Discriminazioni "storicamente" acquisite


Se si riesce ad andare oltre il titolo, le motivazioni addotte oggi da L'Avvenire potrebbero ad una prima lettura avere un fondamento logico:

Ora qualcuno si avventurerà ad affermare che c’è libertà di aggressione nei confronti degli omosessuali. E qualcun altro, in un impeto di esecrazione, magari si spingerà a sostenere che lo "scellerato" via libera (se non l’incitamento) è venuto addirittura dalla Camera dei deputati, con un voto trasversale che starebbe lì a testimoniare la sostanziale cultura omofobica dei nostri rappresentanti. Si tratta di falsità, dalle quali qui – per quanto ci è possibile – vogliamo mettere in guardia.. ..Ma torniamo al cuore della questione: la legge Concia è stata "stoppata" perché il Parlamento ha ritenuto che contenesse in sé un rischio gravissimo, cioè quello di provocare una discriminazione nei confronti di chi omosessuale non è, proprio in virtù dell’introduzione nel codice penale di un’aggravante specifica, tesa a creare una sorta di super-protezione riconosciuta solo e soltanto alle persone che si dichiarano omosessuali. Il legislatore, insomma, in questa occasione ha saputo guardare lontano. E ha fatto anche di più: ha saputo riconoscere quello che appare come il rischio più elevato per una comunità civile: l’introduzione di un nuovo reato di opinione.
peccato che il pezzo prosegua:

..Un reato nel quale sarebbe potuto cadere, ad esempio, chi avesse pubblicamente sostenuto la bellezza e la bontà sociale del matrimonio storicamente definito, ovvero fra un uomo e una donna. Con simili norme per i portatori di questa opinione si sarebbe aperta la porta all’imputazione per «discriminazione» nei confronti di quanti, appunto gli omosessuali, non possono accedere al matrimonio fra persone dello stesso sesso.
Ricapitolando, il pericolo insito nella legge Concia consterebbe nel rischio di discriminare i portatori di discriminazioni "storicamente definite"...
Eh, non fa una piega...

Questo post è stato pubblicato il 14 ottobre 2009 in ,,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

3 Responses to “Discriminazioni "storicamente" acquisite”

  1. Oddio, anche la prima parte fondamento logico mica tanto: perche' mai sarebbero discriminate le persone non omossessuali? Non viene certo depenalizzata l'aggressione verso tutti gli altri... e allora l'aggravante per razzismo sarebbe anche quella una super protezione discriminatoria? Penso invece che si volia proteggere delle categorie che sono piu' a rischio di altre, giustamente...

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  2. Concordo, tieni però conto che il "fondamento logico" è comunque legato alla testata da cui proviene l'articolo.
    Insomma, più di tanto non si può pretendere..

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  3. testo della legge bocciata e della pregiudiziale su http://www.cittadinolex.kataweb.it/article_view.jsp?idArt=88888&idCat=75

    (questa roba è stata scritta da gente che ha abbondantemente studiato. iniziamo a farci delle domande sull’università itagliana)

    nel confronto con la legge mancino, il problema più grosso è che interpreta il criterio per applicare l’aggravante come se fosse legato a qualità della persona offesa e non all’intento discriminatorio dell’autore del delitto. quindi non sarebbero stati gli omosessuali a godere di una particolare tutela, ma chi li aggredisce in quanto tali a subire un aggravio della pena.

    ad esempio, se una persona fosse aggredita perché presa per gay, ma poi risultasse eterosessuale, l’aggravante dovrebbe applicarsi ugualmente. se invece un gay venisse attaccato per altri motivi, ad esempio per una banale rapina a scopo di lucro, non si applicherebbe.

    fumo negli occhi, insomma.

    il vero problema, come al solito, è tutelare la libertà dei cattolici integralisti di istigare all’odio per il diverso.

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