Xenofobia in lingua originale


varallo

(Varallo, VC)

Questo post è stato pubblicato il 25 novembre 2009 in ,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

20 Responses to “Xenofobia in lingua originale”

  1. Forse dirò una cosa impopolare su questo blog ma il divieto di usare burqa io lo trovo giusto. Quantomeno in Italia evitiamo a queste donne una tradizione assolutamente non condivisibile.

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  2. A me il burqa non piace, e sicuramente non piace nemmeno alle donne che sono costrette a portarlo. Resta però la libertà individuale, che va rispettata proprio perché viviamo in uno stato di diritto, anche se con il contenuto concreto del suo esercizio -purché non faccia danno ad alcuno- non siamo d'accordo.

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  3. Giusta la libertà individuale quando è libertà.

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  4. si ma liberta' individuale non puo' cozzare contro la legge.
    se non ricordo male, in italia circolare a viso coperto non e' consentito.

    I dettami di una religione devono sempre inchinarsi alle leggi di uno stato laico come dovrebbe essere il nostro.
    sia che si tratti di crocifissi attaccati alle pareti sia che si tratti dell'utilizzo del burqa

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  5. Esatto
    La legge parla chiaro, è ammesso coprirsi il volto solo con il casco, in moto, per ragioni di sicurezza.
    Stato laico, no crocifisso, no cose contro la legge, quindi manco burqa.

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  6. infatti siamo uno stato laico... tra poco se non avrai almeno 3 croci addosso, di cui una deve essere tatuata, finirai in galera!

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  7. Conoscendo il personaggio, tutte le cose che si fanno a Varallo andrebbero valutate con la tara della personalità del sindaco, un tantinello esibizionista nelle sue iniziative (e infatti, dai e dai, è riuscito ad andare in Parlamento...)

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  8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  9. ragazzi sveglia
    stiamo subendo una vera e propria invasione islamica, come d'altronde gia successo secoli fa
    non dobbiamo abituarci agli usi e costumi musulmani, altrimenti poi basterà una piccola spallata finale e ci ritroveremo del tutto invasi, snaturati e stranieri in patria
    non sottovalutate il rischio dell'invasione in nome del vostro buonismo di sinistra! l'europa è cristiana da millenni, quella è la nostra identità, anche se siete atei siete figli di una terra cristiana

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  10. Il burgini non è dissimile da una tuta da sub un po' larga. Il burqa è tutta un altra cosa, copre totalmente l'intera figura della donna. Non vi nulla di riconoscibile sotto quella veste. Il niqab è molto simile al burqa ma lascia aperta una fessura per gli occhi. Il chador e il hijab, invece, sono molto simili ai veli e alle velette che ancora si usano in Italia. Le suore, ad esempio, usano un tipo di veste molto simile al chador.

    PS: il precedente post l'ho eliminato solo per alcuni errori di battitura. Non c'è un modo per editarli?

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  11. burqini?
    e' un costume come tanti altri.
    non vedo che problema ci dovrebbe esserlo ad usarlo.

    Quanto a quello scritto da anonimo...

    proprio per evitare in futuro che la preponderanza di una qualsiasi religione possa imporre regole di parte bisogna ora battersi per fare in modo che lo stato sia e rimanga laico senza se e senza ma.

    Quelli che ora inneggiano ai valori cristiani della maggioranza come motivo per non accettare la laicita' dello stato devono stare attenti a non aprire un varco che poi potrebbe essere usato nel futuro da una nuova maggioranza.

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  12. @Anonimo 18:03
    Grazie tante,ma nel caso io mi considero orfano.

    La cosiddetta invasione islamica (mi spiace,ma gli unici scontri di civilta' che io abbia mai visto sono quelli di Civilization) e' uno slogan ad effetto tanto quanto le cosiddette radici cristiane dell'Europa.
    Se si vuole proibire un capo d'abbigliamento non si puo' tenere conto di argomentazioni come le tue che sono pregne di ideologia (come quella di _mar_ che riguarda la non condivisibilita' della tradizione del burqa) ma ritengo si debba usare il pragmatismo e la sensatezza.

    Se lo Stato,per motivi di sicurezza pubblica,richiede che ogni cittadino sia immediatamente riconoscibile,credo sia ovvio che il burqa non possa essere portato.
    Ha un senso,non credo si possa essere tacciati di xenofobia.
    Altri capi d'abbigliamento,che assicurano la riconoscibilita' dell'individuo,non vedo perche' debbano essere vietati.
    In quel caso si tratta di xenofobia e per quanto io non veda il senso di portare un hijab o un burqini non mi sento di imporre a qualcuno di non farlo solo perche' a me non piace.

    Buonismo di sinistra?
    Forse.
    O forse mi rendo conto che domani potrebbe toccare a me.Quando si inizia a ragionare in termini di "noi contro di loro" i risultati sono solitamente disastrosi,e in Italia paghiamo ancora lo scotto di simili ideologie.

    Spiacente,ma io la croce sulla cotta non me la metto per una nuova crociata.

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  13. Io non la capisco questa cosa della difesa della tradizione.
    Quando Dio (per modo di dire) ha fatto il mondo e i continenti e le nazioni non ha fornito il piano regolatore con le razze (che non c'erano) e le loro lottizzazioni.
    Cos'è questa pretesa che gli italiani esisteranno per sempre e sempre in Italia e sempre come gruppo dominante?
    Tra l'altro voglio dire: che bene fa a questa striscia di terra tra Africa ed Europa la presenza della nostra etnia?
    E cmq, l'unico modo per tenere l'Italia italiana è fare figli. Fate decine di figli: per voi e per loro la vita riserverà solo stenti, ma starete lottando per i vostri ideali.
    Oppure abbaiate tanto quando si tratta di chiacchiere e poi l'Italia possin'ammazzalla quando si tratta di agire?

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  14. Bossi, calderoli, maroni e cumpagnia bela quant cumencerè a ves menu cujon de inci? Ogni dì se dimustrì semper pusè pirla... num ve vorum poe in gir a fà i rebambì per tirà sira. El saria mej se vialter cumincesuf a laurà inveci de cuntinuà a fa i lasarun.

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  15. E' inutile giraci intorno...è un divieto sacrosanto, e anche a sinistra bisogna ammetterlo: ci siamo lagnati per anni quando vedevamo le donne afghane costrette dai Talebani ad indossare il burqa, e adesso in Italia tiriamo in ballo la libertà e la tradizione!

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  16. engine: "La cosiddetta invasione islamica (mi spiace,ma gli unici scontri di civilta' che io abbia mai visto sono quelli di Civilization) e' uno slogan ad effetto tanto quanto le cosiddette radici cristiane dell'Europa"


    chissà che ne penserebbero le vittime delle twin towers o degli altri attentati dell integralismo islamico (madrid, londra, bali, nairobi, ecc ecc)

    qua si nega l'evidenza...bravi bravi continuate così

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  17. Purtroppo questa non è dettata da un'intenzione di laicità. Questa è solo xenofobia di merda.

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  18. @Anonimo 21:07

    L'evidenza e' che esistono gruppi che appartengono (almeno,cosi' affermano essi stessi) alla frangia estremista ed integralista dell'Islam (lasciandomi pero' il dubbio se esista una frangia moderata di qualsivoglia religione o se non si tratti semplicemente di imbastardimento e secolarizzazione delle stesse).
    L'evidenza e' che tali gruppi hanno commesso delle atrocita' per interessi che pero' non mi sono del tutto chiari.Senza voler scadere nel complottismo,gli avvenimenti che hai citato hanno dei risvolti poco chiari tanto che ritengo molto riduttivo (e ideologico) affermare che appartengono ad un ipotetico scontro fra l'Islam e l'Occidente.

    Il punto e' che per te bisogna vietare certe cose perche' senno' si rischia di perdere una ipotetica kulturkampf contro l'Islam da parte dell'Occidente Cristiano.
    Io,che nell'Occidente Cristiano (ma lo e' davvero?) non mi riconosco non mi sento di indossare la croce sulla cotta e partire tuonando "Dio lo vuole".
    Questo non vuol dire che sia pronto a mettere l'hijab in testa alla mia ragazza o che pretenda che indossi il burqini in piscina.

    Se proprio vogliamo vedere uno scontro di civilta' possiamo vederlo nei tentativi di integralisti religiosi d'ogni genere di imporre la morale religiosa alla popolazione contro chi,invece,vuole uno Stato che sia laico davvero e regolatore dei rapporti fra tutte le componenti di una Nazione (islamici e cristiani e atei e induisti e chi ne ha piu' ne metta).

    Creare una coscienza civile di mutuo rispetto fra le varie componenti lasciando da parte ideologie di restaurazione e xenofobe e' la strada per evitare qualsivoglia "invasione".Ma ovviamente bisogna avere l'umilta' di rinunciare ad imporsi.

    Non bisogna concedere sconti a nessuno.Ne ai cristiani ne agli islamici e neppure agli atei.Se i musulmani vogliono il burqa gli si risponde chiaramente che non e' possibile non perche' l'Italia ha radici cristiane,perche' c'e' lo scontro di civilta' e non bisogna far nessuno sconto al "nemico",ma perche' c'e' un motivo SENSATO per cui non e' possibile farlo.
    Vietare il burqini,invece,ha solo una base ideologica e xenofoba e apre la strada al concetto che e' giusto imporre le proprie ideologie se si e' la maggioranza.

    Puo' andare bene fino a quando si e' maggioranza.Ma non e' detto che si rimanga sempre maggioranza.E se si dovesse "cadere dalla grazia" non ci si potra' poi lagnare che si e' perseguitati.

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  19. in realtà queste ordinanze comunali dal punto di vista strettamente giuridico non hanno senso... è già illegale in Italia coprirsi interamente il volto, se non per motivi di sicurezza. A mio avviso questo è più che altro un voler 'marcare il territorio' da parte di un sindaco che, pur dichiarando di essere particolarmente ospitale e generoso con gli immigrati, sembra voler far capire comunque che sono ospiti, al di là di quello che dice la loro carta di identità.

    Poi quello che mi lascia veramente perplesso di queste battaglie inutili (crocifisso in primis, sia farlo togliere che -soprattutto- farlo rimettere obbligatoriamente) è che basano tutto sulle tradizioni... forse non sarebbe il caso di basarsi su cosa è giusto e sbagliato, piuttosto che su cosa facevano i nostri nonni?

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