Domandare è lecito, rispondere è... fastidio


Lampante esempio di come le domande innervosiscano in modo bipartisan (*).


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(*) Gli spezzoni dell'intervista a Franceschini sono tratti da Qui Milano Libera

Questo post è stato pubblicato il 13 ottobre 2009 in ,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

6 Responses to “Domandare è lecito, rispondere è... fastidio”

  1. vedrai che prima o poi si scopre che De Benedetti è il fratello di Franceschini o di Bersani, mentre i piccoli editori sono figli unici.

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  2. per quanto possa contare il mio parere, sai che gli do ragione?

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  3. Oh ragazzi dai.. va bene tutto ma equiparare Franceschini e Berlusconi riguardo all'atteggiamento nei confronti della stampa mi pare quantomento una forzatura!
    Questi "servizi" composti da una telecamerina che insegue i politici mentre corrono per spostarsi da un impegno a un altro non mi hanno mai detto nulla. Anche Pietro Ricca per quanto buoni siano i suoi intenti ogni tanto porta a casa qualcosa di simile.
    La controinformazione sarà sempre nelle mie simpatie.. ma la controinformazione disonesta la trovo insopportabile.

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  4. Bettella, ovviamente sarebbe folle equiparare i due personaggi. Tuttavia noto che ancora si tende a svicolare dalle domande scomode.

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  5. Non critico mica il contenuto, critico il metodo. Le domande scomode vanno fatte in conferenza stampa.. rincorrere un politico impegnato a fare dell'altro è troppo facile e non dimostra nulla..
    Il fatto che pochi in conferenza stampa si azzardino a fare domande scomode è un altro discorso..

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