Nonviolenza in terza media

E poi, nello schifo in cui sembra essere precipitato questo paese, ti imbatti in una notizia che ti restituisce un barlume di speranza: una dirigente scolastica nega il permesso di andare in gita ad un ragazzo con sindrome Down perché lo ritiene incapace di apprendere "a causa della sua infermità genetica", e i suoi compagni di classe si rifiutano di andarci anche loro; con il risultato che la vicenda finisce sui giornali, e magari l'odiosa discriminazione finirà per essere rimossa.
Questa, si direbbe, è la forza della nonviolenza, che come vedete può essere adoperata con efficacia, e in modo del tutto spontaneo, anche da un gruppo di ragazzini di terza media.
Prendere nota, e imparare.

Questo post è stato pubblicato il 24 febbraio 2011 in ,,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

14 Responses to “Nonviolenza in terza media”

  1. Ammirevoli ragazzi. Io, ormai maturo, avrei spaccato le gambe di notte alla dirigente scolastica.

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  2. Siamo noi a dover prendere nota, perché i ragazzini certe cose apparentemente le hanno nel patrimonio "genetico".

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  3. questa sì che è lotta di classe

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  4. Complimenti ai compagni di classe di questo bambino Down

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  5. se quanto attribuito alla Dirigente fosse vero, spero venga rimossa prima possibile. Gli strumenti disciplinari ci sono

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  6. un gesto davvero bello. io penso che però tante volte queste situazioni siano il risultato delle scarsissime risorse che le nostre scuole hanno a disposizione: pochi mezzi e pochi insegnanti di sostegno. viviamo in un paese dove un bambino povero che non può pagare la retta della mensa non mangia, dove se in una classe ci sono troppi bambini figli di extracomunitari non si possono fare le gite perchè le famiglie di questi bambini non possono permettersele (racconti di amici) e il problema non sono i bambini extracomunitari, come vorrebbero farci credere, il problema è che NON dovrebbe succedere, tutti dovrebbero poter partecipare alle gite indipendentemente dalla loro situazione economica, così come un bambino down dovrebbe essere messo in condizioni di seguire la sua classe in gita perchè dovrebbe esserci personale sufficiente per dargli la giusta assistenza. mi domando se una cosa del genere si è mai sentita in una scuola privata, che l'attuale governo ha sostenuto togliendo fondi alle scuole pubbliche, e in cui le famiglie sono ben selezionate dal pagamento di una retta.

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  7. veramente io avevo letto che la dirigenze non aveva i soldi per l'insegnante di sostegno e aveva cosí deciso di eludere elegantemente il problema.. non é che la figura fatta sia di tanto migliore, ma c'é una differenza fra straccioni e nazisti.

    clá

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  8. l'ho postato anche io sul mio profilo facebook...bisogna ammettere che i ragazzi a volte sono più intelligenti di noi adulti...

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  9. Un barlume di luce che fa pensare che forse questo paese qualche possibilità ce l'ha

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  10. Sarebbe a dire che se facciamo uno sciopero generale Berlusconi si dimette?

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  11. Secondo me l'ha fatto per non assumersi al responsabilità in caso succedesse qualcosa. Se è un dirigente ha oneri ed onori la responsabilità se la devi prendere, altrimenti fa un altro mestiere, poi io vorrei tanto sapere perchè in Italia non si applica la legge contro la discriminazione, visto che esiste e nei casi più gravi prevede anche il carcere! Il razzismo non è un'opinione è un reato.

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  12. I ragazzi sono stati fantastici anche in considerazione del fatto che le gite sono uno svago dalla routine scoalstica e quindi fortemente ambite e loro sono ragazzini.
    A proposito di resistenza scoalstica com'é andata a finire la storia delle maestre di Fossalta del Piave?

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  13. sono cose che tirano davvero su il morale!

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  14. Sarebbe interessante sapere se il Ministro manderà gli Ispettori come nel caso della Dirigente Scolastica di Roma che si espresse pubblicamente contro la Legge Gelmini sulle scuole del Primo Ciclo di istruzione (169/2008)

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