Hasta luego, compagni

Dice ha ha ricevuto un sacco di insulti sul suo Facebook, Marco Pannella; lo dice in un'intervista alla Stampa, non senza aggiungere che sta trattando con Berlusconi "per trovare elementi che siano utili agli uni e agli altri", che chiederà "delle cose, dei fatti, che parlino al popolo" e che "in pochi giorni sarà difficile".
Ora, io sono fuori dal partito già da qualche mese, e probabilmente la mia attitudine all'analisi politica è ben al di sotto degli articolatissimi "proprio per questo" di cui sono capaci i miei compagni di un tempo: però, abbiate pazienza, non riesco proprio a dimenticare che quelli con cui Pannella sta trattando sono gli stessi che hanno dato dell'assassino a Beppino Englaro, che hanno utilizzato la presunta fecondità della figlia come argomento per impedire che venisse realizzata la sua volontà, che si ergono a paladini del proibizionismo e a guardiani dei confini nazionali dall'invasione dei musulmani previo accordo con un dittatore, che si guardano bene dal riconoscere agli omosessuali i loro diritti, che si sono fatti in quattro per lasciare la pillola RU-486 negli armadi degli ospedali, che considerano la fecondazione assistita una pratica eugenetica, che proclamano un giorno sì e un giorno no di voler mettere a punto un grande "piano per la vita" di concerto col Vaticano, che confondono a loro uso e consumo la legalità con la burocrazia.
Marco, naturalmente, è liberissimo di trattare con chi vuole.
Senza la mia iscrizione, però.
Per il poco che vale.

Update: a beneficio dei lettori, la risposta dell'amico Rocco Berardo.

Questo post è stato pubblicato il 07 febbraio 2011 in ,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

29 Responses to “Hasta luego, compagni”

  1. Quello che più mi lascia stupito è che Pannella stia seguendo le orme di Capezzone...

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  2. Primum vivere

    Diarioelettorale

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  3. diario...
    se anche Pannella si vende
    prepariamo i passaporti.

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  4. succede tutto molto velocemente... i magistrati rispolverano lo stato di polizia, il popolo viol(ento)tira bottiglie e Marco Pannella con i suoi 80 anni dimostra agli italiani come si fa politica.

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  5. Dai diamanti non nasce niente.
    Dai radicali nascono Rutelli e Capezzone.
    Dal letame nascono falde acquifere inquinate e l'ipertrofizzazione dei fiumi.

    Per ora conducono i diamanti.

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  6. "Per il poco che vale"? la tua non iscrizione o iscrizione vale come quella di chiunque, famoso o meno famoso.

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  7. Caro Alessandro, ritengo che le tue osservazioni siano un ottimo ragionamento per dire il contrario delle tue conclusioni. Una specie di "proprio per questo". Quella politica che racconti è il filo che unisce tutta la politica, spesso solitaria, condotta dai radicali. Stare in Parlamento all'opposizione significa controllare che un Governo non faccia cazzate, ma anche fare proposte di riforma serie (impossibili? evvabbè non saranno fatte). Di questo si parla. Non per caso (non per popolarità, ma sicuramente per non essere anti-popolari) direi che "Ci sediamo dalla parte del torto (del dialogo) visto che tutti gli altri posti sono occupati".

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  8. SOno d'accordo con te, Alessandro.

    Cercare di far passare questo tentativo di ribalta per un'occaisone è l'ennesima presa per i fondelli della politica ai pochi italiani che ancora usano il cervello.

    Pannella è più di lù che di qua e sta provando a sparare gli ultimi colpi per far rumore, più che per arrivare davvero a qualcosa.

    Ma secondo un governo bigotto, ipocrita e proibizionista come questo (poi, tutto da discutere, perchè proibisce al povero cristo e lo punisce, vedei cucchi per deu canne, ma giustifica il potente, vedi i cocainomani in parlamento mai perseguiti), davvero si inginocchierebbe alle richieste di quattro gatti solo perchè è alla canna del gas?

    Prometterebbe, come ha fatto con tutti gli altri e come continua a fare con la lega (che fa finta di non accorgeresene mentre ciuccia linfa dallo stato come tutti gli altri) ma alla fin fine non farebbe nulla, per non rischiare di scontentare nessuno.

    E così, belli contenti, si continuerebbe con la paralisi in cui siamo.

    Ma perdio, vogliamo toglierci dai piedi tutta questa immondizia medievale e provare a fare le cose normali?

    Già qeulla sarebbe una rivoluzione.

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  9. pannella come cossiga... quando alla vecchiaia e al calare delle luci della ribalta proprio non ci si sa rassegnare...
    patetico!

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  10. Che Pannella fosse un maestro del trasformismo credevo fosse un dato già acquisito.
    Nessuna meraviglia da parte mia.

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  11. @venerdi sushi, capezzone esiste grazie a Pannella non il contrario, direi che capezzone ha anticipato il maestro, ma rimane sempre l'allievo, l'anagrafe non mente mai :-)

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  12. @Rocco Berardo
    "anche fare proposte di riforma serie (impossibili? evvabbè non saranno fatte)".
    No beh, giustamente, sai già che non saranno fatte ma aiuti un criminale a rimanere saldo al timone, in modo che continui a bloccare il parlamento con leggi fatte per sé e sfasciare quindi ulteriormente il paese. Bravo, complimenti, molto responsabile.

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  13. SArebbe scandaloso, da parte di uno come Pannella sarebbe davvero il colmo dei colmi. Non ci si abitua mai ai Capezzoni e agli Scillipoti di turno

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  14. sarebbe bellissimo vedere perduca che riabbraccia capezzone. in fondo era una separazione forzata. mi commuovo anche un po'.

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  15. Riporto alcune rifelssioni che avevo scritto in una mailing list di compagni radicali. Quanto scritto risale a qualche giorno fa, ma credo conservi ancora un po' di attualità

    Dal punto di vista "politico" su questa vicenda, come mi sembra stiamo tentando di rilanciare se non ho mal compreso le mail di Massari in tema di progetti di legge radicale su prostituzione, sarebbe cosa buona è giusta evidenziare ed incunearsi nella dissociazione tutta berlusconiana tra comportamenti privati ed indirizzi legislativi.

    Rilanciare quindi la proposta politica su droga, prostituzione, fine vita etc.etc. se ci si lamenta tanto dell'ingerenza dei pubblici poteri nel privato del cittadino Presidente del Consiglio, una politica liberale sarebbe quella di diminuire l'area del penalmente rilevante su vicende personali che, nel rispetto del "neminem leadere", dallo stato possono essere al più regolate ma mai velleitariamente vietate.

    Interventi di questo tipo, e non leggine ammazzaprocessi sanziona giudici trinariciuti, avrebbero molto più ricadute sullo stato delle carceri, sull'economia etc.etc.

    Ogni collaborazione tra noi e Berlusconi, a mio giudizio, lungi dal fondarsi su precarie e futuribili riforme costituzionali (siano esse obbligatorietà azione penale e art. 41) dagli effetti immediati pari a zero, dovrebbe passere anche da queste questioni.

    Le debolezze del cittadino berlusconi sono un chiave per liberare gli altri, i signor nessuno, dallo stato di polizia - ordinanze sindacali leghiste ed affini - che tanto piacciono a questo governo muscolare sempre e solo con gli ultimi.

    Per il resto del nostro Presidente del Consiglio ne penso tutto il male possibile quanto a dignità decoro e bontà dell'agire politico.

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  16. No, non esiste che il capo spirituale dei radicali si venda per due baiocchi.
    La coerenza è una caratteristica dalla doppia faccia, ma l'onestà verso un elettorato che lo ha seguito in battaglie sociali di sommo rispetto che sono l'antitesi di questo governo, vale qualsiasi discorso di accordi equivoci per un tornaconto squisitamente personale.

    Deprimente, patetico, sfacciatamente opportunista come il suo tirapiedi che stasera a "La zanzara" tergiversava perfino sulla banale domanda: " bersani o berlusconi?"

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  17. Deve essere la sindrome dello zerovirgolapercento, la stessa di Mastella il quale in più non ha mai condotto una battaglia civile nella sua vita di mediocre piliticantuccio.
    Qui invece per un buffetto e un minuto di visibilità si butta nella merda una storia e un pezzo di coscienza civile di questo Paese. Cosa così rara.

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  18. Se, per assurdo, Pannella ottenesse la legalizazione delle droghe leggere, della prostituzione, riuscisse ad ottennere qualcosa sul fronte del testamento biologico o riuscisse ad eliminare alcune leggi sull'inseminazione artificiale, in cambio di un po di sostegno a questo governo morente io personalmente lo vedrei come l'unica cosa ottenuta dalle opposizioni (da sn come da dx) da anni. Penso che alcuni preferiscono indignarsi piuttosto che riflettere sui possibili pro e contro. Poi alcuni paragoni sono francamente assurdi: Capezzone ha cambiato "bandiera" per la propria carriera, Pannella propone al suo elettorato un accordo con il governo in cambio di alcune delle proposte per cui il suo elettorato lo ha messo li dov'e'. Il suo elettorato non ha apprezzato e lo ha espresso chairamente. Pannella penso abbia recepito. Basta, fine della storia.
    Ogni tanto mi pare proprio che chi dice che c'e un clima di odio abbia qualche motivo per dirlo, se ogni DISCUSSIONE tra partiti opposti viene vista in modo cosi violentemente negativo.

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  19. Questa frase per esempio:
    non riesco proprio a dimenticare che quelli con cui Pannella sta trattando sono gli stessi che hanno ecc ecc

    ma e' davvero questo il punto? Perche se ragioniamo in questo modo la discussione tra partiti opposti non potra' MAI avvenire. MAI. E' evidente che la dx non fara' cosa che piacciono a sn altrimenti che esistono a fare due schieramenti?? E' evidente che si faranno proclami ad effetto che non piacceranno a tutti: Englaro assassino o Berlusconi tiranno.
    Poi accade che qualcuno abbassa i toni e dice: troviamoci a mezza strada. Questo in un qualsiasi altro stato occidentale sarebbe visto positivamente oltre che completamente normale. Ma qui in Italia bisogna tiratr fuori tutte le bandiere e le vuvuzele se no sei un venduto.

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  20. Charles, se le tue (leggi: radicali) proposte hanno un obiettivo, e l'azione dei dieci anni precedenti del governo vanno nella direzione opposta (non "diversa": opposta), puoi anche pensare che di colpo il governo scenda a compromessi, cambi idea, migliori. Ma o sei un cretino (nel letterale senso di "tardo di comprendonio"), o sei in malafede...

    Dialogo? Trovarsi a metà vuol dire muoversi in due. E non si è mai visto il governo fare un minimo in questo senso. Non si capisce perché volerci dialogare invece che cacciarlo sonoramente, sperando che la sua fine possa portare a una destra normale, con cui la discussione diventi possibile. Insomma, basta con sta storia che la collaborazione sia un valore: oltre un certo limite, la volontà di dialogo diventa un calare le braghe...

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  21. @lorenzo

    "Non si capisce perché volerci dialogare invece che cacciarlo sonoramente, sperando che la sua fine possa portare a una destra normale, con cui la discussione diventi possibile."

    dimentichi la sinistra normale. L'elettorato normale. Il giornalismo normale. Comunque, in conclusione, secondo te, per cacciarlo sonoramente, come procediamo? Facciamo come in Egitto (rivoluzione) oppure come in Irak (aspettiamo l'invasione esterna), no perche a chiacchere non se ne andra'. No no. E verra' pure votato nuovamente.

    "Insomma, basta con sta storia che la collaborazione sia un valore: oltre un certo limite, la volontà di dialogo diventa un calare le braghe... "

    Questo non e' vero, nella maniera piu' assoluta. La collaborazione e' un valore civile, politico, sul lavoro, ovunque e comunque. Non c'e nessun limite. Io Martin Luther King non l'ho visto mai in mutande, eppure i suoi interlocutori non erano certo aperti al dialogo o meglio di B.. Alla fine il messaggio e' passato. Quando la volontà di dialogo illuminera' nuovamente la palestina forse si potra' sigillare la volontà di dialogo come conquista assieme al metodo scientifico (che in sostanza e' anche dialogo) e al diritto per tutti a difendersi davani ad una corte. Non e' possibile che si svendano cosi' i valori pur di cacciare il diavolo; anche perche quando lo hai cacciato, ne arriva un altro e tu hai meno valori di prima.

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  22. Come si fa? Magari provando a costruire qualcosa di alternativo (mai sentito parlare di associazionismo, partiti, movimenti?). Di certo non andando a sostenerlo sperando che faccia calare una mezza leggina diversa da tutte quelle che ha prodotto fino ad oggi.
    Il limite al dialogo c'è, eccome: sta nella volontà dell'altro di ascoltare e cercare una collaborazione e un compromesso. Guarda te, cosa che il governo in carica, sistematicamente, rifiuta. Non a parole, ma nei fatti. Da abbastanza tempo da pensare che del compromesso, del miglioramento, del dialogo costruttivo, non gliene possa fregar di meno. A questo punto non si cerca la collaborazione, ma l'alternativa. Che non deve necessariamente arrivare subito e con una rivolta: basterebbe non rinunciare all'idea di vincere le elezioni, che è il modo in cui si migliorano le cose nei posti normali.

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  23. Attenzione si puo dialogare anche con una manifestazione contro il governo ma di certo non accusando di tradimento Pannella o chiunque provi altre strade.
    Nei posti normali l'opposizione fa l'opposizione non la Deposizione. Non chiede inarestatamente, ogni giorno, incessantemente al governo di dimettersi. Se questo me lo chiami tentativo di dialogo o cercare il compromesso capisco da dove dobbiamo iniziare a civilizzare l'elettorato italiano.
    L'hanno votato si o no? Siamo in una democrazia si o no? Lo rivoteranno si o no? DUNQUE che ci piaccia o no se vogliamo qs dobbiamo dialogare con lui, per il semplice motivo che rapresenta una fetta di italiani. Non ti piace? Neanche a me. Lo accetti? Se si bene altrimenti o fai un golpe o continui a sperare che vinciamo le elezioni con zero proposte e zero carisma. Oltretutto non e' neppure detto che le cose non vadano poi anche peggio.
    Io dico solo che con Pannella forse abbiamo perso un occasione.

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  24. Io, e come me una sana fetta di gente, spendo una parte del mio tempo per provare a far sì che la situazione di zero proposte e zero carisma cambino. Magari non ho gran successo, ma ci provo.
    E soprattutto, se voglio qualcosa non vado a elemosinarlo da chi non ha alcuna intenzione di darmi nulla se non una bella pedata. Cerco (ripeto, magari non ci riesco) di fare in modo che no, al prossimo giro non lo rivotino. Se secondo te il metodo più efficace per farlo è votargli la fiducia in parlamento, sperando che gli scappi per sbaglio una legge che migliori ad esempio la condizione nelle carceri, libero di crederlo...

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  25. @ Charles, mi perdoni l'ardire
    ma secondo lei, Giacinto detto Marco, ha qualche velleità di successo?
    Ma chi ci crede?
    Sia gentile, mi dica se per lei esiste una solo possibilità che i temi che lei ha elencato vadano soltanto in discussione.
    Personalmente, a me scappa da ridere.
    In quanto al dialogo, sono d'accordissimo, ma l'interlocutore deve dare almeno un segno di interesse, altrimenti, che stiamo qui a dire?

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  26. @zerb
    sono d'accordo con Lei, non esiste alcuna possibilita' (devo dire che nella lista misi i temi Radicali che piu mi stanno a cuore, ma qualcosa di meno ecclatante forse si sarebbe potuto ottenere).
    Nonostante questo, insisto nel rimarcare che l'insuccesso della trattativa, si sarebbe potuto imputare interamente a B. (con mia soddisfazione) se solo non si fosse alzato un coro di accuse di tradimento, di discussioni fuori merito e peggio di previsioni negative prima del tempo, che hanno precluso il dialogo. Perche'? Cosa serve in fin dei conti essere prevenuti? O meglio, a chi serve?

    Quella fetta tutto sommato piccola, ma tanto rumorosa di estremisti anti-B non capiscono che sono parte (ok non certo la prima) del problema ma sopratutto non capiscono che fanno il suo gioco a discapito nostro e loro (non mi riferisco ne a Lei ne a Lorenzo). Allora quando sento che la fiducia, persino verso chi cerca soluzioni, perde terreno mi parte la tastiera.

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  27. @zerb
    sempre che non si pensi che far cadere un governo sia una soluzione. Non mi pare che finora sia stato d'aiuto.

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  28. Perbacco Charles,
    lei mi stupisce !!
    E quanto sarebbe piccola quella fetta di antiB.?
    Mi risulta che la maggioranza della popolazione gli sia apertamente ostile anche se i numeri al Parlamento siano la sua àncora di salvezza.
    Purtroppo i pugni "ai fianchi" che abbiamo subìto in oltre 20 anni di bombardamento mediatico hanno azzerato il senso critico del cittadino e non ci accorgiamo (o non ci fan vedere?) che siamo allo sbando più totale, senza alcuna strategia economica a lungo termine (ma nemmeno a breve termine, mi risulta) e stiamo navigando a vista.

    Far cadere il governo non è la soluzione, concordo, ma sostituirlo è imperativo e prima lo facciamo e più limitiamo i danni.

    Non abbiamo un parametro economico attivo, un parametro che indichi il miglioramento sociale, tutto in lenta ed inesorabile regressione.
    Mi dispiace vedere il ns paese in mano a persone senza alcun rispetto per i propri cittadini.

    Grazie della chiaccherata, è stato un piacere.
    I.Z.

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