Prosciutto di struzzo? (cioè un granchio di Metilparaben)

Barbara Venturi, assessore all'istruzione e alle politiche sociali del comune di Montecchio Maggiore, fornisce la sua versione sulla vicenda dei bambini messi a pane e acqua perché i genitori non pagavano la retta della mensa scolastica:

Non era un tozzo di pane, ma panini imbottiti al prosciutto e al formaggio per quelli che non mangiano carne di maiale.

Già che c'era, poteva aggiungere che c'era anche una bella mozzarella per quelli allergici ai latticini.
---
Update. Soloparolesparse ha ragione: credo che la frase debba intendersi con una "o" anziché una "e", oppure una virgola, dopo la parola prosciutto, di tal che la giustificazione dell'assessore risulterebbe perlomeno non contraria alla logica, come mi era sembrato nella fretta, pur rimanendo tutta da verificare nel contenuto e pur ammettendo, presa così com'è, una grave differenza di trattamento tra i bambini. Chiedo venia e lascio il post dov'è perché non mi pare elegante cancellare le mie tracce allorché, come può accadere, mi capita di prendere un granchio.

Questo post è stato pubblicato il 23 marzo 2010 in ,,,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

12 Responses to “Prosciutto di struzzo? (cioè un granchio di Metilparaben)”

  1. Lungi da me difendere l'assessore, immagino volesse dire che c'erano due tipi di panino: uno al prosciutto ed uno al formaggio per chi non mangia maiale... spero.
    A parte questo rimane la schifezza della situazione!

    RispondiElimina
  2. La signora Venturi conferma dunque che è stata stabilita una disparità di trattamento (in senso peggiorativo) per i bambini di genitori che non pagano la retta.

    Con ciò conferma che i bimbi poveri vanno comunque trattati dalla mano pubblica come bimbi di serie B. Che assaggino da subito per mano delle autorità comunali la frusta della disuguaglianza sociale, che sappiano da subito quale sarà il loro destino di indigenti. E' una logica che fa a pugni con il comune sentire della tradizione italiana e che ripugna ai cristiani.

    RispondiElimina
  3. ripugna anche ( forse di piu') ai non cristiani,per provare certi sentimenti credo serva il cervello funzionante.e poco altro.
    Io non ci credo a questa palla dei prosciutti, in ogni modo è un comportamento di merda, senza appello.

    RispondiElimina
  4. E' vergognoso. E' come trattare diversamente i passeggeri che hanno il biglietto da quelli che non ce l'hanno. Inammissibile!

    Dai facciamo i seri: mangiare un panino non è un crimine contro l'umanità.
    Quei bambini sono stati nutriti (con tutto il rispetto delle scelte vegetariane o non suinariane) nonostante non pagassero la mensa da 4 anni, e senza nemmeno discriminare gli stranieri (e questo mi sembra commovente da parte di leghisti).
    Una famiglia arriva in un paese (straniera o italiana che sia) e in questo paese ti regalano un panino al giorno.
    Non sarà per questo il paese di Bengodi, ma trovatemelo un altro posto dove ti regalano il panino quotidiano soltanto per il fatto che esisti.

    RispondiElimina
  5. @ ginocchio:A modo tuo, e non sei solo vero? sei quasi commovente..
    ho una richiesta da farti: quanto costa la retta per la mensa scolastica? Vorrei costi e ricavi, e vorrei anche conoscere in dettaglio la storia di queste famiglie
    negli ultimi 4 anni.I menu' son quelli giusti, concepiti da Calabresi, famoso nutrizionista? e le materie prime? e le cotture? In sintesi QUANTO CAZZO COSTA UN PASTO? Sorpresa sorpresina, basta andare bene a guardare..

    RispondiElimina
  6. Non capisco se tutto questo accanimento è perchè sono bambini o c'è qualcos'altro dietro. Perchè se io da universitaria non pago la mensa e mi faccio un panino (sempre a mie spese anche quello però, mica gratis) non credo che qualcuno si scandalizzi.
    Io ho sentito al TG che quei genitori non solo non pagavano la mensa, ma avevano consapevolmente scelto di non usufruirne.

    Perchè non sento cori indignati contro questi genitori che avevano scelto di far mangiare a casa i bimbi e poi li lasciavano a scuola in balìa di loro stessi?

    RispondiElimina
  7. però "al prosciutto e al formaggio ecc ecc" significa proprio che alcuni erano al primo e altri al secondo. fatto salvo tutto il resto.

    RispondiElimina
  8. Lodevole rettifica. Per inciso, chi ha letto l'articolo per intero, oltre al post qui? Faccio un copincolla di una parte che ritengo rilevante:

    "La controversia va avanti da mesi, da quando la nuova giunta Pdl-Lega scopre che ammontano a 150 mila euro le rette arretrate, in qualche caso fin dal 2002, di qualche decina di famiglie italiane e straniere per la mensa scolastica: "Non avevano mai neppure iscritto i loro figli al servizio di refezione", puntualizza l'assessore. Il Comune allora fa affiggere manifesti in varie lingue all'interno delle scuole con la scadenza per il versamento: entro il 15 marzo. L'ultimatum viene comunicato anche con una raccomandata a mano consegnata dai vigili urbani. Risultato: tutti gli insolventi pagano, tranne nove famiglie, i cui figli da ieri si trovano nel piatto un panino e una bottiglietta d'acqua."

    OK, detto questo, a me pare evidente che la gestione della situazione sia stata tutto sommato buona, date le regole di accesso alla mensa.

    Cio` che e` vergognoso, e` evidentemente pero` il regolamento stesse. In ogni paese civile, Italia compresa, il costo delle mense scolastiche (pubbliche) e` regolato in base a criteri di reddito, o almeno era cosi` fino a qualche anno fa, quando per accedere alle mense universitarie era necessario presentare le dichiarazioni dei redditi del proprio nucleo famigliare per avere esenzioni anche totali.

    Se questo non succede piu`, allora QUESTO e` il vero schifo della vicenda.

    Aggiungo infine: qualcuno sa se effettivamente chi non ha pagato sia chi ha problemi di reddito? Perche` nel paese dei furboni, non si puo` mai dare nulla per scontato... :-/

    RispondiElimina
  9. Resta valido quel detto Le colpe dei padri non ricadano sulle teste dei figli?
    In ogni caso meglio prendere un granchio relativo piuttosto che lasciar passare ,niente deve essere avallato in nessun modo.Mai

    RispondiElimina
  10. @ fizzi: perché non te le fai da solo le ricerchine che ti interessano?
    cmq a quanto pare dai commenti successivi, le rette evase ammonterebbero a 150.000 euro. ti sembra niente?
    stiamo parlando di leghisti, di leghisti, quelli che fanno tiro al bersaglio con i gommoni, che ai bambini stranieri che non pagano la tassa della mensa regalano un pasto quotidiano.
    hai presente i leghisti? ecco, quella gente orribile stavolta s'è comportata decentemente, sicuramente mediamente meglio di quanto avrebbero fatto le sinistre, e li andiamo a mettere in croce.
    I figli non devono pagare le colpe dei padri, ma allora ai bambini dobbiamo dare tutto gratis: dai mezzi di trasporto (non penalizzate il bambino senza biglietto per colpa dei genitori), alla scuola, alla mensa, ai codici bianchi in ospedale, a tutti i farmaci, al doposcuola, alla scuola di musica, e potremmo spingerci fino a Gardaland, ai cinema, alle edicole...
    Per me va bene, almeno per i servizi pubblici, possiamo farlo e sicuramente avremo speso bene i soldi pubblici.
    Ma ora non è così, e per come stanno le cose, l'amministrazione leghista non s'è comportata malamente (prova a non pagare la mensa o lo scuolabus nel mio paese, dove c'è una giunta PD), tantopiù che per una volta questi benedetti leghisti sono riusciti a non discriminare tra italiani e stranieri, e questo si che è commovente. Si meriteranno lo zuccherino? Oppure vogliamo strigliarli così la prossima volta impareranno a fare i leghisti duri e puri?

    PS: tu non sei commovente, fuzzi; non c'è niente di commovente nelle frasi fatte.

    RispondiElimina
  11. Per le situazioni di reddito basso esiste l'esenzione dal pagamento della retta per la mensa.
    Certo i bambini che vengono in questa maniera "discriminati" rischiano di pagare per errori commessi da altri (genitori inclusi)
    Se le famiglie che non hanno pagato sono in condizioni di effettiva povertà non dovrebbero fare altro che fare la normale richiesta.
    Forse per tutelare un po' di più i bambini, prima di prendere il provvedimento del Panino avrebbero potuto approfondire i singoli casi (9 famiglie....)
    Se invece semplicemente non hanno pagato per dimenticanza (o peggio, per furbizia) allora i primi responsabili sono proprio i genitori

    Non sarà che di cognome fanno Milioni?

    RispondiElimina
  12. http://concita.blog.unita.it//

    l'ho letto pochi minuti fa.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Poll

Powered by Blogger.

Popular Posts

Followers

Blog Archive

Subscribe

Labels

Sponsor

Random Post