Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo Pdl al Senato, a pagina 2 del Corriere di oggi, sul ddl intercettazioni:
Si può discutere di tutto, ma la dignità della persona viene prima delle esigenze dello Stato.Ecco, non mi è ben chiaro per quale motivo Quagliariello non sostenesse questo principio con la stessa determinazione ai tempi in cui dava degli assassini a coloro che avevano aiutato Eluana Englaro a realizzare la sua volontà.
Si vede che la dignità della persona viene prima delle esigenze dello Stato solo quando quella persona è un potente: se invece è una malata qualsiasi, diciamocelo, la sua dignità non conta un cazzo.
In fondo basta saperlo prima, no?
che sia un ennesimo caso di bispensiero ?
RispondiEliminaimpossibile...
marco
... "Si vede che la dignità della persona viene prima delle esigenze dello Stato solo quando quella persona è un potente: se invece è una malata qualsiasi, diciamocelo, la sua dignità non conta un cazzo"...
RispondiEliminaMAGO!
Non c'è contraddizione in termini: la questione riguarda i significati teorici e concreti con cui riempiamo il significato di parole generiche ed evocative come 'dignità'.
RispondiEliminaPer Quagliarello, evidentemente, 'dignità' significa sia evitare di essere controllati che essere costretti a vivere ad ogni costo. Ci può stare.
Solo che nelle dichiarazioni non approfondisce questi dettagli, ma parla semplicemente di 'dignità', termine che ognuno riempie meccanicamente secondo la propria visione, ritrovandosi automaticamente d'accordo col demagogo. E questo è un comportamento molto diffuso in tutto l'arco politico, tranne in quelle formazioni politiche più piccole che vengono tacciate come anti-politica.
Chiaramente se la politica è fatta di evocazioni, le puntualizzazioni non possono che essere anti-politica.
Fanno il classico giochetto delle sovrapposizioni: sovrappongono il loro interesse a non farsi scoprire al diritto degli italiani a non essere spiati. Oggi Berlusconi ha sparato la grande cazzata che l'italiano e' il soggetto piu' spiato al mondo. Ovviamente non e' vero, visto che i piu' soiuati sono gli statunitensi. ma i telegiornali nazionali piegati ai suoi interessi ed editori compiacenti passano un concetto totalmente devianto, quello per il quale questo DL e' necessario per tutelarci. E cosi' la gente che ci casca...........
RispondiEliminaLucignolo casca solo sui soldi che arrivano o non arrivano nelle tasche di chi lo vota.
RispondiEliminaSui conti di fine mese non c'è possibilità di manipolare l'informazione e giocare sul significato delle parole.
Ciascuno è capace di vedere cosa prende a fine mese e cosa ci compra.
Su questo tema va sfidato, proprio mentre lui e il suo governo le stanno provando tutte per fregare soldi a quelli che ce ne hanno di meno, tra cui moltissimi che gli danno il voto.
Vi fate dire da quagliariello dove starebbe la dignità di una persona che delinque? Sarebbe il suo diritto a delinquere la sua dignità? O il fatto di delinquere ed avere la certezza di farla franca?
RispondiEliminaA quagliarè....ma vedi d'annattene affanculo coglione.
Citando il caso Englaro, avvalori solo il punto di vista di Quagliariello: "la dignità della persona umana davanti alle esigenze di stato" = la vita umana (nel loro malato senso bigotto, se vuoi) è più importante della sentenza di un tribunale (le esigenze di stato). Come dice qualcuno qui su, nessuna contraddizione ma, anzi, perfetta e perfida coerenza.
RispondiEliminaNO, scusate, ma che c'entra la dignità della persona con la vita umana? Sono due cose diverse: nel caso Englaro il principio della dignità della persona umana infatti non la propugnavano gli antiautanasia e gli anti-Peppino Englaro, come Quagliarello, perchè la dignità era - come dice giustamente Metil - di non vivere in condizioni da vegetale. Quindi, il ragionamento di Metil è perfetto. Dario
RispondiEliminaé stato un lapsus, voleva dire "si può dicutere di tutto, ma gli interessi del mio capo vengono prima di tutto"
RispondiEliminaNon c'è sovrapposizione fra la dignità della persona e il tema intercettazioni, fanno schifo, stanno distorcendo completamente la questione