E ancora una volta ci troviamo a volgere il nostro sguardo pieno di speranza Oltremanica.
Gordon Brown, David Cameron e Nick Clegg hanno stretto un accordo per dare vita ai primi dibattiti fra i candidati a Primo ministro che si terranno nel corso della campagna elettorale del prossimo anno fra i leader dei tre più importanti partiti britannici: i dibattiti dureranno 90 minuti ciascuno e si alterneranno su ITV e SKY, con il gran finale su BBC.
Ciò che balza agli occhi dell'italiota sottoscritta è che:
- Cameron, ormai dato per certo come vincitore, ha deciso comunque di confrontarsi con gli altri candidati, aiutando di fatto il malconcio Brown. Che in Gran Bretagna sia più importante l'interesse degli elettori che dei candidati?
- I Liberaldemocratici di Clegg vengono di fatto legittimati nella rosa dei partiti più importanti nel paese del bipartitismo per eccellenza. Clegg ha dichiarato: "Dopo un anno terribile per i politici a causa dello scandalo dei rimborsi, questi dibattiti sono un'opportunità per avvicinare nuovamente le persone alla politica".
- Lo staff laburista che si occupa della campagna elettorale è stato mandato in missione negli Stati Uniti per parlare con produttori tv e con esperti del Partito democratico (ammerigano). Si dice che in quei giorni Pierluigi Bersani sarà a Gambettola alla fiera dell'insaccato.
- Si pensa che i dibattiti saranno effettivamente seguiti da milioni di persone, e quindi dovranno sottostare a delle regole: un po' come quello che succede da noi sotto elezioni, quando ci offrono quei pacchetti confezionati in stile Tele Kabul, quando ascolti le proposte per il paese del Partito dei pensionati, anche detto il No euro (erano insieme, no?) e quando scopri che in Valle d'Aosta hanno un loro partito, che però alle europee sta insieme all'Italia dei Valori.
O che siamo noi?