Caro Di Pietro, la nonviolenza non ammette "ma"


Antonio Di Pietro:

Io non voglio che ci si mai violenza, ma Berlusconi con i suoi comportamenti e il suo menefreghismo istiga alla violenza.
Qualcuno dovrebbe comunicare a Di Pietro che dichiararsi contrari alla violenza non ammette mai (e sottolineo mai) l'utilizzo di congiunzioni avversative: giustificare, sia pure alla lontana, chi colpisce un istigatore, equivale a porre in essere la medesima opera di istigazione.

Mi spiace dirlo, ma così le differenze sfumano, mentre lo scopo di chi si oppone a Berlusconi dovrebbe essere quello di evidenziarle.

Questo post è stato pubblicato il 13 dicembre 2009 in ,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

64 Responses to “Caro Di Pietro, la nonviolenza non ammette "ma"”

  1. stretta di mano, segno di stima, per Alessandro.

    RispondiElimina
  2. una domanda: pensi che sia vero quanto accaduto? nel senso...non una montatura?

    RispondiElimina
  3. Non vi è sembrato di colpo molto vecchio il presidente del consiglio?

    RispondiElimina
  4. un servizio di sicurezza estremamente efficiente, non c'è che dire.

    RispondiElimina
  5. diceva Heinlein: "L'odio e' una buona merce e ha sempre venduto bene. Ma prima o poi diventa moneta, e il venditore viene pagato allo stesso modo"

    RispondiElimina
  6. Non vedo proprio perche' essere non violenti con un individuo del genere: daje de violenza, cosi' si rende conto di quanto gli voglia bene il popolo!
    Una pure nel culo, di statuetta!

    RispondiElimina
  7. sarà anche solo la sua spiccata tendenza a far mostra di se e a dar spettacolo, ma mi è sembrato un po' strano che, appena dopo essere stato colpito, sia rimasto a farsi rimirare dal pubblico e dalle telecamere (anche perché, quando vieni colpito al volto, non sai mai se c'è qualche segno visibile fino a quando non ti guardi), invece di mettersi subito ai ripari nell'automobile.

    RispondiElimina
  8. quando si tratta diq uell'uomo tutto è possibile m'è venuto anche a me il dubbio fosse una montatura.
    In effetti ora ci passa ancora di più come vittima.
    Cmq Di Pietro ha sintetizzato in pieno quello che sta succedendo. Poi sono d'accordo che la villenza va condannata.
    Ed il tipo che ha compiuto l'aggressione.
    Soprattutto per non aver finito il lavoro!

    RispondiElimina
  9. @scaryfarm

    è esattamente la prima impressione che ho avuto: per la prima volta a mia memoria sono apparsi senza alcuna maschera i sui 73 anni e rotti..

    RispondiElimina
  10. però in effetti, proprio il fatto che non ci si accorga dell'entità della ferita appena colpiti, potrebbe giustificare che non si sia ritirato in macchina subito...

    boh. non so che pensare, ma di certo adesso sono preoccupato di cosa può venire in mente a quel pazzo (parlo di Berlusconi) ed alla sua banda di servitori zombie...

    RispondiElimina
  11. Qualcuno dovrebbe comunicare a Di Pietro che secondo Metilparaben "dichiararsi contrari alla violenza non ammette mai (e sottolineo mai) l'utilizzo di congiunzioni avversative".

    Qualcuno dovrebbe comunicare a Metilparaben che 'dichiararsi contrari alla violenza sottolineando la fonte del problema ammette l'uso di qualsiasi elemento grammaticale'.

    Che male c'è a ripetere una volta di più: chi semina vento raccoglie tempesta?

    seguo con piacere il blog, peccato per l'antidipietrismo radicale che lo affligge.

    RispondiElimina
  12. Caduta di stile, Metilparaben. Sono contro la violenza, MA non posso non utilizzarla per difendermi. Sono dunque un criminale? Poi, comunque, forse era pure malato, sto terrorista.

    RispondiElimina
  13. @Tommy David

    Ci si difende con la violenza fisica DALLA violenza fisica. Non si può rispondere alla violenza verbale con quella fisica, altrimenti se ne va a puttane lo stato di diritto.

    RispondiElimina
  14. Mi pare che 1) Berlusconi non sia del tutto innocente quanto a violenze fisiche (per quanto mai in modo diretto) e 2) lo Stato di diritto sia già stato mandato a puttane dalla vittima del terrorismo.

    RispondiElimina
  15. Berlusconi non ha mai picchiato nessuno, che io sappia. Detto questo, siccome c'è abbastanza per criticarlo a parole, direi, che senso ha fare queste cose? Qual è il senso di quel gesto e, ancor peggio, di appoggiarlo?

    (P.S. L'Anonimo di prima sono io sloggato)

    RispondiElimina
  16. Mettiamo che l'aggressore abbia qualche forma di psicolabilità: http://www.repubblica.it/2009/12/sezioni/politica/giustizia-21/chi-tartaglia/chi-tartaglia.html

    Come potremmo cercare un senso nella sua azione?

    Quanto alle parole, non hanno mai scalzato nessun dittatore. Nemmeno un pugno in faccia, certo. Dunque concordo che quel gesto ha lo stesso senso delle parole aggressive e frustrate che non mancano mai, da lustri, nelle nostre bocche.

    RispondiElimina
  17. Per spodestare un dittatore in primo luogo ci vuole un dittatore e, almeno per ora, essendo legittimamente in carica (e non avendo ancora sciolto le camere) Berlusconi non può essere definito tale.

    Detto questo, a me non piace il Popolo delle Libertà, non piace la condotta che la politica di Berlusconi adotta e adotterà sempre più, e manifesto ad ogni occasione possibile il mio dissenso; tuttavia non mi sento in diritto né di giustificare un atto di violenza (o di diventare uno dei 13.000 e passa fan di Tartaglia su facebook) né, tanto meno, di commetterne uno.

    In secondo luogo, parlando di odio, converrebbe farsi un esamino di coscienza e notare come non sono solo Berlusconi e i suoi, ad usarlo. Da qualche anno l'opposizione contro di lui è sempre più violenta, e non si può negare che molti abbiano contribuito ad accenderla ed alimentarla.
    Giustificato o no, sempre di odio si tratta, per cui mi pare piuttosto incoerente accusare una persona di "seminare odio" ripagandola con la stessa moneta.

    Infine, il Tartaglia è psicolabile, non sapeva quello che stava facendo? Ancor più insensato il tentativo di assurgerlo ad eroe della patria.

    RispondiElimina
  18. infatti la frase corretta dovrebbe essere "Io non voglio che ci sia mai violenza E Berlusconi con i suoi comportamenti e il suo menefreghismo istiga alla violenza".
    Stefania B.

    RispondiElimina
  19. Stefania: grande.

    GregHouse: mah. Qualche mia tiepida reazione qua.

    RispondiElimina
  20. Io diffido a priori da un pubblicitario miliardario e non sottovaluterei la valenza iconografico-religiosa del sangue e della figura del martire perdonatore.

    RispondiElimina
  21. @ tiziano:

    x stretta coerenza, in tal caso, proporrei la crocifissione tra pochi mesi... pero' stavolta senza lieto fine !

    P.S. con istruzioni per l'uso (non si sa mai): questo vuol essere un commento sarcastico...

    RispondiElimina
  22. Una politica razzista, intollerante e omofoba genera razzismo, violenza e omofobia, quindi...mi spiace ma Di Pietro ha ragione

    RispondiElimina
  23. A me pare lapalissiano: proprio perché Berlusconi è il protagonista di una politica violenta, avverto l'urgenza di rimarcare, affinché risulti evidente, la differenza tra lui e me. Condannando (senza utilizzare la parola "ma") ogni forma di violenza, anche se è rivolta contro di lui.
    Non ci vuole un granché a capirlo.

    RispondiElimina
  24. La violenza non è tutta uguale.
    I partigiani erano violenti, anche i migliori.
    Come fai a liberarti dai violenti?
    Con le parole? E se le parole sono in loro potere? Se un mafioso diventa un eroe, la costituzione un intralcio, la magistratura un partito?
    Violenza!

    RispondiElimina
  25. Mah, Jinocchio, ti inviterei a riflettere sul fatto che hai chiuso un commento inneggiando alla violenza e mettendoci la ciliegina di un bel punto esclamativo. Fai un po' tu.

    RispondiElimina
  26. Siamo alla follia. Berlusconi non è Mussolini!
    Non sopravvalutatelo

    RispondiElimina
  27. @ Jinocchio
    A queste come ad altre parole di Di Pietro personalmente non do gran peso; ne do molto ai fatti, per esempio quelli riportati da una testata giornalistica militante, forse "radicale" ma non nel senso di Pannella e Bonino.

    Nel merito, i due denti persi da Berlusconi non sono certo un passo avanti sulla strada della caduta del regime, dentro il quale vanno collocati a pieno titolo gli aderenti ai demenziali gruppi di giubilo su Facebook.

    RispondiElimina
  28. i gobbi fuori dalla champions
    e silvio per un po'
    che non può andare a troie,
    godo

    RispondiElimina
  29. Anch'io ho messo un "ma" nel mio blog. Ma non per giustificare la violenza o la psicolabilità dell'aggressore. Semplicemente per sottolineare che questa è l'Italia che berlusconi ha costruito. Mo' se la tenga.

    RispondiElimina
  30. Diaciamo le cose come stanno:

    lo psiconano è irritante.
    TANTO.
    Per chi riesce a vederlo per come è.
    Si vedono le balle che spara, l'ipocrisia che mette sia nei discorsi sia nei gesti.
    le scuse che usa per farsi le leggi per se.
    paradossalmente (o forse naturalmente) tutti questi difetti diventano per chi lo idolatra (parlate con l'elettore medio), perchè lui viene idolatrato (reazione suscitata apposta dal suo immenso ego), dei pregi immensi!

    Lui sa di questo suo far irritare le persone, lo usa apposta, perchè, come è stato dimostrato oggi, alla fine tra le migliaia, decine di migliaia, centinaia di migliaia di persone che lo prenderebbero a martellate (e ce ne sono tante me compreso) ce ne è uno che lo fa per davvero.
    Ovvio che tutti noi (scusate la generalizzazione) godiamo di certi fatti, ci immedesimiamo ed invidiamo l'autore del gesto.
    Da qui partono gli elogi, la gioia, glia pplausi verso colui che ha fatto quello che *noi* in cuor nostro desideriamo.
    Questo è quello che ha detto Di Pietro alla fine.
    Però è anche un errore, perchè, provocato o meno, questo gesto verrà ora preso dallo psiconano e dai suoi zombie come pretesto per farlo diventare un martire, per buttare fango su coloro che gli vanno contro, sull'opposizione e magari chissà che legge tirerà fuori ora!
    è un po' la storia del commento a rosy bindi: battuta carina se fossiamo stati noi a farla in un pub davanti ad un birra, perchè sappiamo bene che lei non incarna in generale la nostra idea di bellezza femminile, anzi!
    Ma detta la nano in quel momento in quel luogo ha fatto sì che lui si dimostrasse un cafone di primo ordine.

    @GregHouse: forse dittatore non lo è, nel senso stretto della questione... ma se guardiamo bene ci si rende conto che siamo sotto una dittatura dolce.
    Ricordo che il nano ha cambiato la legge sul colpo di stato: ora se si fa un colpod i stato NON violento NON è REATO!!!
    Sappiamo bene quanti media ha in mano, e quanto stia cercando di limitare internet, non siamo certo al livello di mussolini o delle dittature dell'asia, ma ci arriveremo? o No?
    Io non ho voglia di stare a guardare!
    Anche se penso che lui ci darà sempre l'illusione di stare bene con show, reality e partite ed elttrodomestici vari comperati indebitandoci nella sua banca.
    Ricordo nella precedente legislatura la legge sulla tortura non reiterata (che cosa dovrebbe essere poi non lo so, me lo spiegate?uno schiaffo???)
    SOlo xchè l'Italia è stata in testa per chiedere l'abolizione della pena di morte che secondo me ora non ne parla.
    Ma in futuro?
    Sarà, ma io ce lo vedo che dice
    "per svuotare le carceri, dei criminali COMUNISTI condannati all'ergastolo che mangiano, bevono e dormono, guardano tv tutto sulle nostre spalle, reintroduceremo la pena di morte! Ma solo per i cattivi eh! Stupratori, omicidi ed immigrati (questi ci stanno sempre!!!)" e poi alfano che dirà contor le proteste "ma morirà solo lo 0,1% dei detenuti, che volete che sia è un numero piccolissimo!"

    Discorso da vedere un po' col cannocchiale e da prendere con le molle.
    Con la violenza non si ottiene nulla e non si deve augurare la morte al nano.
    Io mi chiedo... cosa avrebbe risposto un ebreo durante la 2a guerra mondiale in un campo di concentramento se gli avessero chiesto di hitler?
    E poi pensate che la morte di hitler non avrebbe cambiato (IN MEGLIO!!!) le sorti del mondo???
    Vabbè... il nano non è hitler lo sappiamo, ma stiamo cmq attenti, anche in Jugoslavia, quando ancora esisteva, era stato sottovalutato MIlosevic

    RispondiElimina
  31. Sono contrario alla violenza... IO NON LO VOGLIO VEDERE MORTO, LO VOGLIO VEDERE IN GALERA!!!

    RispondiElimina
  32. Comunque bravo a Metilparaben, che tra tutte le notizie di attentato è riuscito a coglierne una, che è passata inosservata. Sono DiPietrista ma mi dissocio da questa sua frase: ha ragione Metil.

    RispondiElimina
  33. Anche se oggettivamente Berlusconi è uno che ha fatto di tutto per eccitare gli animi in Italia, trovo che l'uscita di Di Pietro sia totalmente inopportuna e sbagliata. Avrebbe fatto meglio ad esprimergli solidarietà umana (pur nella totale contrapposizione politica), che per quanto mi riguarda non andrebbe negata neppure ai peggiori criminali, quando sono fatti oggetto di violenza fisica. Dio solo sa quanto detesto berlusconi, ma se iniziamo a mettere nel nostro orizzonte umano e politico l'offesa fisica, l'aggressione e quant'altro, abbiamo perso molto più di quanto guadagneremo quando la banda di berlusca andrà via.

    RispondiElimina
  34. Aggiungo che il paragone con la lotta partigiana (che personalmente rispetto profondamente) per me non è pertinente. Gli strumenti per fermare berlusconi in questi 15 anni ci sono stati eccome, e forse ci sono ancora. Bisognerebbe chiedere a certi signori di sinistra perchè non ne abbiano fatto l'uso che a noi tutti sembrava necessario e ovvio. Berlusconi è un predone totale, ma quando un predone riesce a rubare indisturbato così a lungo non è pensabile che chi doveva arginarlo non abbia colpe.

    RispondiElimina
  35. Questa è la politica come Berlusconi è riuscito a cambiarla in Italia.
    Si vedano i comizi, le dichiarazioni («Comunisti!», ripete sempre). E questo odio infondato che è riuscito a trasmettere non solo al suo elettorato, ma anche a chi si oppone. Odio.

    Bisogna ammetterlo, Berlusconi è un grande comunicatore. A chi sarebbe mai venuto in mente di salire sulla macchina e farsi ben vedere col volto insanguinato? Da domani sarà un martire. L'odio ne è incentivato.

    Io interpreto le parole di Di Pietro in questo modo.

    RispondiElimina
  36. Non approvo la violenza per principio. Di Pietro era in aula di tribunale uno con i contro c....ni ma, come politico non mi piace affatto. Non sono una berlusconiana e, quello che mi fa più incazzare di tutta questa baraonda che gira attualmente intorno ai nostri politici e che nessuno pensa a noi, poveri cittadini costretti a subire con una situazione da affrontare tutti i giorni di merda. Lor signori sono impegnati a farsi la guerra tra loro perdendo di vista l'obiettivo che dovrebbero avere, aiutare gli italiani ad uscire veramente da questa insostenibile crisi.Vogliamo parlare di Emilio Fede; mi dispiace ma tu non sei un giornalista, parli tanto di colleghi tuoi che a detta tua non sanno fare il loro mestiere ma, ti sei mai sentito quando parli? Non fai altro che sputare sentenze, ti permetti di insultare le persone, sputi veleno su coloro che toccano il berlusca, non sei obiettivo e dovresti cambiare mestiere tipo;un attore drammatico saresti perfetto. Un suggerimento!!!! cambia atteggiamento, dai le notizie come vanno date e non commentare ma, lascia che chi ascolta si faccia poi una opinione di ciò che succede. Stai sfiorando il ridicolo anzi, lo hai già oltrepassato.

    RispondiElimina
  37. A mio avviso tralasciate un particolare rilevante...Di Pietro è un politico esattamente come gli altri, i suoi elettori vogliono sentire quelle parole...
    Inoltre Di Pietro non è altro che un giustizialista-neofascista che ha sempre votato a favore dei rifinanziamenti per le missioni militari io non sono per nulla sorpreso delle sue parole.

    In ogni caso se fossi SB cambierei servizio di scorta...non credo all'ipotesi della montatura, se lo prende dritto in testa con quell'oggetto gliela apre come una noce (Vivo a Milano e di statuette troppe ne ho viste)..

    RispondiElimina
  38. Non è violenza: è legittima difesa, contro una violenza che non è solo verbale.

    RispondiElimina
  39. In ogni caso, la frase di di pietro riportata dal post (che è quella riportata dalla maggior parte dei media, che io sappia) è espunta dalla dichiarazione reale; così isolata, il tono generale delle affermazioni di di pietro risulta esasperato (anche se non di molto, poi). Sul sito del corriere c'è un'intervista audio a di pietro e le cose che dice non sono demenziali come sarebbe stata la frase in questione, se isolata.
    Rimane il fatto che a caldo doveva esprimere solidarietà e punto.

    RispondiElimina
  40. Da Repubblica:

    BERLUSCONI: RONCHI, OSCURARE SITI CHE INNEGGIANO A VIOLENZA.

    Ecco, ci siamo.

    RispondiElimina
  41. Ora a ferire B è stato Di Pietro, vero?

    RispondiElimina
  42. La congiunzione "ma" può significare "bensì", "invece", dunque ha valore avversativo e
    stabilisce una contrapposizione tra le due frasi che collega.
    La contrapposizione può essere però di due tipi: oppositiva, se un fatto esclude
    totalmente l’altro (Oggi non è lunedì, ma martedì), o limitativa, se un secondo fatto
    modifica in parte l’altro (Oggi è freddo, ma è una bellissima giornata). Nel primo caso, il
    significato di ma corrisponde a invece, al contrario, bensì; nel secondo, a tuttavia, però,
    comunque.

    Ora.. come si può dire che Di Pietro istiga la violenza?
    Lui ha semplicemente espresso il concetto: "Chi semina vento raccoglie tempesta"

    RispondiElimina
  43. @ Paola
    Una replica degli anni di piombo ci farebbe stare peggio di come già stiamo, di corsa nel precipizio.
    Dopo aver elaborato teorizzazioni come le tue, a suo tempo alcuni sono passati dalle aste delle bandiere alle molotov e, infine, alle P38.

    La storia non è purtroppo magistra vitae, si evita di studiarla e rifletterci un po'.

    RispondiElimina
  44. Ritengo di avere argomenti più che validi a sostegno delle mie tesi, che sono razionali e ragionate. Indi per cui l'uso della violenza come risposta non può far altro che danneggiare anche me, perché mi zittisce. Concordo che dovrebbe capirlo anche Di Pietro, dal quale mi sento danneggiato proprio perché sono convinto di avere ragione da vendere.

    RispondiElimina
  45. @Rian Scotti

    Che Berlusconi sia irritante non credo ci siano dubbi, ma anche l'uomo più antipatico del mondo ha diritto a non ricevere in faccia pugni o statuette che siano.

    Detto questo, rileggiti il tuo paragrafo riguardo la dittatura; ti renderai conto che stai muovendo accuse su dei fatti che, in base ad un tuo ragionamento, pensi che avverranno. Ora, sarò scemo io, ma affermare che Berlusconi sia un dittatore sulla base di quello che FARÀ in un possibile futuro indeterminato mi sembra esagerato.

    RispondiElimina
  46. state a parlare di dipietro mentre questo qui ha messo una seria ipoteca sulla sua presidenza.
    Lasciatele a Feltri, a Fede e a Studio Aperto certe argomentazioni fuorvianti

    un non-dipietrista

    RispondiElimina
  47. ed un non-violento

    (sono sempre quello del commento di sopra)

    RispondiElimina
  48. Uno che ha perso mezzo litro di sangue non si preoccupa, ne lui ne il suo medico personale, di tamponarlo?? Tutte le immagini sono con il volto scoperto e sanguinante, con le telecamere che lo stavano riprendendo.
    Detto ciò concordo con Metil, no alla violenza senza se e senza ma.
    Di Pietro ha espresso un giudizio politico, come la Bindi, se uno inneggia alla violenza ( ricordo che due passanti sono stati malmenati mentre hanno gridato buffone a Berlusconi)prima o poi possono capitare cose del genere. Ma non ha giustificato il gesto.
    Lorenzo

    RispondiElimina
  49. Posto lo stesso commento (per pigrizia e mancanza di tempo) che ho lasciato sul blog di Giulia Innocenzi, esterrefatto di come il solo sospetto di essere "antiberlusconisti" o "giustizialisti" terrorizzi anche le coscienze ormai contagiate degli autori dei blog che preferisco.
    _ _ _ _
    Condanniamo la violenza, senza se e senza ma. D'accordo. Ma basta con la retorica politichese delle dichiarazioni da TG. Se io dico che condanno l'atto contro Berlusconi, e aggiungo che Berlusconi ha instaurato un clima d'odio, non sto giustificando l'atto, ma ne sto esponendo una possibile concausa.

    Se non avessimo i massacri al G8, i poliziotti che caricano operai e studenti ad ogni occasione, gli attacchi alla magistratura ("mentalmente disturbati"), i respingimenti, lo sdoganamento del razzismo, le ronde, il sostegno ufficioso ai gruppi fascisti, gli sgomberi contro i Rom, gli assalti alla Costituzione, le accuse di persecuzione comunista,...

    ...forse i pazzi come Tartaglia, ma anche come quelli di Casa Pound, come i fascisti che pestano i gay, come i leghisti che picchiano i Rom, come i poliziotti che assaltano con zelo chi protesta, come i sindaci che fanno ordinanze razziste contro moschee e kebab, sarebbero meno ispirati nelle loro azioni.

    Di Pietro ha solo detto questo, anche se nella sintesi di una dichiarazione alla stampa. Berlusconi è fra le cause del clima di odio, non significa che merita violenza, ma solo che senza la sua "politica" questa odiata violenza sarebbe meno virulenta. Per me non fa una grinza.

    Infine se essere a favore delle legalità, della democrazia, della Costituzione, se essere contro chi cerca di sabotare le regole, di sottrarre ricchezza al paese, di stravolgere i ruoli delle istituzioni, di aggregare potere legislativo ed esecutivo, asfissiando quello giudiziario, se tutto questo si traduce con "antiberlusconismo", ed allora sono un antiberlusconista. E chi non lo è allora è complice di ogni azione contro il nostro Paese che questa maggioranza sta portando avanti da 15 anni.

    RispondiElimina
  50. @Greghouse:

    per la dittatura... si hai ragione, ma come vedi ho detto che è un discorso da prendere con le molle!
    Ho solo invitato a stare attenti!
    Mi chiedo se simili discorsi siano mai stati fatti nel periodo pre-dittatoriale di varie nazioni...

    Per il resto, hai ragione anche lì... io NON ho detto che ha fatto bene.
    Ho solo detto che il *coglione*, o *stronzo*, o come altro lo vuoi chiamare alla fine c'è sempre, specialmente se vai a pescare in un insieme di migliaia di persone.
    Tutti noi prima o poi abbiamo desiderato tirare un calcio nel culo allo stronzo che non rispetta la precedenza in macchina e per poco non ci fa fare un'incidente giusto?
    Qua è la stessa cosa.
    Ma ci sono due livelli:

    quello umano, cioè quello di cui abbiamo appena parlato, e
    quello politico, che condannata senza se e senza ma la violenza sulla scena politica.
    Però il primo a mischiare i due è proprio lo stesso nano raccontando barzellette, prlando di sua moglie e cacciari ed altre cavolate del genere.

    RispondiElimina
  51. @Arturo

    perfetto.

    copio ed incollo la tua risposta che è semplicemente perfetta.

    RispondiElimina
  52. @ Arturo e Paola

    Ok, prendiamo per buona questa spiegazione (data da Arturo e sottoscritta da Paola). Come spiegherebbe esattamente Di Pietro l'attentato riuscito a JFK? Mi fate una lista altrettanto lunga di concause di quell'attentato?

    RispondiElimina
  53. paola, c'è una bella differenza tra un disagiato psitico che lancia un souvenir e un complotto governativo

    a questo punto potevi tirare in ballo pure l'11 settembre

    robba da pazzi

    RispondiElimina
  54. errata corrige: mi rivolgevo a paolo de gregorio

    RispondiElimina
  55. @ Giovanni

    Mi hanno insegnato la logica.
    La tesi (dipietrista e qui difesa) era la seguente: se si esaspera il clima con "questo e quell'altro" allora non ci si deve stupire che ci scappi il violento. Io ho semplicemente replicato: il violento ci scappa anche quando non si esaspera il clima con attacchi ai giudici e via dicendo, anche se si è impeccabili democratici costituzionalisti, ma semplicemente perché qualcuno odia qualcun altro e invece di fare come tutti gli esseri civili e pensanti porta questo odiare un altro all'azione violenta. Quindi, molto semplicemente, la tesi sostenuta è un'idiozia. Il violento ci scappa solo perché tra i tanti che odiano qualcuno (e sempre ce ne staranno, Berlusconi o JFK o chicchessia) uno o più di uno passano all'azione, e questo a prescindere da quale parte stia la ragione. Anzi, proprio chi ritiene di essere dalla parte della ragione è il più mortificato.

    Provo a rifrasare, perché la logica tanto chiara e semplice vedo che non è passata: se è vero che quando si esaspera il clima facendo azioni "sbagliate" c'è il rischio che qualcuno diventi violento, allora come diavolo mi spiegate che anche quando si promuovono ragioni "giuste" è capitato (la Storia insegna) che qualcuno sia diventato violento? Ma non sarà che la violenza è indipendente dalla bontà delle proprie ragioni?

    RispondiElimina
  56. quello visto ieri è l'ennesimo reality show di un personaggio che della sua vita ne ha fatto uno spettacolo (sulla pelle degli altri)

    dato che sarà lui per primo a sfruttare politicamente e mediaticamente quello che è successo non mi perderei in una disamina morale o antropologica sulla violenza

    mi sembra tempo perso e anche accomodante rispetto al taglio mediatico con cui affrontano la questione i pro-berluscones

    RispondiElimina
  57. Metil... Di Pietro non ha fatto che dire la verità, ha descritto in maniera lucida la situazione.

    Dove sta scritto che un politico non può dire cose vere? Il problema è che non solo i Berluscones strumentalizzano queste vicende dando una visione distorta delle sue parole, ma anche la gente perbene con un pò di cervello non sa più accorgersi della verità.

    RispondiElimina
  58. BERLUSCONI: “MA PERCHE’ MI VOGLIONO MALE?”

    Hai circa un mesetto a disposizione, ché te lo spiego???

    In un secondo:

    perché sei violento, pedofilo, corruttore, piduista, mafioso, megalomane, volgare, maschilista, buffone, vecchio dentro, ignorante, sbruffone, presuntuoso, fascista, incompetente…

    RispondiElimina
  59. Ma, poverino, si è fatto la bua…??? Con tutto il lifting che ha… si sarà un po’ decomposto, ecco perché di quelle due traccette di sangue… (sangue? O era sugo di pomodoro? Non mi stupirei che al San Raffaele – ma perché lo portano sempre lì? L’ospedale di Don Verzè, il prete finanziere delinquente… Avranno pure “peggiorato” il referto medico, per speculare…).

    “UN TERRORISTA”, l’“attentatore”?? Ma se era un povero disgraziato, pure in cura! Ed infatti: ma, porca miseria, come si fa a sbagliare da così vicino??? Doveva essere proprio malato, poveraccio…!

    E solo uno è quello che in politica – dormiente Bersani – provoca, istiga, usa terminologia e modi violenti (e che cerca l’applauso della folla deficiente, scendendo per strada): ed è quel “poverino” cui stasera stanno dedicando speciali Lerner e, ovviamente, quel farabutto di Vespa…, giusto per guadagnare qualche voto! Ma stiamo scherzando??? Manco fosse morto! In prima serata, a discutere di ‘sta scemenza??? Che vergogna, che paese in deriva, che paese di merda…

    E, d’altronde, nei paesi civili, non accade mai un attentato ad un capo di governo: questo avviene solo nei paesi dittatoriali, contro l’odiato dittatore (4 attentati ad Hitler, alcuni sventati a Mussolini…ecc.).

    RispondiElimina
  60. De Magistris (Idv): «L'aggressione al presidente del Consiglio e' un atto esecrabile e criminale, sul quale la magistratura deve fare piena luce e che va condannato perché la politica, anche nella sua forma più aspra e conflittuale, non ha nulla a che vedere con la violenza fisica».

    Nei Paesi islamici non c'è libertà religiosa? E noi proibiamo ai musulmani immigrati minareti e moschee.
    Berlusconi fa una politica violenta? Da massacrare,fisicamente.
    Chi mutua dall'avversario gli atteggiamenti mentali e i comportamenti criticati è uguale a lui.

    RispondiElimina
  61. io ho sentito un premio nobel per la pace dire che rifiuta la guerra ...e poi aggiungere un "MA...".

    (cmq bel post, eh!)

    RispondiElimina
  62. il rifiuto della violenza è giusto ma non può passare in secondo piano il fatto che la politica di quest'uomo è lontana dal contemplare il rispetto basilare delle istituzioni democratiche e di cercare deliberatamente lo scontro

    ora dal (non) parlare dei problemi reali del paese si passa a discutere di leggi restrittive su internet e sui comizi politici, una sorta di bignami del Patrioct act

    ps: qualcuno mi saprebbe dire quand'è stata l'ultima volta che Berlusconi è stato in parlamento a presiedere qualcosa?

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Poll

Powered by Blogger.

Popular Posts

Followers

Blog Archive

Subscribe

Labels

Sponsor

Random Post