In un'intervista al Giornale Flavio Tosi, sindaco leghista di Verona, rivela di non aver rimosso dal suo ufficio il crocifisso, ma al contrario di aver aggiunto l'immagine di Benedetto XVI e tolto quella di Giorgio Napolitano.
Tra le varie argomentazioni addotte dal sindaco a sostegno della sua singolare decisione spicca la seguente:
Se i politici riuscissero a mettere in pratica almeno la millesima parte degli insegnamenti di Cristo, sarebbero bravi cristiani e ottimi amministratori. La vera politica si fa per servizio a una fede e per fede verso uno spirito di servizio che pretende un sacrificio. Se noi non credessimo in almeno uno dei valori che Gesù ci ha insegnato, non riusciremmo ad andare avanti.Se lo dice uno che è stato condannato per istigazione alla discriminazione e per aver organizzato una propaganda di idee fondate sull'odio e sulla superiorità etnica e razziale, potete crederci.
Gesù Cristo sarà contentissimo.
e di che ti stupisci?
RispondiEliminanon c'è nessuna incoerenza tra i comportamenti di tosi e la religione che serve.
chi vuole ancora credere alla bella favoletta della religione dellammore, padronissimo. oppure aprite gli occhi, e guardate i comportamenti di chi la professa.
il problema mi sembra un altro, non ha mai dato noia a nessuno un crocifisso attaccato alla parete.
RispondiEliminase poi mi parlate di insegnare la religione ai giovani, beh, questo è un altro discorso perchè si dovrebbe perlomeno insegnare dei rudimenti della religione nostra e quella degli altri per una sana cvonvivenza. in Italia c'è una sottocultura imperante ed i leghisti ne sono il portabandiera.
Seguite anche voi la dottrina del PARACULESIMO, ne gioverà il vostro spirito seccessionista
RispondiEliminasecessionista, pardon
RispondiEliminaè un clandestino. espelliamolo.
RispondiEliminaHCE, ma c'è incoerenza tra i comportamenti di tosi e le sue parole no? nessuno ha le fette di salame davanti agli occhi, per il resto.
RispondiEliminayellow, non è una questione di fastidio ma di discriminazione. il crocifisso è la punta dell'iceberg
temo la vendetta del dio PO!non vorrei che inonsasse tutta la bassa in un mini diluvio universale...
RispondiEliminaMirko
Siccome mi sono rotto le scatole di quelli che dicono "il crocifisso non dà fastidio a nessuno", allora pensate per un attimo se vi darebbe fastidio entrare in uno (in tanti) uffici pubblici e trovarvi sulla testa l'icona di Maometto o di Budda... Ecco, poi ditemi se vi darebbe fastidio o no... Via tutto quello che è confessionale, così difficile? Travaglio sul Fatto ha scritto: "Gesù era un rivoluzionario, predicava uguaglianza, lasciamolo lì": si occupi di giustizia, sarà meglio per tutti, soprattutto per lui... Sull'esistenza di Gesù vi sono opinioni discordanti; e comunque sarbbe stato l'unico rivoluzionario? Perchè allora non Gandhi? O Martin Luter King? O il Che, che mi sembra si sia battuto per gli oppressi forse un tantinello di più...? Fabius
RispondiEliminaScrivetegli, di solito legge e a volte risponde:
RispondiEliminasindaco@comune.verona.it
Gesù Cristo è contentissimo. E' gente così che ha portato avanti la tradizione. Non sono queste le novità del cattolicesimo.
RispondiEliminaD'accordissimo con Fabius!
RispondiEliminala questione fondamentale secondo il mio parere è quella sollevta da yellow: in Italia si sta facendo una politica di "disaculturamento" molto pericolosa, ed è proprio chi ora ci governa e ne è portabandiera che la coltiva. Tutto il resto sono sparate propagandistiche per mantenersi cari gli elettori più invasati e disacculturati; che poi possono addirittura rivoltarsi contro a chi li ha fomentati (vedi caso Zaia)!
RispondiEliminaperò trovo stupido parlare di sottocultura. è cultura pure questa. è comprendendola che si può forse aspirare a cambiarla. credo. un tosi non lo sconfiggi dicendogli che è un cretino o un ignorante, tutt'altro.
RispondiEliminabasta con questa tiritera del crocifisso che attaccato ad una parete non da noia a nessuno.
RispondiEliminasono parecchie le persone a cui non da solo noia ma anche parecchio fastidio.
@Collettivo: no, non c'è nuessuna incoerenza.
RispondiEliminaè falsa la rappresentazione del cattolicesimo come religione dellammore e dellugguagglianza.
percui è perfettamente coerente che un cattolico sia anche razzista, e ipocrita il contrario.
Il crocifisso dà noia. E' un'immagine che evoca dolore, senso di colpa, dipendenza. Non mi rappresenta, come non rappresenta un mare di gente che non fiata per non irritare i pasdaran cattolici; i quali non perdono occasione per esibire la loro innata predisposizione ad imporre la loro volontà a gente che non condivide il loro pensiero.
RispondiEliminaQueste qui non sono delle persone. Sono delle m..de
RispondiEliminaLa circolare del ministero della Pubblica istruzione n. 68 del 22 novembre il 1922 recitava: «In questi ultimi anni, in molte scuole primarie del Regno l’immagine di Cristo ed il ritratto del Re sono stati tolti. Ciò costituisce una violazione manifesta e non tollerabile e soprattutto un danno alla religione dominante dello Stato così come all’unità della nazione. Intimiamo allora a tutte le amministrazioni comunali del regno l’ordine di ristabilire nelle scuole che ne sono sprovviste i due simboli incoronati della fede e del sentimento patriottico».
RispondiEliminaE il ritratto del Re? Quello non lo si appende?
O Santa Vergine Beata!
RispondiElimina