Gay, obeso, Farina: in quest'ordine


Senza entrare nel merito della specifica vicenda, andiamo al nocciolo della questione.

Renato Farina, evidentemente, ritiene che per un bambino l'eventualità di diventare omosessuale (come se omosessuali si diventasse, ma lasciamo correre) sia assai più negativa rispetto al rischio di diventare obeso.

A questo punto mi corre l'obbligo di sottolineare che mentre l'obesità, oltre a comportare numerose difficoltà oggettive nella vita quotidiana, è una patologia che conduce dritta dritta a una lunga serie di ulteriori malanni, l'omosessualità non è una malattia, e quindi non implica alcuna controindicazione, se si eccettua il disagio di dover subire le mortificazioni che conseguono alle sortite dello stesso Farina e di altri individui del suo genere.

Ne deriva, tanto per essere chiari, che io la vedo così: se mio figlio fosse omosessuale la cosa mi risulterebbe del tutto indifferente, mentre se fosse obeso farei di tutto per indurlo a migliorare la sua condizione.

Mi astengo dal comunicarvi, infine, cosa penserei se venisse fuori come Farina.

Questo post è stato pubblicato il 23 ottobre 2009 in ,,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

9 Responses to “Gay, obeso, Farina: in quest'ordine”

  1. un giornalista letteralmente e notariamente venduto, tal è il farina/betulla, in inghilterra non metterebbe neanche il naso fuori di casa per la vergogna, figurarsi scrivere un articolo...

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  2. Vorrei correggere ric, Renato Farina è stato radiato dall'albo dei giornalisti nel 2007 dopo avere ammesso di aver collaborato, al tempo in cui era vicedirettore di Libero, con i Servizi segreti italiani fornendo informazioni e pubblicando notizie in cambio di denaro. Sapete, ci tengo..

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  3. Ma nel merito della questione, ovvero se sia giusto togliere i figli alla famiglia di obesi, qual'è l'opinione?

    Personalmente, se l'assunto è che l'obesità sia una malattia e che abbia carattere ereditario, penso che sia inutile ed orrendo strappare i figli ad una coppia di obesi. Il prossimo passo sarà quello di sterilizzare gli obesi (la qual cosa avrebbe anche più senso di lasciarli fertili per poi non far crescere con loro la prole).

    Ovviamente per quanto riguarda il signor farina, scivola su un non plausibile paragone, trasformando l'intero articolo, titolo compreso, in un'ennesima invettiva contro la libertà di scelta della propria sessualità e su questo verte la vostra acredine nei suoi confronti, condivisibilmente per me

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  4. Ma a uno radiato dall'albo non si dovrebbe, che so io, impedire per legge di pubblicare articoli su di un mezzo registrato come testata giornalistica?

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  5. a me risulta che pure Feltri sia stato radiato:

    http://lists.peacelink.it/diritti/msg00549.html

    http://www.radioradicale.it/scheda/125692/126614-vittorio-feltri-direttore-di-libero-e-stato-radiato-dallalbo-dei-giornalisti-per-le-immagini-di-bam




    http://www.difesadellinformazione.com/ultime_notizie/136/i-vizi-privati-di-boffo-il-direttore-feltri-rischia-la-radiazione/

    ma come, non era stato radiato nel 2000? Chiedo lumi.........e internet mi risponde:


    2001. Il 21 novembre 2001 Feltri viene radiato dall´albo dei giornalisti. La delibera del Consiglio dell´Ordine dei giornalisti della Lombardia viene presa (all´unanimità) per aver pubblicato la lista dei nomi dei cittadini italiani sotto procedimento giudiziario (non condannati, ndr) per accuse di pedofilia. Nel febbraio del 2003 l´Ordine Nazionale dei giornalisti di Roma annulla il provvedimento di radiazione che era stato preso a Milano.

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  6. Come ho scritto da me:

    Nel caso del delirio di oggi, sarebbe inutile spiegare a Farina che l’obesità è – secondo i medici – una condizione patologica che può portare alla morte e che un bambino allevato da due genitori obesi ha – secondo le statistiche scientifiche – probabilità di diventare a sua volta obeso, mentre un bambino allevato da omosessuali no, perché l’omosessualità - che non è una condizione patologica secondo i medici e gli psicologi - non si trasmette col cibo che ti viene dato da mangiare a casa, mentre l’obesità sì. Detto questo, il Ministero per la Salute britannico ci mette anni prima di decidere di togliere la patria potestà a una coppia di obesi. Prima gli si chiede, tramite giudice di pace, di impegnarsi a dare un’alimentazione sana ai figli e solo quando i genitori dimostrano di non essere in grado di provvedere a ciò, si passa per una scala di sanzioni volte alla tutela della salute del figlio che, in genere, si fermano con l’affido temporaneo in una famiglia in grado di provvedere ai bisogni alimentari del bambino. L’adozione ad altro nucleo familiare è un passo estremamente raro, che vuole per altro il consenso del minore.

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  7. dài, non discutere mai con un farina, quelli che vi ascoltano potrebbero non rendersi conto della differenza.

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