Joseph Ratzinger in un messaggio alla FAO, qualche giorno fa:
L'agricoltura deve poter disporre di un sufficiente livello di investimenti e di risorse. Questo tema richiama il fatto e fa comprendere che i beni della creazione sono limitati per loro natura: essi richiedono, pertanto, atteggiamenti responsabili e capaci di favorire la sicurezza alimentare, pensando anche a quella delle generazioni future.Bella esortazione, davvero.
(...)
Auspico che tale cooperazione salvaguardi i valori propri del mondo rurale e i fondamentali diritti dei lavoratori della terra. Mettendo da parte privilegi, profitti e comodità.
Peccato, però, che quelli della Curia di Chieti devono essersela persa, dal momento che hanno avuto l'alzata d'ingegno di decuplicare i canoni per i fondi agricoli concessi in enfiteusi (roba da medioevo, tra l'altro, ma visti i protagonisti la cosa non sorprende) ai coltivatori della zona, costringendo questi ultimi a rivolgersi al sindaco per ottenere un aiuto.
Mi auguro che il Santo Padre, la prossima volta, si risparmi i messaggi alla FAO (che mi pare già abbastanza informata sulle difficoltà dell'agricoltura) e dica invece due paroline ai suoi, che apparentemente sono più interessati ai quattrini che alle risorse rurali.
Così, tanto per evitare che un blogger qualsiasi possa tirare fuori, per l'ennesima volta, il vecchio adagio di quelli che predicano bene e razzolano male.
Potrei chiedere spiegazioni io in un convegno presso la D'Annunzio:
RispondiEliminahttp://www.unich.it/unichieti/appmanager/unich/ateneo?_nfpb=true&_pageLabel=dettaglio_pp&path=%2FBEA+Repository%2FNews_Eventi%2F03_Ottobre%2F20+Quaestiones
Che ne dici?