Il Ponte tra le lacrime

Silvio Berlusconi ieri si è commosso davanti a più di 200 bare a L'Aquila. "Ho provato un dolore veramente lancinante" ha detto e non abbiamo motivo per non credergli. Da premier ha spiegato ai giornalisti che il numero degli sfollati arriva a 40 mila e che 1680 cittadini hanno offerto le loro case per ospitarli. "Anch'io farò quello che potrò offrendo delle mie case", ha aggiunto. Certo, se ne vendesse qualcuna e donasse i soldi nella costruzione di nuove abitazioni, sarebbe anche meglio: il cittadino Silvio Berlusconi è anche uno dei più ricchi di questo Paese. Quella che per ora può offrire solo un conforto "spirituale" ai terremotati è la povera Chiesa Cattolica. Indaffarato da non si sa bene cosa, il Papa non ha visitato l'Abruzzo nemmeno ieri, giorno di lutto nazionale. Ma "appena sarà possibile verrà all'Aquila", ha detto George Gaenswein, segretario personale di B16. La buona notizia, tuttavia, c'è: "la Santa Sede intende fare la sua parte", anche se per ora pare non sappia bene come e sta ancora "valutando la situazione". Un suggerimento gliel'ha offerto Emma Bonino, durante la registrazione di "Otto e Mezzo": "La Chiesa cattolica non si lamenterà più di tanto se si destina l'8 per mille in favore delle vittime del sisma d'Abruzzo. E poi ufficialmente l'8 per mille è già destinabile per cose civili". Tornando al Governo, appena asciugate le lacrime Berlusconi ha ricordato che lo Stato ha già pianificato decine di milioni di Euro per la ricostruzione. Anche se, secondo gli specialisti, serviranno diversi miliardi. "Per coprire gli investimenti necessari alla ricostruzione in Abruzzo potremo anche fare ritardare la realizzazione di qualche grande opera già pianificata - ha detto Berlusconi - ma non il Ponte sullo Stretto". Il Ponte non si tocca, dunque, anche perché "è un'opera fondamentale di cui la Sicilia ha bisogno". E visto che i bisogni della Sicilia in questo momento sono assai più urgenti di quelli dell'Abruzzo, non gli si può dare torto! Del resto, se l'Abruzzo è una delle zone più sismiche d'Italia, la Sicilia è una delle più sismiche d'Europa.

Questo post è stato pubblicato il 11 aprile 2009 in ,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

6 Responses to “Il Ponte tra le lacrime”

  1. Intanto è un piacere averti con noi in forma ufficiale... hai però dimenticato il pezzo dove paragona la ricostruzione a quel miracolo che sarebbe Milano 2...

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  2. in tutto questo voler fare i ponte, speriamo che si ricordino di farlo anti-sismico e con del buon cemento (magari senza sabbia.. o persone)

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  3. MI dispiace,
    sarò cinico,
    ma al dolore lancinante di silvio credo molto poco. Quello che mi sembra evidente è un presenzialismo e un esibizionismo assolutamente interessati.

    FABIO

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  4. @Bleek: hai ragione ma rischiavo di occupare un intero blog, altro che un post. Quello che non capisco è come faccia a pensare ancora al Ponte quando pure i suoi ministri hanno fatto una mezza marcia indietro chiedendo una "pausa di riflessione" per valutare bene la questione e mentre ci sono inchieste che denunciano la scarsa qualità di edifici anche pubblici sparsi per l'Italia (tra cui anche scuole). E quando la magistratura deve ancora valutare il ruolo dell'azienda appaltatrice del Ponte nella costruzione scandalosa dell'ospedale a L'Aquila!

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  5. Rolling, devi fare i conti con l'ego di uno squilibrato per venire a capo del perché del ponte....

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  6. D'accordo sul ponte. Quanto al papa che non va in Abruzzo, per una volta ha fatto una cosa sensata: in questo momento, ti pare il caso che si metta anche lui a creare traffico e a intralciare i soccorsi?

    Terenzio

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