Facciamo a chi urla più forte

Vedere la gente che manifesta e si mobilita in 24 ore per difendere la libertà di informazione, che significa preservare il diritto dei cittadini di sapere e mantenere l'azione di controllo su chi detiene i poteri decisionali, è emozionante. Vedere la gente che fischia a una persona che ha il microfono in mano e il diritto di parola, impedendogli di fatto di parlare, è mortificante.
E' quello che è successo ieri dopo qualche frase pronunciata da Bruno Vespa, intervenuto a sorpresa nella piazza radunata contro la chiusura dei programmi di Bruno Vespa.
Certo, Vespa non sarà un trascinatore di popolo, e non è nemmeno una pecorella smarrita ("se continuate così non ha senso che io stia qui, ho gente che mi aspetta a cena"). Ma ciò non giustifica la piazza a fischiare mentre una persona sta parlando. Il dissenso si può e si deve esprimere. Ma lo si può fare solo se si è capito il messaggio contro cui si dissente.
E' bastato che Vespa ricordasse che "Zapatero e Sarkozy hanno distrutto la tv pubblica", perché i fischi gli piombassero addosso. C'è voluto il Presidente della federazione nazionale della stampa e Giovanni Floris per calmare gli animi (su bambini, fate i bravi, lasciatelo parlare, così andiamo tutti a casa con un bell'8 in condotta).
Preferisco fare mio l'invito di Santoro, pronunciato proprio ieri dal palco: "Io continuerò a difendere il diritto di Bruno Vespa di esprimersi, nonostante lui non difenda il mio".

Questo post è stato pubblicato il 03 marzo 2010 in ,,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

21 Responses to “Facciamo a chi urla più forte”

  1. Manca su Facebook il gruppo 'Sono pronto ad uccidere Bruno Vespa per difendere il suo diritto ad esprimere le sue opinioni'.

    Se ci levano di mano la giustizia, non possiamo aspettare che venga ripristinata per giudicare quelli che ce l'hanno tolta.
    La cosa mortificante è vedere tanta gente scoppiare di rabbia, e doversi riprendere la dignità urlando e profanando Bruno Vespa.
    Ma hanno fatto bene. Non si difendono costituzione e diritti applicando leggi restrittive solo a sé stessi e lasciando che gli altri utilizzino pure mezzi sporchi tanto noi siamo migliori di loro.
    E poi ti contraddici da solo: prima lasci intendere che Bruno Vespa non abbia parlato, poi ammetti che abbia detto che "Zapatero e Sarkozy hanno distrutto la tv pubblica". Allora ha parlato. Poco. Ma con quelle premesse non c'era bisogno di aspettare il resto.

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  2. Da solo? Da solA: il post l'ha scritto Giulia, com'è agevole vedere. E io, by the way, sono d'accordo con lei.

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  3. non voglio sottilizzarmi sul concetto di 'agevole', soprattutto per chi legge tramite feed (in realtà l'ho appena fatto), indipendentemente dal sesso dell'autore/rice, l'articolo resta pregiudicato dalla sostanziale contraddizione tra Vespa che non avrebbe parlato e Vespa che ha detto che "Zapatero e Sarkozy hanno distrutto la tv pubblica".
    A parte che si potrebbe fischiare Vespa per tutto quello che ha già abbondantemente detto e su cui non c'è mai stata occasione di fischiaggio, Vespa ha esordito in malo modo, presuntuoso e completamente ridicolizzante nei confronti della manifestazione e dei partecipanti.
    Avesse inziato con 'Brutti stronzi che non siete altro' non sarebbe stato molto diverso.
    Il popolo bue ha ancora diritto a sentirsi risentito o sdoganiamo anche l'umiliante presa per i fondelli delle proprie convinzioni in chi ancora ha la forza di credere in qualcosa?
    Queste delicatezze vanno bene, forse, per le fellatio inginocchiate con la mano in testa.

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  4. Minkia ma bruno vespa...sto catafalco pagato con i soldi anke miei che sta solo dalla parte di chi gli garantisce la possibilità di continuare a fottersi anke i miei soldi.....
    Basta!!!!!!! Go home, altro che andare in piazza a prendere per il culo gente per bene! (P.S.: io il canone rai lo pago!)

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  5. Io sto con Pertini: liberi fischi in libera piazza. Troppo comodo genuflettersi davanti alla scrivania del famoso contratto in compagnia di giornalisti compiacenti, dentro uno studio televisivo blindato e in differita. Mi spiace solo di non aver potuto essere presente.

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  6. non vedo cosa ci sia di male nel fischiare bruno vespa. vederlo a difendere la libertà di informazione, lui che è stato sempre in prima fila a denunciare le perversioni della rete, che bacia la mano del presidente del consiglio, che gli fa da amplificatore per il contratto con gli italiani, beh, vederlo lì mi fa pure un po' schifo.
    era un infiltrato, e se stava lì è perchè un domani, dovesse cambiare il vento, potrà dire che anche lui è per la libertà di espressione.
    un personaggio di cui non fidarsi, come nei collettivi di una volta che se avevi un cugino in polizia non ti facevano nemmeno parlare in assemblea.

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  7. un saluto e complimenti per il blog
    la frase di Santoro è sacrosanta ed è vero noi ci battiamo, scriviamo e manifestiamo anche per permettere a chi ci vuol chiudere la bocca di poter parlare.
    Capisco però la rabbia delle persone che vedono lo zerbino pubblico Vespa parlare di libertà quando da anni è al servizio dei potenti, da anni aiuta il "Papi" nelle sue uscite pubbliche televisive (vedi la scrivania con contratto), si è venduto per far vedere i risultati del governo a L'Aquila quando basta vedere le proteste di questi giorni nel centro cittadino per farsi qualche domanda... per non aggiungere altro.
    In tutta sincerità l'avrei fischiato anche io.
    un saluto

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  8. Io l'avrei lasciato parlare e poi l'avrei preso e portato in trionfo fino in cima alla scalinata di Piazza di Spagna.
    Poi l'avrei buttato di sotto.

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  9. Dichiarazione di Vespa di ieri mattina

    [...]"la decisione della rai come quella della commissione di vigilanza ha un nome e cognome: Michele Santoro, che intanto è passato sulla par condicio con il garbo di Attila in questi anni, con accenti diversi l'ha massacrata nell'arco dei decenni, quindi la rai non potendo sospendere Santoro ha sospeso gli altri.
    L'azienda ha una sola giustificazione: che Santoro è lì per ordine di un magistrato."

    Ci tiene, ma alla SUA libertà di stampa. Fischi più che leggittimi.

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  10. Bruno Vespa era lì perché la manifestazione era contro la chiusura dei programmi Rai di informazione, fra cui il suo.
    Vi offro un altro esempio di fischio preventivo che io denuncio. Santoro sul palco ha voluto leggere stralci dell'editoriale di oggi di Ernesto Galli della Loggia pubblicato sul Corriere. Di oggi, ma che sarebbe dovuto essere di ieri, ma che per "errori tecnici" era stato pubblicato solo sulle edizioni straniere. Appena Santoro ha pronunciato il nome di Galli della Loggia, la piazza si è messa a fischiare, e lui è dovuto intervenire: "fischiate oggi quello che applaudirete domani".
    Ho detto che il dissenso è da esprimere e da promuovere (nel senso dello spirito critico con cui affrontare il mondo). Ma il dissenso non deve essere preventivo. E soprattutto non deve essere manifestato per impedire a una persona di parlare, bensì per esprimere il proprio dissenso.
    Come ho scritto, sono dovute intervenire ben due persone (Pres. federazionale nazionale stampa e floris) per calmare gli animi e permettere a Vespa di concludere il suo pensiero. Pensiero con cui la piazza sarebbe potuta anche essere d'accordo, ma che non lo voleva sapere, o meglio, forse temeva potesse succedere. Allora giù fischi.

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  11. "Zapatero e Sarkozy hanno distrutto la tv pubblica"

    I fischi sono sacrosanti...

    Peccato che gli Italiani quello che fischiano oggi comprano domani.

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  12. Di quale dissenso preventivo parli, Giulia!
    Se come riporti tu stessa ha iniziato blaterando sciocchezze sulla liberta' di stampa in paesi esteri che stanno molto avanti nelle classifiche della freedom map,beh, allora nulla di piu' logico e sensato fargli capire che la gente si e' stancata di persone come lui. Ti rammento che assieme ai Belpietro,ai Giordano, ai Fede,ai Liguori e tanti altri ha contribuito al massacro della dignita' del cittadino di essere realmente informato. Senza citarti Von Hayek e la teoria dei mezzi.Sarebbe troppo sul filosofico a quest'ora. Ma molto terra terra posso senza dubbio affermare che e' quasi un dovere civico quello di portare pressione in tale modo e far capire che dall'altra parte del microfono ci sono persone che non solo dissentono ma impediscono legittimamente che un altro stupro della morale venga perpetuato da certi figuri.La parola disobbedienza civile dice niente?
    Mi spiace ma sei troppo morbida di atteggiamento. Se ragionassimo come te dicendo che il dissenso non deve essere utilizzato per impedire ad una persona di parlare, allora possiamo tranquillamente far dire a un Gentilini di bruciare i figli degli zingari. Non si puo' dire tutto. E non si puo' accettare che certe persone facciano finta di difendere il diritto astratto della liberta' di informazione quando sono le prime a demolire tale diritto dall'interno. Uno che mentre Berlusconi deponeva in tribunale sul caso SMe Ariosto faceva vedere il plastico di Cogne. E non aggiungiamo altro senno' la lista delle infamate si allungherebbe a dismisura.

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  13. Non capisco dov'è lo scandalo, Vespa ha portato a termine il suo intervento e i fischi erano motivati proprio dalle sue argomentazioni sul palco.
    La prossima volta i manifestanti che vorranno esprimere il proprio dissenso che dovranno fare? Fischiare in differita?

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  14. Il diritto di parola è una cosa bellissima. E' proprio accanto al mio diritto di non dover ascoltare Vespa, il servo del regime.

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  15. Forse qualcuno sta cominciando a capire l'effetto di questa norma stupida e liberticida e tenta di coprirsi con il paravento "della libertà d'espressione a tutti anche a Vespa"!!!!

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  16. Da quanto esiste Vespa? Da quanto sta alla Rai? Da quanto tempo è servo di Berlusconi?
    Per quanti anni bisogna spalleggaire il potere per poter essere fischiati non preventivamente?
    "Zapatero e Sarkozy hanno distrutto la tv pubblica": 8 parole; quante ne mancavano per raggiungere il numero minimo consentito dai radicali per essere fischiati con cognizione di causa?

    Rincaro la dose: come fai a non ammirare quella gente che ha avuto la forza d'animo e la dignità di non fischiare uando Vespa è salito sul palco, quando ha preso il microfono in mano, quando ha salutato, quando ha detto le prime 7 parole?
    Trovi mortificante che una platea di gente stanca, esasperata, presa e ripresa per i fondelli, sia stata così forte da permettere a Vespa di iniziare il suo discorso, sperando, per una volta, nella sua redenzione?
    E se Vespa se l'è bruciato in 8 parole vuol dire soltanto che Vespa è Vespa e non c'è speranza.

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  17. Il video è questo:
    http://www.youtube.com/watch?v=DIP7INVWbE0
    e mi sembra che a parte qualche fischio abbia potuto parlare abbastanza tranquillamente

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  18. Tra le altre cose, nessuno si è accorto che ha detto che nel 2003 si è dimesso da direttore del tg1? Lui nel 2003????!!!!!
    Ma che cazzate dice?

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  19. Ci siamo rotti del buonismo, alla radicale, alla Veltroni. Questi (Vespa, Minzolini, Fede, Feltri, ecc.) sono degli emeriti delinquenti, fanno quello che vogliono e vogliono pure essere applauditi? Il Sig. Vespa un giorno sarà ricordato come uno che si è arricchito leccando il culo al suo padrone. Fischiarlo è il minimo. Può parlare quanto vuole nel suo schifoso programma fazioso e per di più lo paghiamo noi... Pure su un palco mi sembrava troppo... E' con la misericordia di tanti, come la dolce Giulia, che questi signori si sono presi l'Italia, valendo assai poco...

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  20. Temo di non essere del tutto concorde con l'autrice del post.
    Un truffatore mai pentito,anzi addirittura fiero di cio' che ha fatto puo' esprimere opinioni condivisibili da chi e' stato truffato.Cionondimeno rimane un truffatore mai pentito e fiero del proprio comportamento truffaldino e non ritengo che chi da quello stesso truffatore e' stato truffato commetta un errore ad esprimere il proprio dissenso in anticipo.
    Affermare che la truffa e' un comportamento riprovevole e' una opinione condivisibile quando chi la esprime pur avendo truffato in passato ha agito in maniera da dimostrare la propria sincerita'.Se chi invece esprime una simile opinione non si e' mai pentito - e,ripeto,va fiero di cio' che fa - non ci si puo' aspettare che la folla di truffati rimanga docile ad attendere l'ennesima truffa.

    Con cio' non intendo dire che Bruno Vespa sia un truffatore ma e' palese,a mio parere,che non abbia mai fatto molto per garantire la liberta' d'informazione del popolo italiano.Il suo voler esprimere opinioni in merito,per quanto condivisibili,non puo' che suonare come una presa in giro.E ad una presa in giro in che modo si reagisce?
    Non certo con la mansuetudine.

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  21. Io combatto la tua idea, che è diversa dalla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perchè tu, la tua idea, possa esprimerla liberamente. (Voltaire)
    Almeno Santoro conosce Voltaire.

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