Marchionne è una persona interessante. Mi piace il suo atteggiamento riformista, ma non mi piace quando fa il furbo. La Fiat non può far finta di essere così per caso in Italia. La Fiat è quella grande azienda che per anni ha diviso gli utili con i propri azionisti e che ha allegramente condiviso le perdite con noi italiani. E rimuovere il passato è inaccettabile.(Matteo Renzi, 29 ottobre 2010)
Io sto dalla parte di Marchionne, dalla parte di chi sta investendo sul futuro delle aziende, quando tutte le aziende chiudono, è un momento in cui bisogna cercare di tenere aperte le fabbriche. Diciamo anche la verità: è la prima volta nella sua storia che la FIAT, anziché chiedere i soldi degli italiani con la cassa integrazione, prova a mettere dei quattrini per agganciare alla locomotiva americana Mirafiori e anche la struttura italiana. Quindi, senza se e senza ma, stiamo dalla parte di chi crea lavoro e ricchezza. Poi, naturalmente, rispettiamo i diritti dei lavoratori, ma che siano lavoratori, e non cassintegrati.(Matteo Renzi, 11 gennaio 2011)
Boh!!!!!!!!!!!!Matteuccio si sarà imbriacato!!!!!!!!Ma ahinoi non è il solo.
RispondiEliminaDimenticavo: Roba da spararsi o assumere una bella dose di veleno per i ratti.Fanno cadere le braccia.
RispondiEliminatengono famiglia...
RispondiEliminaEh, come può cambiarti le idee una visita ad Arcore...
RispondiEliminaDevo avvertire Renzi.
RispondiEliminaAnch'io investo.
Specie se vedo gente come loro lontana dalle strisce pedonali.
Lascialo in pace, è preso dalla presentazione del nuovo libro di Vespa: http://www.arezzoweb.it/notizie/speciale.asp?idnotizia=49305
RispondiEliminaNeanche a me Marchionne convince molto, ma non ha nessuna responsabilita` nella situazione attuale. Lui ha fatto un discorso chiaro, o cosi o ce ne andiamo, come del resto hanno gia fatto decine di aziende. Che poi in passato si siano usati vagonate di soldi pubblici per aiutare la FIAT non e` colpa sua, ma nostra. Se avessimo votato i Radicali invece della DC o del PCI sono certo che la FIAT non avrebbe avuto dallo Stato neanche un soldo. Come del resto non e` colpa sua che in Italia non vuole investire nessuno e che la FIAT sia di fatto l'unica grande azienda rimasta.
RispondiEliminail discorso del piano di lavoro della fiat è molto delicato. A mio avviso il contratto di mirafiori è fin troppo equo e garantisce anche troppo ai lavoratori che di fatto diventano dei privilegiati. a parer mio avrei portato il turno a 16 ore con una sola pausa di 5 minuti e ferie di 5 giorni non retribuite nel corso dell'anno. 2 giorni massimo di malattia e pensione non prima di 54 anni di lavoro. Straordinari non pagati e piena responsabilità penale a carico dei lavoratori in caso di mancato guadagno della fiat a 5 anni.
RispondiEliminaio la penso così.
se poi l'ingranaggio operaio non è d'accordo che espatri.
Mai fidarsi di uno che puzza di CL...
RispondiEliminaQuel giovane ha un grande coraggio e una faccia da culo capace di ospitarlo comodamente. Il problema non è lui che sta provando a giocarsi le poche cartarelle che ha. Il problema è chi lo ha votato, se lo scopre solo ora. Come con Lucignolo. Il problema sono quei milioni di cittadini che lo voterebbero ancora.
RispondiEliminaGià, che siano lavoratori e non cassintegrati...peccato che l'accordo di Mirafiori preveda un anno di cassa integrazione (febbraio 2011-febbraio 2012), e non dica un beneamato cazzo sugli investimenti, che rimangono confinati a dichiarazioni ai giornali e alla fervida fantasia di Bonanni.
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RispondiElimina@ Lorenzo
RispondiEliminagli investimenti di cui parli sono a pagina 37
dell'accordo
è tutto spettacolo, come afferma camusso http://www.dailyblog.it/fiatcamusso-berlusconi-fa-spettacolo-abdica-al-suo-mestiere-in-un-paese-normale-un-governo-avrebbe-fatto-tutto-diverso/13/01/2011/
RispondiEliminaGrazie a Matteo per aver linkato il file con l'accordo. "Garantire allo stabilimento la possibilità di produrre fino a più di mille auto..." non vi sembra un ossimoro ?
RispondiEliminaMatteo, grazie.
RispondiEliminaL'avevo semplicemente considerata, come da titolo, un "comunicato stampa". Ovvero, mi sarebbe piaciuto trovare qualche dettaglio in più sulla politica industriale nel piano, molto dettagliato invece su altri aspetti.
Cioè, si riescono a fissare al mezzo punto percentuale le soglie di assenteismo, ma le modalità previste per la riorganizzazione degli impianti si liquidano con una battuta di auspicio.
Rimangono comunque presenti parti assolutamente vergognose dell'accordo (per dire: posso anche comprendere che l'azienda non raccolga i contributi sindacali per chi non firma, ma rimuovere il diritto di assemblea no, visto che magari un'assemblea sindacale si fa anche su temi che esulano dalle mura della fabbrica).
Ovviamente, fossero stralciate, ci fossero contenuti diversi, potrebbero essere diverse le valutazioni: ma sarebbe un accordo diverso.
Si ma infatti se l'accordo sarà giudicato anticostituzionale (cosa che sembra se limita il diritto di assemblea e sciopero) sarà stralciato.
RispondiEliminaMatteo, appunto.
RispondiEliminaLa mia valutazione personale, nella vicenda, è che se si valuta la firma di un accordo (e si giudicano le posizioni di chi lo sottoscrive o meno) si valuta quell'accordo, e non ipotesi migliorative, possibilità di stralcio, ecc. Sinceramente, tra lo stralcio al tavolo di trattativa e quello in tribunale, mi pare che le differenze non siano poche. Anche perché si fanno valutazioni politiche, oltre che di pura legalità.
L'accordo mi pare stringente e definito, anche come numeri, negli obblighi di sindacati e lavoratori, generico e conciliante per gli impegni dell'azienda.
Ripeto, fosse diverso, sarebbe un altro accordo, e di conseguenza altre discussioni. Sarebbe tutto diverso, ma così non è :-)
renzi deve aver avuto un'illuminazione verso fine anno.................
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