Almeno, il coraggio di dirlo


Non è più nemmeno questione di dire che uno si vergogna, di vivere in un paese come questo: ormai si tratta di un problema di ordine pubblico, né più e né meno, che in qualche modo -ci si augura diverso dall'eliminazione fisica di tutti gli omosessuali- andrà pure risolto.

E non venite a raccontarmi le solite stronzate, per piacere, ché non è giornata: altro che delinquenti comuni, altro che stigmatizzazione della violenza, altro che solenne indignazione e ferma condanna da parte delle istituzioni; la situazione che stiamo vivendo è figlia di un clima culturale rivoltante, apparecchiato a puntino da una classe dirigente non soltanto ignorante, becera e inetta, ma incredibilmente capace di comportarsi in modo del tutto irresponsabile.

Qualcuno, prima o poi, dovrà pure chiedere conto al Vaticano dell'instancabile lavoro di demonizzazione degli omosessuali che ha saputo portare avanti, con certosina pazienza, in tutti questi anni; qualcuno dovrà pur denunciare che le aggressioni degli ultimi mesi sono la conseguenza inevitabile delle incessanti e scellerate esternazioni di gente (cito a memoria) come Calderoli, Binetti, Volontè, Gentilini, Mussolini, Pedrizzi e compagnia cantando; qualcuno dovrà pur dire che da qualche anno a questa parte una dilagante pletora di organizzazioni fondamentaliste, di pseudoesperti bigotti desiderosi di notorietà, di personaggi più o meno decaduti in cerca di un gettone in seconda serata hanno continuato, senza sosta e senza un minimo di buon senso, a gettare distrattamente merda sugli omosessuali, prestando la loro faccia, la loro voce, le loro parole, ai più disgustosi luoghi comuni che la mente umana sia stata capace di concepire in un paio di millenni.

Qualcuno, poi, dovrà presentare il conto agli altri, quelli che potevano fare e non hanno fatto: i signorini prudenti e moderati che hanno sistematicamente misurato le parole nella speranza di accaparrarsi qualche voto in più, evitando con accuratezza di pronunciare una sola sillaba che potesse metterli di traverso alla montante marea di intolleranza e per questo, di fatto, legittimandola.

Sono loro, tutti insieme, ad aver colpevolmente armato la mano di questi squadristi.

Prima ce lo diciamo con chiarezza, prima se ne viene fuori.

Questo post è stato pubblicato il 15 ottobre 2009 in ,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

21 Responses to “Almeno, il coraggio di dirlo”

  1. Guarda che la tua frase si può essere scritta così:

    "Qualcuno, prima o poi, dovrà pure chiedere conto all'ordine dei dietologi dell'instancabile lavoro di demonizzazione degli obesi che ha saputo portare avanti, con certosina pazienza, in tutti questi anni"

    Oppure

    "Qualcuno, prima o poi, dovrà pure chiedere conto alla polizia dell'instancabile lavoro di demonizzazione dei mafiosi che ha saputo portare avanti, con certosina pazienza, in tutti questi anni"

    oppure

    "Qualcuno, prima o poi, dovrà pure chiedere conto alla sinistra dell'instancabile lavoro di demonizzazione dei leghisti che ha saputo portare avanti, con certosina pazienza, in tutti questi anni"

    E si potrebbe continuare all'infinito. Tutto questo per dire che non c'è niente da demonizzare e niente di demonizzato. C'è soltanto, ancora una volta, la sessualità smodata e irregolare.
    Insomma, tutto questo sesso sesso sesso con annessi e connessi sta diventando un eccesso e, come tutti gli eccessi, è sintomo di squilibrio, se non personale, sociale. E si badi che non è sessuofobia questa (altro sport moderno: attaccare "fobia" ad ogni cosa per poter puntare meglio il dito sugli altri). E' solo una questione di equilibrio mentale.

    Purtroppo dirlo voi è come dare le perle ai porci

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  2. lascialo perdere che è solo un troll vaticano, non vale la pena rispondere alle cazzate che scrive

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  3. e sì, vergognati, perché se si prendono a sprangate due persone perché camminano mano nella mano, il sesso c'entra ben poco. non sarebbe difficile da capire nemmeno per un minus habens come te

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  4. Saccente ma stai dicendo sul serio?

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  5. Sì, che dice sul serio.
    Non so se abbia mai scherzato in vita sua...

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  6. Sig. Saccente, io, che l'apprezzo sinceramente (ogni suo intervento rafforza le mie convinzioni), incomincio a essere preoccupato: non è che, per caso, le è saltato qualche filamento di troppo?

    Si riguardi

    P.S.: suggerimento.
    dopo aver scritto un commento, provi a fare una piroetta di 360°, e rilegga il testo fingendo di non esserne l'autore.
    Magari si accorge di qualcosa…

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  7. Il Saccente mette i gay alla stregua dei mafiosi. Finalmente comincio a capire cosa hanno nella testa quelli che votano il nano: NULLA. Non sanno nulla, non amano nulla, non imparano nulla, non hanno nulla.

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  8. Nel post c'è una grossa mancanza, il nome di un tal Renato Farina che scrive sul Giornale:

    Per me uccidere una persona è il delitto peggiore che esista, grida vendetta al cospetto di Dio. E non dovrebbero esistere graduazioni. Ma a lume di buon senso, quanto al danno sociale, siamo sicuri che sia più grave uccidere un omosessuale single che un padre di famiglia?

    Il Giornale - lunedì 12 ottobre 2009, 07:00

    http://www.ilgiornale.it/interni/tutela_gay_ma_e_bella_quindi_si_puo_fischiare_ecco_carfagnofobia/12-10-2009/articolo-id=390061-page=2-comments=1

    Oggi, sul Fatto, gli risponde in un ottimo articolo Travaglio.

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  9. Per Saccente.

    A quanto pare nessun incessante lavoro di demonizzazione degli squilibrati...

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  10. saccente è nervoso perchè un satanista gli ha rubato la pisside dal tabernacolo e adesso non sa più dove si trova il santissimo, chissa in quale buco nero lo avranno cacciato!?!?!

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  11. Quando si dice che qualsiasi classe dirigente è lo specchio, o meglio il frutto della società civile, in qusto caso IN-, è proprio vero quanto è vero che sono sempre più indignato quando mi accorgo che i "saccenti" non rappresentano una sparuta minoranza, ma una maggioranza, tiranna nell'animo e nei suoi disvalori! dariovese

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  12. Credo che gi obesi non vadano a pichiare nessuno.
    Credo che la polizia debba demonizzare la mafia, senno' che ci sta afare?
    Credo che siano i leghisti a fare apologia di razzismo e non colpa "della sinistra che denuncia certi fenomeni.

    Saccente ma vatti a prendere il fenobarbital e cerca di bere di meno ubriacone!!!!

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  13. Complimenti per il post: condivido rabbia, indignazione, senso d'urgenza, attribuzione di responsabilità e corresponsabilità.

    Avete cliccato sul nome di Saccente? Come sito web mette quello del Vaticano. Secondo me non è un caso. La Chiesa cattolica ha una responsabilità enorme nell'intolleranza, nella caccia al nemico, nel tentativo di regolare le nostre vite contro la nostra volontà. Dalla sessualità al testamento biologico, dalla vita di coppia, all'avere figli.

    Il clima culturale del nostro Paese è marcio, non si sa da che parte cominciare per rimetterlo in sesto.

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  14. Saccente non sai di cosa parli.. che tristezza.. :(

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  15. Magari ci fosse più sessualità smodata e irregolare. Saremmo tutti più sereni e meno saccenti.

    (io di sicuro).

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  16. Saccente, hai tutta la mia sincera solidarietà per il tuo problema, cioè quello di essere una persona evidentemente disturbata. E' un problema affrontabile e superabile. Ti chiedo solo, se ce la fai, di non postare commenti come questo che hai scritto qua sopra, per questioni di igiene e per risparmiare al prossimo il ribrezzo. Sai senz'altro che le deiezioni sono fastidiose a vedersi, è per questo che vanno fatte nel privato ed occultate.

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  17. lascio perdere il post di saccente non vale la pena neppure leggerlo.

    Vorrei solo far notare come vi sia un comune accordo tra PDL e PD nel chiudere un occhio verso i casi di omofobia, fatte debite eccezzioni personali sia in un gruppo (fini ad esempio) che nell'altro (i radicali).
    Per questo non so quanto abbia senso dare la colpa a berlusconi e ai suoi elettori o forse ci dimentichiamo delle uscite della signorina binetti e del silenzio assenso all'interno del suo partito ?

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  18. Uh, noi altri lo diciamo da qualche anno. Ma forse, essendo finocchi e bisessuali, la cosa non contava. Mi pare che adesso cmqe ci siamo tutti: prima mancava che il virile maschio italiano, eterosessuale bianco e cattolico se la prendesse con gli ebrei, dal momento che già se la prendeva fisicamente con le donne, i froci, gli zingari, gli extracomunitari, i trans, i negri e i romeni. Adesso che c'è la prima ebrea, mi pare che ci siamo proprio tutti.

    L'ultimo, chiuda il cancello con su scritto "Arbeit Macht Frei", grazie.

    Oh, io sono un calmo prof universitario, ma a un tipo come Saccente infilerei due pollici nelle orbite degli occhi fino alla base delle dita, e senza scompormi. Non starei a discuterci.

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