Da Wikipedia:
Freenet è una rete peer-to-peer decentralizzata, creata per resistere alla censura, che sfrutta le risorse (banda passante, spazio su disco) dei suoi utenti per permettere la pubblicazione e la fruizione di qualsiasi tipo di informazione.Qua il sito del progetto, con i file da scaricare e le istruzioni di installazione; qua il motore di ricerca; qua il sistema di condivisione di file e la chat.
(...)
Freenet è software libero distribuito con GNU General Public License; essendo scritto in Java può funzionare su Microsoft Windows, GNU/Linux, Mac OS X e su tutti i sistemi operativi dotati di Java Virtual Machine.
Sebbene molte nazioni censurino le comunicazioni per motivi diversi, hanno tutte una caratteristica comune: qualcuno deve decidere cosa tagliare e cosa mantenere, cosa considerare offensivo e cosa no. Freenet è una rete che elimina per chiunque la possibilità di imporre la sua scala di valore sugli altri; in pratica, a nessuno è permesso decidere cosa sia accettabile. La tolleranza verso le opinioni altrui è fortemente incoraggiata, agli utenti è richiesto di non prestare attenzione ai contenuti che non approvano.
Io uso Ultrasurf per aggirare i posti di blocco nell'accesso ai siti stranieri. Proverò anche questo cmq. Grazie.
RispondiEliminaSecondo me il migliore è tor, c'è anche un'estensione per firefox che rende il tutto sostanzialmente zero sbattimento.
RispondiEliminaFreenet è lento e pieno di gente veramente brutta..
concordo con chi dice che tor e' la scelta migliore.
RispondiEliminahttp://www.torproject.org/index.html.it
Su alcuni blog si sta segnalando la scomparsa, da Google-Immagini, delle foto di Tartaglia e di SB ferito. Ho provato a fare una ricerca e in effetti non trovo più nulla di quanto accaduto a Milano.
RispondiEliminasecondo me non sanno manco da che parte iniziare per bloccare la rete. Però, come dice Metilparaben, nel dubbio..
RispondiEliminaTra l'altro con tor è possibile avere degli "hidden services" anonimi, non tracciabili e accessibili solo dall'interno, io provai a metterne su uno un paio d'anni fa e non era malaccio, a parte la lentezza.
RispondiEliminaMi permetto di segnalare anche un provider svedese che promette di non registrare i dati anagrafici dei clienti e che offre una VPN a pagamento; in pratica tutto il traffico passa (una volta criptato) attraverso di loro, ed è come se ci si connettesse dalla Svezia. Provai anche questo qualche anno fa e funzionava molto bene, ora non saprei. Costa 15 euro a trimestre, mentre prima c'era anche la possibilità dell'abbonamento mensile (a 6 euro).
In ogni caso questi filtri, se li metteranno, saranno a livello di dns, un po' come fanno per i siti di scommesse online "non autorizzati": basta usare dns esteri. Magari evitando quelli di google e opendns...