
  16. Romano Iaria, 54 anni - 3 aprile - carcere di Sulmona, impiccagione;
  17. Carmine B., 39 anni - 7 aprile - casa circondariale di Benevento, impiccagione;
  18. Daniele Bellante, 31 anni - 13 aprile - carcere di Rebibbia a Roma, impiccagione;
  19. Giuseppe Palumbo, 34 anni - 23 aprile - carcere di Firenze, impiccagione;
  20. Gianluca Protino, 34 anni - 26 aprile - carcere di Teramo, impiccagione;
  21. Eraldo De Magro, 57 anni - 6 maggio - carcere di Como, impiccagione;
  22. Vasiline Ivanov Kirilov, 33 anni - 8 maggio - carcere di San Vittore a Milano, impiccagione;
  23. Domenico Franzese, 45 anni - 16 maggio - carcere Cavadonna di Siracusa, impiccagione;
  24. Aldo Caselli, 44 anni - 20 maggio - carcere di Reggio Emilia, impiccagione;
  25. Detenuto extracomunitario, 30 anni - 29 maggio - carcere di Lecce, impiccagione:
  26. Alessandro Lamagna, 34 anni - 6 giugno - carcere di Salerno, impiccagione;
  27. Francisco Caneo, 48 anni - 12 giugno - carcere Opera di Milano, impiccagione;
  28. Luigi Coluccello, 34 anni - 15 giugno - carcere di Lecce, impiccagione;
  29. Antonio Di Marco, 43 anni - 15 giugno - carcere Bicocca di Catania, asfissia con gas;
  30. Thomas Göller, 43 anni - 23 giugno - semilibertà a Bolzano, ?;
  31. Yassine Aftani, 22 anni - 27 giugno - questura di Agrigento, impiccagione;
  32. Marcello Mento, 37 anni - 29 giugno - carcere circondariale di Giarre (CT), impiccagione;
  33. Santino Mantice, 25 anni - 1° luglio - carcere di Padova, impiccagione;
  34. Antimo Spada, 35 anni - 14 luglio - carcere delle Vallette di Torino, impiccagione;
  35. Rocco Manfrè, 65 anni - 18 luglio - carcere di Caltanissetta, impiccagione;
  36. Italo Saba, 53 anni - 18 luglio - carcere di Sassari, impiccagione;
  37. Andrea Corallo, 39 anni - 23 luglio - carcere Bicocca di Catania, recisione della carotide con un rasoio;
  38. Corrado Liotta, 44 anni - 27 luglio - carcere di Siracusa, impiccagione.

Questo post è stato pubblicato il 27 luglio 2010 in ,,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

53 Responses to “Avanti il prossimo (38)”

  1. Mi chiedo in che condizioni vivano i carcerati della mia regione: su trentotto suicidi ben sette sono avvenuti in Sicilia. Fa impressione anche notare che in più di un caso nello stesso carcere si sono uccisi due detenuti.

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  2. Basta!
    Mi piacerebbe vedere le statistiche di altri Paesi. Per tasso di suicidi in carcere siamo tra Francia e Germania o tra Tanzania e Bolivia? (solo per mettere due nomi che sono quasi sicuro che in T. e B. non deve essere tanto peggio)

    RispondiElimina
  3. Basta!

    Qui c'è un elenco che include ben nove casi "da accertare": http://www.ristretti.it/areestudio/disagio/ricerca/2010/index.htm

    RispondiElimina
  4. Repubblica parla di 39 decessi.
    Basta.

    RispondiElimina
  5. Basta!
    E' uno scempio intollerabile.
    Ed è uno scandalo che il Ministro degli Interni non senta di dover dire qualcosa al proposito!

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  6. Stavo per scrivere il mio basta, ma ho dato un'occhiata in rete. Non so quanto la fonte sia attendibile, comunque, ecco i dati trovati su http://bit.ly/cb7qWQ, riferiti al 2007.

    Numero di suicidi per 10'000 carcerati:
    Islanda 87
    Lussemburgo 26.9
    Slovenia 22.5
    Danimarca 22.1
    Francia 14.6
    Regno Unito 12.9
    Italia 9.9
    Polonia 4.5
    Romania 3.8

    Ad ognuno le proprie considerazioni.

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  7. Bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa![io]
    Basta![mio fratello]
    Basta![mia madre]
    E' ora de finilla[il mio amico Andrea]
    Emmobbastaveramenteperò[il mio ragazzo]

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  8. Giusto per completare il mio post precedente, rimarcando il fatto che i dati che trovo in rete *non* sono di sicura provenienza, trovo un dato di popolazione (http://bit.ly/9BfM5z) di circa 65'000 carcerati; i dati attuali (38 suicidi in 7 mesi), pesati sull'intero anno, portano ad un dato di poco più di 10 suicidi ogni 10'000 carcerati.

    Tengo a specificare che anche 1 solo suicidio su 1 milione è una brutta cosa. Ma mi sembra doveroso guardare i dati in prospettiva, comparandoli come spesso chiediamo di fare con quelli delle altre nazioni (cosa fatta da Riccardo qualche post fa).

    RispondiElimina
  9. Da http://www.welt.de/vermischtes/article989072/Medialer_Angriff_auf_deutsche_Gefaengnisse.html :

    "Insgesamt starben der Zeitung zufolge seit 1994 in deutschen Gefängnissen 182 Häftlinge [...], davon 93 durch Selbstmord. Als Quelle dafür nennt die Zeitung das deutsche Justizministerium."

    "In totale, secondo il giornale [il turco "Zaman", NdT], dal 1994 ad oggi [articolo del 1.7.2007, NdT] nelle prigioni tedesche sono morti 182 prigionieri, di cui 93 suicidi. La fonte citata dal giornale è il ministero della Giustizia tedesco."

    Quindi, 93 suicidi in 13 anni nelle carceri tedesche. Qualche commento?

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  10. ...e qui, i soliti tedeschi parlano di prevenzione del suicidio in carcere (suicidio spesso tentato nelle prime settimane di prigionia, per una sorta di "shock" dovuto alla nuova, tragica situazione), e del successo otenuto con tale prevenzione: dopo l'incremento di suicidi nell'anno 2000 (SETTE casi), i numeri degli ultimi anni sono andati a calare (DIECI suicidi nel 2006, SEI nel 2007, DUE nel 2008).

    Tra l'altro, si è discusso sull'opportunità o meno di informarne l'opinione pubblica a mezzo stampa, o non piuttosto solo attraverso canali istituzionali (Commissione Giustizia). Segno che l'opinione pubblica è sensibile a certe tematiche.

    http://www.tagesspiegel.de/berlin/vorbeugen-gegen-den-gefaengnis-schock/1435038.html

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  11. Per altro noto che, sebbene la maggior parte dei suicidi sia avvenuta per impiccagione, c'è anche una parte di decessi per asfissia con gas.
    Come si fa a morire col gas in una cella? Nelle celle sono presenti bombole o rubinetti del gas? Come è possibile? E come si può saturare l'aria di una cella senza che nessuno se ne accorga e senza che esploda tutto?

    RispondiElimina
  12. basta.

    ogni giorno di piu' l'italia diventa simile alle peggiori repubbliche ex-sovietiche in tutto cio' che e' compito proprio dello Stato: istruzione, diritti di cittadinanza, giustizia e carceri, lavori pubblici, sanita'.

    E il panorama e' talmente desolante che non ci si riesce a scandalizzare solo perche' ogni vergogna precedente e' neutralizzata da una vergogna successiva ancora piu' grande...

    RispondiElimina
  13. I detenuti, Federica, possono tenere un fornelletto per cucinarsi qualcosa o farsi un caffé, per soffocarsi non serve riempire la cella di gas, basta riempirne una banale busta della spesa (dalle modalità capirai ancora meglio il livello di disperazione). Sarò retorico ma il modo per ammazzarsi si trova molto facilmente.

    RispondiElimina
  14. ... a prima vista sembra un elenco di condannati a morte con boia disoccupato.
    C'è dell'ironia ma il brivido che sento rimane agghiacciante.
    Però credo che l'argomento necessiti di altre cifre: quanti detenuti sono tossicodipendenti in crisi di astinenza che se non fossero in carcere finirebbero riversi in qualche fosso per una dose tagliata male? Quanti hanno raggiunto questa conclusione dopo maltrattamenti e quanti erano già sulla strada della depressione? Quanti suicidi ci sono in Italia ogni anno tra chi incarcerato non è?
    Sono arciconvinta che la vita in una prigione non sia affatto piacevole, è vero, ma credo anche che aprire le porte per far defluire disperati e furbettoni non sia una soluzione.
    Magari un po' di onesto controllo sì.

    RispondiElimina
  15. Basta!
    Non importa come siamo messi in graduatoria, il carcere è la morte civile prima ancora che fisica.
    "Articolo 27 Costituzione italiana:
    La responsabilità penale è personale.
    L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.
    Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato
    Non è ammessa la pena di morte."
    Perlappunto

    RispondiElimina
  16. Le nostre carceri sono un invito neanche tanto velato a togliere il disturbo.
    Basta.

    RispondiElimina
  17. Claudio,non credi che il Lusembrugo sia quantomeno inattendibile? Idem dicasi per Slovenia e soprattutto Islanda.Secondo te hanno diecimila carcerati o frose,come piu' probabile,una potenziale proiezione? Mai sentito parlare del'inferenza statistica?

    RispondiElimina
  18. @Cassandra: il punto è che attualmente nelle carceri italiane hai buone probabilità di entrare rubagalline e di uscirne delinquente professionista o bassa manovalanza della mala, anche prescidendendo da ogni considerazione umanitaria il bilancio per la società è in attivo?

    RispondiElimina
  19. giacinto, i dati di Regno Unito e Francia però sono confrontabili..

    RispondiElimina
  20. L.C. (il messaggero pubblica solo le iniziali) già dalla settimana scorsa aveva commesso atti di autolesionismo ingoiando delle lamette....

    senza parole

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  21. Mi spiace Claudio,neanche quelli. La vera cartina di tornasole ce lo da' il tasso sul totale reale della popolazione. E ti spiego perche:

    Se in Francia si suicidano 14 detenuti ogni diecimila e magari ce ne sono 50mila, il risultato totale fa 70 morti l'anno. Se nel Regno Unito si suicidano 13 persone ogni diecimila detenuti ma magari ci sono 35 mila carcerati , il totale di suicidi sarebbe di 52. Il tasso francese e quello inglese avrebbero lo stesso rapporto millesimale di 1,48. In questo caso lo stesso tasso.
    Ora non ho avuto la possibilita' di vedere la popolazione carceraria di Francia e Inghiltera, quindi non saprei neanche dirti l'effettivo tasso suicidi/popolazione carceraria.

    RispondiElimina
  22. Giacinto,
    mi sembra che (non solo da parte tua, anche l'articolo di oggi "a volte i numeri ingannano") in un modo o nell'altro si cerchi di mettere questi dati sotto una certa luce. Un po' come quando dopo le elezioni ognuno cerca di interpretare i dati a suo favore e alla fine han sempre vinto tutti.
    Quello che volevo dire fin dall'inizio è di dare il giusto peso a questi dati, perché sicuramente la situazione è inaccettabile ma senza gli opportuni riferimenti si rischia di fraintendere, facendo assumere dimensioni diverse da quelle reali a questo fenomeno.

    RispondiElimina
  23. Claudio, lungi da me fare questo meschino giochetto. Io per deontologia professionale e per inclinazione dei miei studi (scienze sociali) ti ripeto che l'interpretazione di un dato quantitativo va reso al suo significato qualitativo. Emile Durkheim, quando noto' che il tasso di suicidi era maggiore in estate che in inverno non fece nessuna mirabolante scoperta scientifica. Perche' negli anni 70 in Svezia i giovani sui ammazzavano soprattutto in inverno. Quindi dipende da come i vari fattori vanno a unirsi e come e quanto l'uno modifica l'altro.

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