Dipende, tutto dipende

Le due notizie sono piazzate una dietro l'altra nella homepage del Corriere, di tal che per metterle a confronto non c'è manco bisogno di fare troppa fatica col copiaincolla. La domanda è: che pena è prevista per il sacerdote di una religione che se ne va in giro a stuprare i bambini? Dipende dalla religione, evidentemente, o meglio dal numero di suoi adepti e quindi dalla sua influenza politica ed economica: se sei il leader di una setta sfigata finisci dritto dritto in carcere e vieni sputtanato su tutti i giornali con tanto di nome, cognome e fotografia, se invece appartieni ad una delle organizzazioni più potenti del mondo, oltre al fatto che tutti si premurano di tutelare accuratamente la tua privacy, è facile che intanto te la cavi con una sospensione, poi Dio vede e provvede.
Alla faccia dell'uguaglianza, laica o evangelica che sia.

Questo post è stato pubblicato il 16 marzo 2010 in ,,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

10 Responses to “Dipende, tutto dipende”

  1. ulteriore precisazione:
    al prete pedofilo è concessa ogni tutela della privacy,
    dell'altro manca poco che i giornali -dopo nome e foto, luogo di lavoro e residenza- rivelino anche dove fare gli appostamenti per sprangarlo quando torna a casa.

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  2. Ringraziate che una notizia come quella del prete sia arrivata sui media...Normalmente non ci arriva nemmeno...

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  3. L'hai scritto al Corriere?
    Sanno il cognome del prete ma non vogliono dirlo?
    chiedi a tutti i tuoi lettori di inviargli una mail di richiesta
    in tal senso, perchè mi sembra proprio una disparità di trattamento disgustosa.

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  4. Ma dico, all'infuori di qualsiasi altra considerazione per cui la Chiesa Cattolica può lo stesso farci una pessima figura ecc, siete veramente scemi? (scusate ma quanno ce vò ce vò) Ma leggete almeno i link che mettete?! Il sacerdote in questione E' ANDATO in galera; non adesso a scandalo scoppiato, ma ai tempi degli abusi, nel 1986. La diocesi ha già spiegato che fu mantenuto sacerdote in virtù della valutazione di uno psicologo (infatti noterete che alnche la pena della giustizia tedesca era stata "lieve", quindi evidentemente non si sarà trattato di uno stupratore seriale).

    Poi si può discutere di molte altre brutte cose, ma almeno i titoli...

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  5. UHM....se proprio vogliamo essere precisi, il prete fu condannato solo quando si verificò che i casi di abuso si erano ripetuti, nel 1986 infatti era la seconda volta che fu colto con "le mani nel sacco" (per non usare altre metafore..........). La pena fu di 18 mesi, non direi "lievissima"....
    E in ogni caso, non mi pare che nel 1986 la notizia divenne di dominio pubblico.
    Credo che il punto chiave del post fosse questo.......
    Sarah

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  6. Complimenti per l'occhio... Siamo ormai abituati a certe cose che appaiono normali, finche non ci si mette un attimo a riflettere.

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  7. Sarah,
    la faccenda è stata affrontata in un tribunale dello stato, se poi i giornali non la hanno urlata in giro non credo sia da dire che è stata nascosta.
    18 mesi non è poco ma per un pedofilo nemmeno troppo: il fatto è che non ho ben capito in base a che logica ma a motivo della sua permenenza nel sacerdozio veniva citata anche la "lievità" della pena.

    Comunque, il punto del post è chiaramente "i pedofili standard vanno in galera, quelli preti no". Statisticamente se ne può discutere, ma cavolo, almeno prendete un prete che appunto NON ci sia andato....

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  8. credo che in realta' la disparita' di trattamento (almeno a livello di informazione da parte dei quotidiani) non sia casuale ma voluta, della serie: uno scandalo copre l'altro.

    Piu' si ubriaca l'opinione pubblica col guru pedofilo "cattivo" (e ora vedrete che ne sentirete parlare fino alla nausea) tanto piu' la gggente se ne saziera' e tanto meno sara' interessata ai pedofili "buoni", o almeno tali per Santa Romana Chiesa.

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