Indovina chi è l'ultimo?

Castiglione
Sobria inserzione della Lega Nord su un giornale locale di Castiglione delle Stiviere (MN) inviatami da una lettrice. Da notare, oltre a tutto il resto, la chicca della scimitarra in mano all'arabo.

Questo post è stato pubblicato il 12 marzo 2010 in ,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

45 Responses to “Indovina chi è l'ultimo?”

  1. Giulia, questo non è trash, è vintage del ventennio. I manifesti fascisti non erano poi così diversi.

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  2. Fantastico! E ci hanno lavorato pure con un bravo vignettista.

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  3. E avete notato il bimbo che ha in braccio la gitana? Pensando male ha la carnagione più chiara.. Sarà per il fatto che tutti i bimbi dei leghisti vengono rubati dai ROM.. non so..

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  4. La vignetta gira da un po' di anni nel bresciano.

    C'è da dire che meriterebbe un aggiornamento: con il vecchietto davanti a tutti seguito da un sacerdote, da un uomo canuto in giacca e cravatta con in mano il cellulare e da una donna sulla cinquantina che tiene per mano il figlio ventenne. In fondo alla fila una giovane sulla trentina, esclusa dai vantaggi del mirabolante mondo formigoniano.

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  5. Visto anche a Saronno, come manifesto elettorale.
    Mi sembra girasse già qualche tempo fa.
    Certo che come rissunto delle idee della Lega è perfetto. Ma forse definirlo riassunto è eccessivo, in effetti la Lega è praticamente tutta lì....

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  6. è eidente che il bambino è stato appena rapito dalla rom,
    come pure il nero è un pappone spacciatore.

    è curioso come tra i vari stereotipi razzisti non ci sia l'ukraina zoccola... voluta dimenticanza per non creare panico tra gli "utilizzatori finali"?

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  7. Ma sono gli stessi che candidano Renzo Bossi in Lombardia?

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  8. Non avete capito, il bambino in realtà è un pacco bomba pronto ad esplodere...io detesto la Lega.

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  9. purtroppo la usano come campagna nazionale...
    anche nella città di Corridonia (MC) sono usciti manifesti elettorali con questo disegno terribile...
    nonno diceva sempre: che dio li fulmini!!!

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  10. Manca un gay, dov'é? qualche settimana fa ho sentito per caso radio padania e c'era l'ora della barzelletta sui gay, giuro, non ci potevo credere...
    che gente allucinante!
    elena

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  11. manca solo l'ebreo con il naso lungo e il sigaro

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  12. La scimitarra è un colpo da maestro...Mancano all'appello gay e meridionali.
    Ma una volta finito il tiro al negro (perchè giustamente stanno veleggiando verso zone più civili) ricomincierà la caccia al terrone? Probabile...

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  13. Scusate il disturbo, ma che razza di italiano e' 'postare'?!!! La traduzione di 'to post' e' 'pubblicare' oppure 'inserire'. Per favore, non trascuriamo la lingua italiana solo perche' ora siamo tutti su internet, cercate di scegliare se scrivere in italiano o in un'altra lingua, ma questi orribili miscugli danno fastidio, sembra di avere a che fare con bambini di 6 anni che hanno appena imparato a scrivere. Se tutti scrivessero cosi' anche agli esami universitari, ad esempio, la nostra bella lingua finirebbe presto nel pattume. Fate i bravi e cambiate sto 'POSTA un commento' con un semplice 'INSERISCI un commento'. Grazie

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  14. @"Che razza di italiano è postare"

    E' un neologismo. Preferisco scrivere "postare" anziché trovarmi nomi di strade del tipo "Via Carlo Darwin" o "Via Giuseppe Lagrange".

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  15. ...cosa intendi per 'nomi di strade'? in che senso? non ho capito. Perche' se scrivi 'inserisci un commento' dovresti trovarti i nomi delle strade ?! Tutti conoscono il significato di 'inserire un commento'

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  16. ...e, se per 'neologismo' intendi <>, guarda.. mi sa che questi 'neologismi' sono proprio gli stafalcioni che danno fastidio a chi difende la lingua italiana.

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  17. ...e, se per 'neologismo' intendi --parole nuove, inventate da chi traduce A CASO e poi copiate da chiunque legge--, guarda.. mi sa che questi 'neologismi' sono proprio gli strafalcioni che danno fastidio a chi difende la lingua italiana. Se agevoliamo, la diffusione di questi cosidetti 'neologismi', l'italiano in Italia sara' presto al livello di quelle lingue imbastardate tipo il francese alle Mauritius o l'inglese ai Caraibi. E' questo che vogliamo? Che i nostri figli e nipoti parlino un italiano 'rotto'?

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  18. Se ti fai quattro passi a Milano, ti ritrovi "Via Carlo Darwin" e similari. Intendevo dire che preferisco avere neologismi tipo "postare" piuttosto che stomachevoli purismi come "Via Carlo Darwin".

    Per neologismo non intendo parole inventate da chi traduce a caso, dacché "postare" non è traduzione di alcunché, intendo "italianizzazioni" (come postare) o introduzione di termini presi pari pari da un'altra lingua (tipo "mouse", o lo vogliamo chiamare "topo"?).
    Mi preoccuperei di più del fatto che buona parte degli italiani sbaglia i congiuntivi, anziché dell'esistenza di simili neologismi. E non per fare il pignolo, ma giacché mi parli di difesa della lingua italiana, nella frase

    Se agevoliamo, la diffusione di questi cosidetti 'neologismi', l'italiano in Italia sara' presto al livello di quelle lingue imbastardate

    la prima virgola c'entra come i cavoli a merenda, ed imbastardate - correggetemi se sbaglio - dovrebbe essere imbastardite. Senza offesa né amor di puntiglio, eh.

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  19. Nel marzo del 2005 passai davanti a questo manifesto elettorale. Scattatai la foto e nel post (http://www.lorenzoc.net/index.php?itemid=643) osservai che si erano scordati di metterci un albanese, un omosessuale e una coppia di fatto.

    Il bello è che dal 2005 hanno governato 3 anni e mezzo. E quella cosa chiamata Bossi-Fini c'è da quasi otto anni.

    Roba da matti.

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  20. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  21. Dopo i puristi della razza ci mancavano pure quelli della lingua, andiamo bene

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  22. Questa vignetta appare oggi anche nella campagna elettorale della Lega Nord per la Regione Marche
    A Corridonia (MC) è stata fatta una manifestazione contro il manifesto della Lega che la riporta
    Trovate tutto al sito http://sciaradacorridonia.blogspot.com/

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  23. si', infatti gli italiani sbagliano molto i congiuntivi, e cio' non va bene e si cerca sempre di correggerli, ma se a questi errori poi aggiungiamo le parole storpiate dall'inglese, e oltre tutto le facciamo passare per corrette, allora dell'italiano non rimarra' un gran che. POSTARE e'una storpiatura dall'inglese, perche' e' il risultato (sbagliato) della traduzione di 'to post', mi spiego: se questo forum fosse inglese, sopra lo spazio dedicato ai commenti ci sarebbe scritto 'post a comment', questo forum e' Italiano quindi lo si scrive in italiano e la traduzione di 'post a comment' e' 'inserisci(pubblica) un commento', 'postare' e' chiaramente la traduzione tirata a caso creata aggiungendo una qualsiasi desinenza dei verbi italiani alla parola 'post' come se non ci fosse sul dizionario italiano un verbo appropriato per esprimere 'mettere un commento'. 'POSTARE' non esiste sui dizionari, ma se chi usa il computer regolarmente comincia a inventarsi anche tutti gli altri verbi con la stessa tecnica (tanto basta aggiungere ARE a tutti i verbi inglesi e hai la traduzione, FACILE!!) allora, non solo si perdera' l'uso di un italiano corretto, ma risultera' ancora piu' difficile, per i bambini in futuro, imparare l'inglese, perche', ad esempio, penseranno che ci sia differenza nei significati delle parole 'postare' e 'pubblicare' quando invece il significato e' lo stessoma, la prima e' sbagliata e la seconda e' corretta.

    Il 'mouse', nel senso di accessorio PC, non ci sarebbe niente di male achiamarlo 'topo', perche' no?! Io lo chiamerei pure topo ma, il fatto e' che quando il mouse e' stato inventato in America (penso fosse in America), in Italia non esisteva niente del genere e, quando poi si e' cominciato a usare sui nostri computer e si e' cercata la traduzione in italiano, non si e' riusciti a trovarla perche', infatti, in Italia non era mai esistito niente del genere, quindi, si e' continuato a chiamarlo in inglese 'mouse', che e' una parola inglese, corretta, con un significato preciso e non e' affatto una storpiatura, ma se mi si dice che usiamo 'postare' perche' non esiste una traduzione adeguata di 'to post', allora mi si raccontano frottole, perche' abbiamo sempre usato 'pubblicare' per intendere 'mettere' (un commento, un annuncio, una recensione...) e non capisco perche' dovremmo smettere di usare il termine italiano corretto solo perche ora usiamo internet invece della carta stampata. In fondo gli inglesi e gli americani non hanno dovuto modificare la loro lingua per potere usare un computer, quindi ...perche' dovrebbero farlo gli Italiani (e senza nessun filo logico, oltre tutto)?

    Riguardo poi alla traqduzione dei nomi di persona, quella e' proprio uno scempio, hai ragione. Non mi sono ancora imbattuta in utenti in rete che traducono i nomi di persona, ma se mi capitasse, sicuramente gli smadonnerei dietro una decina di pagine (ci possono essere errori di battitura) ..(e ho anche cambiato nome, ha ha, scusa)

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  24. "Postare", in Italiano, esiste, ma ha un significato diverso ed è, per esempio, lemmatizzato nel Garzanti (ma non nel mio Sabatini-Coletti). Ciò detto, io non trovo niente di scandaloso nell'adozione di un simile termine, all'interno di un contesto caratterizzato da un frequente uso di gergo e dalla prevalenza di parole inglesi. Lo stesso termine "bistecca" è un "postare" del passato, che, però, nessuno più percepisce come curioso, dacché risale al secolo decimonono.
    Le lingue si evolvono e in ciò non è nulla di male; solo le lingue morte permangono sempre uguali a sé medesime.

    Infine, io preferisco un "postare", che è coerente con la morfosintassi dell'Italiano, ad un terribile "stalking".

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  25. Io hai leghisti posterei un bel calcio nel culo. Così forse si potrebbero destare.

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  26. Aridagli con la traduzione errata...
    "Postare" non è il frutto di alcuna traduzione, giusta o sbagliata. E "to post" senza il "to" con un "are" alla fine, una semplice "italianizzazione". Proprio come "formattare" (da to format). Nessuno dice che non esiste una traduzione adeguata di "to post", semplicemente "postare" è entrato nell'uso comune nel linguaggio di Internet. Penso che nessuno di sogni di "postare" un messaggio su una bacheca condominiale, "postare" ha il significato specifico di "pubblicare" un messaggio tramite Internet. Oserei dire che stiamo parlando di gergo tecnico. E dubito molto che questo causerà difficoltà nell'apprendimento dell'inglese da parte dei bambini (anche perché, come ho detto, la differenza tra "pubblicare" e "postare" c'è, puoi pubblicare un messaggio su internet, ma non puoi postarlo su una bacheca).
    Dubito che il motivo per cui il "mouse" è stato chiamato così anche in italiano sia che prima in Italia non era mai esistito niente del genere: neanche in altri paesi c'era niente del genere prima che ce lo portassero, eppure i francesi lo chiamano "souris".
    Il punto è che probabilmente agli italiani "topo" è sembrato ridicolo, sebbene mouse significhi la stessa cosa.

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  27. Scusate ma tutta sta disquisizione su "postare" o non "postare" (questo è il problema) non centra una beneamata fava con l'argomento.
    Non fateci su un romanzo anke se, in effetti, postare fa proprio cagare (sarà giusto cagare...o si scriverà cacare...defecare??? ahahahahah).

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  28. cosa centra 'stalking'? 'stalking' vuol dire 'pedinare', lo usi per dire 'pedinare' in inglese, quando parli con inglesi.
    Usare il gergo , nelle lingue, non e' sbagliato e nemmeno brutto, perche' e' bene continuare ad usare i linguaggi informali. Il fatto e' che il gergo e' un altro modo di parlare una lingua, e rimane ancora quella lingua, anche se e' gergo. Postare non e' gergo ma e' il risultato del tentativo di creare una traduzione di un termine inglese (to post) come se quel termine fosse appena nato anche nella lingua inglese (come ad esempio lo era il mouse). 'to post' e' un termine antico centinaia di anni (da quando e' nata la stampa!) e la sua traduzione e' 'pubblicare' (altrettanto antico), quindi non vedo perche' sostituirlo all'improvviso con un termine inventato come se non si riuscisse a trovare una parola italiana precisa per rendere l'idea di mettere un commento.
    Chiarisco, non sei l'unico che usa questi termini, anzi si stanno diffondendo a macchia d'olio, ad esempio ho visto un video di un tipo che descriveva l'iPad della Apple, diceva: ---Ecco vedete, questo e' il SVUITCH (!!Mio Dio, cos'e'!!!?), il WEIGHT e' soltanto 100gr, e' in generale piccolo e semplice ma lo SCREEN e' molto WIDE (e io qui gia' non ci capivo piu' un caso)--- poi ha continuato con le funzioni: ---ha una nuova modalita' per DRAGGARE e anche per SCROLLARE (come, te lo porti in bagno quando vai a fare pipi' !!!?) ...e' una incredibile Mac NEW ENTRY , continuate a POSTARE i vostri commenti anche per richiedere HELP sui dettagli--- Ora.. se un tecnico della Apple, americano, che ha studiato l'italiano ascoltasse una presentazione del genere, si chiederebbe: --ma questo e' deficente davvero o lavora per la concorrenza?--- La mia domanda e': vogliamo davvero che l'italiano si riduca a questo? andiamo, e' effettivamente IMBARAZZANTE.
    la bistecca e' la traduzione in italiano di 'steack' nata al momento della diffusione di questo taglio di carne inglese in Italia, e' ovvio che essendo una 'creazione' inglese possa avere un nome derivato dall'inglese. Ma che motivo c'e' stato per inventarsi 'postare' 'draggare' ... quando esistono gia' i termini italiani appropriati. Non mi puoi dire che e' gergo, se lo dovessi dire in un gergo italiano direi: 'buttaci un commento' (ad esempio), se dovessi usare un gergo inglese magari direi 'chack your comment in' ..per dire, sono modi di dire con un certo carattere. 'postare' mi suona molto infantile e poco dignitoso, come un termine improvvisato da un bambino alle prime parole, quando non gli viene in mente la parola giusta (un po' come dire' passami quel coso per aprire sto coso) e piu' questi termini vengono adoperati, piu' vengono imitati da altri, e cio' succede in rete, quindi a velocita' supersonica, percio' prevedo che l'italiano sara' ridotto a un gran casino e reinventato da gente con il bagaglio culturale un pidocchio dislessico che lo mescolera' a caso con quel poco che sa delle altre lingue (cio che e' successo nei paesi colonizzati), e succedera' nel nel giro di un decennio, quando il PC sara' davvero l'unico mezzo di comunicazione.
    Cio' che sto scrivendo sono solo considerazioni, non certamente un tentativo di evitare un disastro linguistico, perche' sarebbe utopico.
    (il paragone con 'stalking' mi e' proprio sfuggito, comunque ..non l'ho capito)

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  29. sembra una vignetta di forattini, ma meno verbosa...

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  30. Ripeto che non sono d'accordo. E' sufficiente che la scuola faccia il proprio dovere (cosa che spesso non fa, vero) per tenere separati la lingua vera e propria ed il gergo di un certo settore. Che poi ci siano gli esagerati che infilano un neologismo (o mostroidi vari) ogni due parole è un altro discorso.
    Ergo, dal canto mio, continuerò a "postare" i commenti.

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  31. Darkzero, tu dici che 'postare' ha un significato nel linguaggio di internet, infatti per te e per molti altri lo ha ed e' proprio quello il problema che voglio mettere in evidenza. Qualsiasi parola puo' avere un significato se le si da' un significato, un significato e' stato dato a 'postare' da un'orda di adolescenti che si sono copiati l'uno con l'altro. Tu dici che ha senso dire 'postare un commento' solo perche' siamo su internet e ah senso si'! se un senso glie lo devi per forza dare, ma un motivo per usare 'postare' invece di pubblicare non riesci a darmelo. Allora potrei anche usare una camionata di 'italianizioni (al posto delle traduzioni) solo perche' sono su internet (come faceva quel pirla nell'introduzione dell'iPad), e se scrivo in internet sicuramente qualcuno poi mi imita, cosi' gli italiani parleranno tutti cosi' tra qualche anno. Allora domani comincio a scrivere in rete con un linguaggio del livello di mia nipote di 6 anni e dico anche che me lo posso permettere perche' e' un linguaggio di internet. Poi prendo anche qualche minchiata detta dalla Gialappas Band, le schiaffo nei titoli di un forum e dico che quello e' il linguaggio specifico di internet.
    Continuo a pensare che sia bene curare il linguaggio anche su internet APPUNTO perche' e' un mezzo di comunicazione globale(e presto sara' l'UNICO mezzo). Gli inglesi e gli americani non usano inglesizzazioni di altre parole quando creano una pagina aperta ai commenti, se esiste una traduzione ufficiale, hanno una lingua che continuano a rispettare a prescindere dal mezzo di comunicazione usato: che sia un giornale, la TV o un regolamento condominiale, per cui risultiamo sicuramente ridicoli agli occhi e orecchie di una persona di lingua inglese che parla anche italiano (che ha studiato italiano in una scuola, intendo)

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  32. darkzero, indirizzati al mio nome xche' non ci capisco piu' niente in mezzo a tutti gli altri commenti

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  33. @T'Bell

    Tu dici che ha senso dire 'postare un commento' solo perche' siamo su internet e ah senso si'! se un senso glie lo devi per forza dare, ma un motivo per usare 'postare' invece di pubblicare non riesci a darmelo

    Non c'è alcun motivo, come non c'è nessun motivo per utilizzare qualsiasi parola con un certo significato piuttosto che un altro. Le lingue moderne derivano da lingue più antiche, e se si procede a ritroso sino alle prime lingue, troviamo nient'altro che suoni a cui sono stati arbitrariamente associati dei significati. Di per sé, le parole non significano assolutamente nulla.
    I neologismi semplicemente entrano nell'uso comune per motivi al quanto banali: perché piacciono, perché suonano bene, perché sono più rapidi da utilizzare (pensa a quanto è più rapido dire "formattare un disco" anziché "cancellare tutti i dati da un disco", traduzione per altro imprecisa perché formattare implica cancellare tutto, ma non vale il contrario) e via discorrendo.
    Fattene una ragione: la lingua la fanno i parlanti, e ognuno la fa come gli pare. Il fatto che a te "postare" faccia venire la pelle d'oca non vuol dire che faccia a tutti lo stesso effetto, e dunque ognuno è libero di usarlo. Naturalmente quest'ordine di cose può produrre cambiamenti anche drammatici in una lingua, ma se le cose non andassero così, oggi parleremmo ancora alla Dante, o anche "peggio".

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  34. La vignetta sara' esagerata, ma alla fine non si discosta poi tanto dalla verita'...
    Purtoppo in Italia, con questa mania di "difendere" le minoranze a tutti i costi ci si dimentica spesso quali sono le leggi;
    Forse non vi ricordate che quando a Roma Alemanno varo' il progetto per incrementare i controlli contro le prostitute per strada, addirittura salto' fuori un comitato per la difesa delle prostitute......

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  35. La cosa è tremenda.. ma il disegnatore è un genio..

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  36. darkzero, io abito in Inghilterra e non ho molte occasioni di parlare piu' Italiano, quindi mi potrei estraniare completamente da questo argomento, ma quando sono emigrata, gli Italiani parlavano tutti ancora una stessa lingua comune a tutti, o almeno si cercava di parlare tutti l'italiano che ci insegnavano a scuola. Sono tornata in Italia l'anno scorso in vacanza e di quello che dicevano in TV non ci capivo quasi niente, perche' ognuno usava una sua qualche italianizzazione o dei termini stranieri in un discorso in italiano ecc. E il fatto e' che, non solo chi parla Italiano di 10 anni fa (senza italianizzazioni) fa fatica a capire, ma anche fra chi usa varie italianizzazioni e termini stranieri al posto di quelli italiani, e' difficile capirsi, xche' non esiste una REGOLA per queste benedette italianizzazioni in quanto ognuno usa le sue, quelle che ha copiato dall'amichetto oppure dal tale forum sulla salsiccia calabra, e purtroppo tutti prendono queste italianizzazioni qua e la' come oro colato: non vengono considerate neologismi, ma PURO ITALIANO quando non lo sono. vent'anni fa questi linguaggi rimanevano nei limiti dei muri dei bagni pubblici o nelle nostre Smemorande, e se avessimo voluto pubblicare su un giornale un articolo con un italiano non accademico, il tale giornale non ce l'avrebbe accettato (o l'avrebbe corretto prima). Al giorno d'oggi, per fortuna, tutti si autopubblicano, e cio' e' meraviglioso xche' sutti hanno una voce su internet, ma e' anche vero che non riusciamo a capire se chi scrive e' un professionista o un ciarlatano qualsiasi, quindi, ad esempio, io leggo un articolo di un emerito idiota, che non e' capace di scrivere in maniera decente, pero' non conoscendo l'argomento, io non so che costui e' totalmente ignorante e riempie la sua pagina di sbagli grammaticali o altro. Pero' a me il suo punto di vista e' piaciuto e in fondo mi ricordo cosa ha scritto ed essendo anch'io poco istruita sull'italiano corretto, mi metto a scrivere come lui o a copiare inavvertitamente qualche suo sbaglio. A sua volta, qualcun altro legge il mio forum perche' mi scambia per un qualche professionista e si crea la sua pagina con tutti i miei sbagli e la catena continua, con una lingua italiana che cambia in continuazione a seconda di chi decido di imitare e nessuno mai togliera' i miei strafalcioni dalla rete (a meno che non siano offensivi o pericolosi), PER FORTUNA!. E INTERNET SARA' UN GIORNO L'UNICO CANALE PER LEGGERE E ASCOLTARE L'ITALIANO!!!! La rete italiana diventera' una Babilonia!
    ...(CONTINUA)..

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  37. Darkzero...(SEGUE)...
    Facciamo un esempio: Tu hai usato il termine 'postare' per dire 'mettere' un commento, ma e' un termine che tu usi xche' l'hai visto usare da qualcuno in rete ma io non l'ho mai visto, in questo caso io, o qualche altro lettore, avrei benissimo potuto non capire cosa tu intendevi per 'postare' xche' TU l'hai visto da qualcuno in un contesto, io no! Ora io ti chiedo: --mi fai un favore? mi swappi questa colonna, xche' non mi piace--- e credimi, qualcuno ha DAVVERO usato questa frase e io la voglio usare per scrivere sul tuo forum, perche' siamo tutti e due in internet, ....sii sincero, cosa diamine ci hai capito di quello che ti ho chiesto (sempre che tu non parli inglese e riesci a fatica ad arrivarci per associazione di idee)?
    Tu sei bravo se davvero usi solo 'postare' come italianizzazione, ma siamo solo all'inizio della globalizzazione di internet, se non afferri il mio concetto sicuramente ne acquisirai altre e le capirete solo tu e l'utente da qui le hai imitate. E ci saranno tutti gli altri utenti Italiani con tutte le loro individuali italianizzazioni in uso nella loro cerchia di contatti, in piu' ci saranno quelli che inevitabilmente creano le italianizzazioni sul momento, quindi se adessso tra italiani ancora un po' ci si capisce (e finalmente le barriere dei dialetti stavano venendo sorpassate), cosa succedera' tra qualche anno quando tutti i ragazzini avranno preso questa abitudine che si divulghera' a velocita' lampo su internet? S avremo finalmente abbandonato i dialetti e unifiacato la nostra lingua, ci sara' il nuovo problema di unificare la lingua a seguito delle brutte abitudini su internet. Sembra proprio che gli italiani non possano vivere senza complicazioni!
    La lingua si e' sempre evoluta, e' vero, ma se prima non usavamo le battute della Smemoranda per pubblicare un articolo su un giornale, neppure oggi, sebbene non vengano scartati, dovremmo usare il linguaggio del profilo di FB dell'amico per pubblicare articoli in internet, xche' gli articoli in internet vengono, nella maggior parte dei casi, considerati con la stessa serieta' degli articoli di una principale testata giornalinstica.
    Se il fenomeno delle italianizzazioni si limitasse a 'postare' non ci sarebbero problemi, ma sai quanti altri pastrocchi e miscuglioni ho sentito l'ultima volta che sono venuta giu' in ferie?! Era proprio 'la sagra dal vilan' come si dice al mio paesello.
    Non so negli altri paesi europei, ma in Inghilterra il linguaggio non e' stato modificato per niente con l'avvento di internet. Si usava 'to drag' quando si trascinava qualcosa da un punto a un altro, e si usa 'to drag' anche in internet per trascinare un documento o qualche altra cosa in internet. e in tutti i paesi di lingua inglese si e' sempre usato, si usa e si usera' SOLO 'to drag' per quell'azione. Non avro' mai il dubbio che il mio lettore non possa capire cio' che dico perche' lui ha appreso una italianizzazione diversa dalla mia, imitata da qualcuno che non e' nella mia cerchia.
    Le italianizzazioni sono parole che cambieranno sempre, le lingue hanno bisogno di termini UFFICIALIZZATI e condivisi all'unisono

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  38. Darkzero --> Formattare (to format) in inglese non significa, come hai scritto, 'cancellare tutti i dati da un disco', significa: riorganizzare un ammontare di dati in vari settori, oppure: determinare un certo ordine nei dati seguendo una determinata logica e apparenza. E questo e' il trmine che chi parla inglese usa anche gia' usava per cartelle cartacee molto prima che si diffondesse il computer. Anche in questo caso loro non hanno dovuto modificare il loro modo di dire solo perche' gli stessi dati ora stanno in un computer invece che neggli scaffali di un archivio.
    Se dovessi dire 'to format' in italiano, io non direi proprio formattare, derei invece semplicemente riorganizzare, chiarissimo, che ci vuole!?
    Purtroppo c'e' anche da dire che i computer vengono creati in inglese, ben pochi comandi sono stati tradotti in Italiano (trovi 'tools' non 'strumenti' in cima allo schermo), per cui e' anche chiaro come spesso la continua traduzione in italiano possa risultare scomoda (se io ora mi ritrovassi all'improvviso con un PC che ha tutti i comandi in italiano, diventerei moooooolto piu' lenta e oltre tutto, se dovessi insegnare al mio amico americano a usare un PC per la prima volta, non protrei fare a meno, a volte, di farmi scappare dei termini in 'Italianinglish'.
    Le case produttrici di computer che vendono all'italia, certamente se ne sono sbattute di produrre computer con comandi in italiano, quindi mi rimarra' 'print' come comando per stampare, ma chi mi istruisce sul PC mi insegna che con quel tasto io posso 'PRINTARE!' velocemente.

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  39. T'Bell,

    quale parte del concetto di "fuori tema" non ti è chiara?
    (E non ho scritto "off topic" giusto per non farti partire un'altra vena...)

    RispondiElimina
  40. --- T'Bell,

    quale parte del concetto di "fuori tema" non ti è chiara?
    (E non ho scritto "off topic" giusto per non farti partire un'altra vena...) ---

    Scusa anonimo, se questo e' il tuo articolo, ti chiedo scusa per l'invasione, era l'ultimo commento.

    RispondiElimina
  41. ha ha ha !!! lo sapevo che prima o poi qualcuno avrebbe cominciato a smadonnare :-D

    RispondiElimina
  42. A Ventralia, paese di mio nonno, c'è una strada chiamata "via del postato".
    Superics

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  43. "La vignetta sara' esagerata, ma alla fine non si discosta poi tanto dalla verita'...
    Purtoppo in Italia, con questa mania di "difendere" le minoranze a tutti i costi ci si dimentica spesso quali sono le leggi;"

    Se è per questo "ci si dimentica spesso quali sono le leggi" anche quando si deve pagare le tasse, quando bisogna presentare per tempo le liste elettorali, quando si assalta i campi rom, quando si possiede 3 reti televisive mentre il limite è di 2...sì, in italia "ci si dimentica spesso quali sono le leggi" MOOOLTO spesso...

    PS, ma quali leggi "ci si dimentica spesso" "con questa mania di "difendere" le minoranze a tutti i costi"? Ci sono leggi italiane che vietano di difendere le minoranze?!? nel 2010?!?!?

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