Auguro a tutti voi di non aver mai bisogno della pillola del giorno dopo. Perché in Italia, se ti va bene, ti va come a P., Studente Coscioni di Milano.
Stamattina io e la mia ragazza abbiamo avuto un rapporto. La mia ragazza alla fine si è ritratta di scatto, e il preservativo si è srotolato ed è rimasto dentro. Chiamo il consultorio di Largo Volontari del Sangue 1 alle ore 11.45: "Oggi siamo aperti fino alle 12, domani è sabato e siamo chiusi, dopodomani è domenica e siamo chiusi, se ne parla per lunedì pomeriggio. Ah no, è vero, lunedì è festa. Facciamo martedì sera, però deve fissare un appuntamento". Rapporto avuto alle 11 di venerdì mattina, appuntamento al consultorio non prima di martedì alle 18. Ovvero l'appuntamento dopo 103 ore dal rapporto. E questo ovviamente è il tempo minimo, cioè l'orario dell'appuntamento: poi bisognerebbe contare che per una visita medica passano sempre quelle due/tre orette, poi bisogna uscire e cercare la farmacia, senza contare che sarebbe ormai stata sera. La cosa che mi ha stupito è stato l'atteggiamento della dottoressa che mi ha risposto al telefono: parlava come se avesse un senso logico fissare un appuntamento per una pillola del giorno dopo 4 giorni e mezzo dopo il rapporto, e se io cercavo di farle capire l'assurdità della cosa fingeva di non capire, come se fosse una cosa normale. Dopo siamo andati in un altro consultorio e lì non ci sono stati problemi, solo una lunga attesa (3 ore e mezza), l'aver dovuto rimbalzare tra un medico e un altro e l'aver dovuto fare una visita ginecologica senza motivo nonostante la mia ragazza non volesse. Ma questi non sono problemi legati al caso specifico (la pillola del giorno dopo), ma problemi generali della sanità italiana.Il punto è che tutti i medici che abbiamo incontrato, prima ancora di sapere la versione dei fatti, partivano con il rimprovero: "Ma perché non avete usato il preservativo?".
D'accordo su tutto tranne che sul finale.
RispondiEliminaIo sono felicissima che i medici chiedano "Ma perché non avete usato il preservativo?" alle coppie che chiedono la pillola del giorno dopo. (Se poi l'hai usato e si è srotolato, lo puoi dire senza fare troppo il permaloso).
Cosa dovrebbero dire? "Perché non osservate la castità?"
Il medico deve prescrivere la ricetta, non mettersi a fare la predica, in un momento in cui una persona si sente debole.
RispondiEliminaL'informazione la devono dare altri, cioè gli insegnanti a scuola.
Ma scherziamo? Absit iniuria verbis, ma gli è andata più che bene! Nel 90% dei casi si gira per ore, notti intere, rischiando di superare la soglia di intervento, senza trovare un medico che non sia "obiettore di coscienza" e che quindi prescriva la pillola del giorno dopo (anche se in effetti essa sarebbe un metodo contraccettivo e non abortivo e quindi i medici non potrebbero, epr legge, astenersi dalla prescrizione). Ripeto, gli è andata benissimo...
RispondiEliminaIn teoria funziona così: se vai in un consultorio, ti fanno la visita e se non sono medici obiettori, ti prescrivono la pillola, ovviamente con la predica. La cosa migliore è passare sempre in un pronto soccorso... sono sempre aperti e la pillola se non sbaglio te la somministrano loro!
RispondiEliminaPer quanto riguarda la predica, ci sta: ne vedono troppe di ragazze di 12-13 anni che chiedono la pillola perchè non hanno usato il preservativo perchè non lo avevano; per quanto riguarda la visita... probabilmente l'hanno fatta per togliere il preservativo rimasto dentro, e per fare una piccola visita di controllo per sicurezza!!! Ti è andata davvero bene... ultimo consiglio, nel caso si sono le Guardie Mediche notturne, loro (se il medico non è obiettore) te la prescrivono!!
Mi dispiace Giulia ma non sono d'accordo. "Perché non avete usato il preservativo?" è un messaggio sacrosanto e corretto. Il messaggio è: "Quando si hanno rapporti si deve usare il preservativo". Insegnanti, medici, farmacisti, amici: chi lo dice fa bene a dirlo. E purtroppo non credo che in Italia corriamo il rischio di sentircelo ripetere troppo spesso.
RispondiEliminaA me e alla compagna con cui stavo insieme all'epoca (2001) andò ben peggio. Dopo una notte di inutili tentativi (un simpatico tour nei migliori ospedali romani: s.spirito, s.giovanni, s.camillo e policlinico) riuscimmo ad rimediare la pillola dopo circa 24 ore grazie all'intercessione dell'amico farmacista che, aumma aumma, riuscì a farci avere il farmaco. La sanità pubblica ci abbandonò in modo deliberato.
RispondiEliminaNon so che esperienze ha avuto Nanodagiardino, se sono così positive (" i pronti soccorsi... sono sempre aperti e la pillola se non sbaglio te la somministrano loro") sono contento per lui. Mi risulta che la norma sia ben diversa.
Quanto alle prediche, bisogna vedere come si fanno e a chi, ma tendenzialmente sono d'accordo con Giulia.
una sega ci seppellirà
RispondiEliminale seghe sono vietate, sono embrioni in potenza....
RispondiEliminaE' peccato. Dio non vuole!
RispondiEliminasentendo di varie storie penso di vivere in una regione (l'Emilia Romagna) tra le migliori in questo campo visto che la mia unica esperienza di panico post preservativo rotto si è risolta con una guardia medica che non ha fatto grosse domande o rimproveri ma dopo aver esposto chiaramente il problema abbiamo fatto quello che c'era da fare e dopo la paura ovviamente mi sono fatta furba usando la pillola..ovvio, è importante dire a tutti che si deve usare il preservativo, fosse solo per evitare figli poi, si dimenticano sempre le malattie, ma si deve sapere meglio cosa fare ed essere aiutati se si è in quel 1% di non copertura del metodo contraccettivo e di protezione dalle malattie..
RispondiEliminaragazzi: piegate con cura quel preservativo e speditelo a gasparri e alemanno, che provvederanno a fornirlo di personalità giuridica
RispondiEliminaProblema che non si sarebbe creato se il rapporto fosse stato anale.
RispondiElimina(Ragazze, sto scherzando, essù).