Giù le mani dalla Nutella

Io mangio la nutella tutte le mattine: la spalmo sul pane, insieme al caffelatte. Ingurgito la stessa colazione all'incirca da tre anni, e mi sento assolutamente in salute.
Ogni tanto la Commissione europea la fa fuori dal vaso: pensano che ci devono tutelare, che siamo tutti un po' coglioni. Io mangio la nutella tutte le mattine, ma ne mangio un cucchiaino, non un intero barattolo: so che è piena di grassi e olii vari, e non ho bisogno di un allarme che suoni ogni volta che tocco il barattolo per ricordarmene.
Ma veramente questi signori non hanno altro cui pensare?
Ma è perché sono così incattiviti che ce l'hanno con la nostra morbida, marroncina e densa nutellina?
Finisce pure che mi tocca dar ragione a quelli della Lega. Dai Commissione, non fatelo, abbiate pietà.

Questo post è stato pubblicato il 18 giugno 2010 in ,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

36 Responses to “Giù le mani dalla Nutella”

  1. Scusami, Giulia, ma non ho capito bene: a rischio è solo la pubblicità o lo sono i prodotti stessi?

    RispondiElimina
  2. I prodotti non potranno più pubblicizzare le proprietà nutrienti del prodotto stesso.

    RispondiElimina
  3. Per lo stesso principio anche il burro, il vino, la carne, la birra, i farmaci, Tutto non andrebbe pubblicizzato. Mah.

    RispondiElimina
  4. Qualche informazione più precisa:
    http://www.dissapore.com/primo-piano/fa-piu-male-la-nutella-o-lunione-europea/

    RispondiElimina
  5. Il fatto e' che alla commisione europea ragionano come gli anglofoni: il cittadino e' cretino e deve essere tutelato il piu' possibile. Penso piuttosto che dovrebbero fare un media con il ragionamento italiano: chi cazzo e' il cittadino. Una sana via di mezzo porterebbe a rivedere un po' tutte le pubblicita' alimentari, imponendo una migliore informazione e diminuendo il marketing. In fondo dire che mangiare troppa nutella non fa bene e' un'ottima informazione, dire che la nutella contribuisce all'obesita' e' una cazzata: un scorretta alimentazione favorisce l'obesita'!

    RispondiElimina
  6. E' bello vedere che gli italiani per le cose veramente importanti sanno fare fronte comune...

    ma esattamente chevvifrega se non passa più lo spot della nutella in tv?

    Che problema è se ci scrivono su "tassicanociva"?

    Non mi pare che un fumatore abbia smesso di fumare leggendo gli avvertimenti sui pacchetti.

    Fidatevi: è l'ultimo dei nostri problemi (inoltre forse trovo giusto sapere le porcate che mi propinano e quanti mi fanno male anche se non smetterò di mangiarle mai)

    RispondiElimina
  7. Sinceramente non vedo nulla di male nel cercare di porre un freno alle pubblicità ingannevoli. Ma tanto ormai il Parlamento ha bocciato quella proposta, quindi potete stare tranquilli.

    RispondiElimina
  8. "Il cittadino deve essere lasciato in grado di alimentarsi come gli pare" ha detto un tipo di Ferrero...
    Si certo....libero di mangiare la merda che questi industriali farabutti metterebbero nei loro prodotti pur di guadagnare...fregandosene della salute dei loro clienti, se non ci fossero gli organi di controllo.
    E per come va in italia ultimamente...quanto a organi di controllo ben vengano quelli europei.
    Italiani!!!!

    RispondiElimina
  9. Ma se il problema è solo la pubblicità, chissenefrega. Nessuno ci impedirà di mangiare la Nutella! Detto francamente, il cuoco della nazionale non mi stava nemmeno troppo simpatico.

    RispondiElimina
  10. ...noi Italiani siamo un popolo strano...prendeteci libertà di stampa, democrazia e posti di lavoro...ma lasciateci la nutella!!!

    RispondiElimina
  11. io compro la cioccolata da spalmare nei negozietti dell'equo solidale e quindi sto apposto.

    RispondiElimina
  12. Perdonami Giulia, ma credo tu abbia frainteso. Brussel vuole imporre di dichiarare in modo standard i valori nutrizionali (carboidrati, vitamine, grassi saturi e insaturi, olii idrogenati, etc,). Con tali valori la Ferrero non potrà più dire che "pane e nutella" è una sana colazione equilibrata (che anche la Nazionale assume), perché semplicemente non lo è. Puoi mangiarne poca o tanta ma non è equilibrata, come non lo sono i cannoli siciliani, o il lardo di colonnata: nessuno condanna queste prelibatezze. Il 90% di quello che trovi in pasticceria è squisito ma poco salutare, e se un pasticciere mi consigliasse di mangiare una sfogliatella al giorno, io gli darei del pazzo. Quindi non puoi far vedere in TV una mamma che dà a suo figlio una merendina perché tanto è "come quella che farebbe lei". E' un attentato alla salute pubblica. Quindi ben venga una regolamentazione.

    RispondiElimina
  13. Non capisco perché la pubblicità della Nutella è ingannevole e quella del Banana no.

    RispondiElimina
  14. Come sempre quando si parla di alimentazione escono fuori boiate del tipo: "libero di mangiare la merda che questi industriali farabutti metterebbero nei loro prodotti pur di guadagnare", "io compro la cioccolata da spalmare nei negozietti dell'equo solidale e quindi sto apposto", ecc.
    Consiglio a tutti (anche chi pensa di conoscere a fondo la materia) di seguire questo blog: http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/ e/o di comprare il libro: http://www.chiarelettere.it/dettaglio/66902/pane_e_bugie
    Una volta che avrete le ideee piu' chiare potrete anche avere il diritto di dire la vostra, fino a quel momento vi consiglio di tacere. E' meglio star zitti e far finta di essere stupidi che aprire la bocca e levare ogni dubbio.

    RispondiElimina
  15. Beh,
    che ti aspettavi da chi definisce anche la lunghezza della banana?

    RispondiElimina
  16. Quoto in pieno Arturo: norme per regolamentare la pubblicità. Null'altro.
    Facile poi strumentalizzare un sentimento nazionale per la Nutella...

    RispondiElimina
  17. Leggevo che la questione si riduce all'obbligo di giustificare scientificamente affermazioni pubblicitarie del tipo: "il mio prodotto fa bene alla salute".

    Mi pare un principio sacrosanto.

    RispondiElimina
  18. Ne ho parlato ieri qui: http://rospodallaboccalarga.blogspot.com/2010/06/lapocalisse-e-vicina.html

    Sicuramente è una questione che non dovrebbe preoccuparci, visto che la Ferrero provvederà a far si che chi di dovere faccia la cosa giusta al momento giusto... Non parliamo mica di una fabbrichetta con 12 operai eh...

    RispondiElimina
  19. Non ho letto Pane e bugie ma seguo il blog dell'autore: ben nascosta sotto una fitta coltre di scientismo s'annida una fitta schiera di boiate che non dico che non reggono alla prova della scienza, ma che non reggono nemmeno alla prova dell'italiano e della coerenza.

    La Nutella distrugge i boschi di palme nel Siam, questo andrebbe messo nell'etichetta.
    E cmq è diseducativa.
    E in fine, se tutti ammettono che non ne rinuncerebbero mai (forse nemmeno se la Ferrero dovesse mai ammettere l'addizione delle peggio cose) allora è il momento di riflettere su cosa sia veramente la Nutella, e come sia in grado di insediarsi nelle nostre vite e tenerci ostaggio del suo sapore.
    Per dire: aggiungi il fosforo nella Nutella e fai degli italiani un popolo di ubbidienti pecoroni.
    Ops!

    RispondiElimina
  20. Nessuno si ricorda dei bollini blu proposti dall'allora ministro Sirchia per i ristoranti? Cercate, cercate...

    RispondiElimina
  21. Per una volta mi trovo in disaccordo con questo Blog, ho già espresso la mia opinione a riguardo sul mio.

    La Nutella è un esempio, non il target principale, la proposta di legge europea è in generale sull'alimentazione e sulla correttezza dei principi nutrizionali e salutari elencati su confezioni e pubblicità.

    Penso che impedire al mercato di prenderci per i fondelli sia sempre una buona cosa, in qualsiasi campo.

    RispondiElimina
  22. concordo con Sleeper e altri...

    mi pare il minimo che debba essere illegale pubblicizzare prodotti con informazioni deliberatamente sbagliate o ingannevoli!
    si parla di corretta informazione, non di divieti!

    e poi, che sarà mai la nutella... ma una pesca a merenda no, siamo diventati così dipendenti da zuccheri e oli da non poter tollerare che qualcuno ci dica che la crema alla nocciola (che è un esempio, potrebbe essere qualunque snack o merendina confezionata) che stiamo spalmando sul pane non fa poi così bene, ma è in realtà nociva? ci disturba?

    allora tranquillizziamoci: non se ne farà niente.
    mi pare ovvio che tutte quelle multinazionali alimentari che mettono le loro quote di mercato prima della salute dei cittadini (e della corretta informazione che porta a scelte consapevoli, per quel che importa) faranno di tutto, e possono fare molto, per proteggere i loro interessi. alla faccia nostra (vostra)

    RispondiElimina
  23. Ma 'Machissene' se l'ennesima multinazionale dovra' dichiarare che fa male il proprio prodotto. Concentriamoci sulle ammonizioni che l'Europa ci fa in continuazione sullo stato di illegalità perpetua presente in Italia.

    RispondiElimina
  24. Alssandro di cui al post delle 17.24....ma che sei scemo o produci alimenti adulterati?

    RispondiElimina
  25. Alessandro chi dice stronzate e boiate sei tu. Non facevo un confronto sull'eticita' ( e ci sarebbe da dirne.....) tra i due prodotti ma della questione nutrizionale visto che la cioccolata spalmabile dell'equo solidale e' innanzitutto con zucchero di canna, quindi meno dannoso dello zucchero bianco colorato con la calce (la sapevi almeno questa o solo tu sei esperto nutrizionista?), olio non idrogenato, oltre che prodotto nel rispetto dei diritti del lavoratore e dell'ambiente.

    http://www.commercioalternativo.it/pdf/26056.pdf

    QUindi prima di giudicare a merda gli altri spinto dal furore rabbioso fatti una sega.
    PS: non rispondero' piu' a persona volgare come te.

    RispondiElimina
  26. Ogni tanto non sono d'accordo con l'opinione del blog.
    A mio avviso si tratta di una regolamentazione sacrosanta. I principi nutrizionali vanno indicati chiaramente, lo stesso vale per la lotta alla pubblicità ingannevole.
    Come già ha ben spiegato Arturo la Ferrero sarà costretta a pubblicizzare il prodotto in maniera veritiera e non con le baggianate secondo cui la Nutella è un alimento sano e completo, con la nazionale emblema dello sport che la mangia.
    Semplice regolamentazione.
    Poi è incredibile, con tutto quello che ci stanno togliendo abbiamo dato voce ad una sciocchezza simile. Se fossimo così tosti contro le scemenze del governo...altro che popolo ingnorante!

    RispondiElimina
  27. si è vero, seguendo lo stesso principio, nulla andrebbe pubblicizzato, nulla.....speriamo accada.

    RispondiElimina
  28. Per una volta anche io sono in disaccordo con questo blog.
    LA Nutella, checchè ne dica il cuoco della Nazionale (tra l'altro quella pubblicità andrebbe bandita, perchè il compito di un cuoco è quello di cuocere; a scegliere la dieta ci pensa un dietologo, a decidere quali alimenti sono sani l'ASL...) è un prodotto assolutamente non sano e che può essere causa di obesità ecc ecc
    Ve ne ricorderete quando (spero presto) ci saranno le liste d'attesa negli ospedali con la discriminante "obeso" o "fumatore"

    RispondiElimina
  29. Primo:
    Informarsi, la Ferrero è una delle aziende più serie in italia, almeno nel settore dolciario e chi la crede una multinazionale come la Nestlè si sbaglia.... e di grosso.
    Secondo:
    non si comportano sicuramente così gli anglofoni (per Alessandro) che normalmente sono per il minore intervento. Detto in altre parole si fanno bastare la lista degli ingredienti ed i valori nutrizionali. Magari aggiungessero la provenienza delle materie prime ne sarei felice e credo anche la Ferrero.
    Terzo:
    ma l'avete letta la proposta: divieto di pubblicizzare se contiene più di 10 gr. di zucchero per 100 gr. di prodotto.
    Nulla a che fare secondo me con la pubblicità ingannevole che è altro.
    Paolo

    RispondiElimina
  30. Vabbe' Giulia, con quella miseria che ti danno ad annozero ci credo che ti mangi la nutella a colazione....:-) Ti consiglio di assaggiare la crema ginduja, della caffarel, quella si che merita, dentro ci sono per davvero le nocciole e la cioccolata. Se mai vedessi come la fanno la nutella mi sa che non la mangeresti piu', anche solo come lo scaricano il cioccolato in ferrero ad Alba ed in che condizioni e'...hai presente i vermicelli...si si, tanti bei vermicelli credimi.

    RispondiElimina
  31. ora, che la nutella non sia una sana colazione non so. che si intende per sana? una fetta di pane, latte e nutella non mi pare peggiore di un uovo strapazzato e bacon, ad esempio. credo sia corretto indicare i componenti di un prodotto, come per il vino la scritta 'contiene solfiti', anche se non viene indicata la quantità. poi certo bisognerebbe sapere quanti pesticidi sono stati utilizzati nella coltivazione delle nocciole, ma questo è valido anche per tutto il resto, come le mele del trentino o la mozzarella casertana

    RispondiElimina
  32. La Patanutella©, una Nutella® più patafisica e patagonistica?
    di V.S.Gaudio

    Ci fosse stato nella “Nutella” quel cioccolato scorza della Majani “che è tale e quale un pezzo di corteccia, una ruvida scaglia tirata via da un albero”[Felice Campanello, La Buona Italia, Rizzoli, Milano 1977:pag.83] che è cacao allo stato puro, senza aggiunta di grassi e con poco zucchero, avremmo avuto una “Nutella” meno energetica ma delicatissima?Tanto che sia la Ferrero, che la fa la “Nutella”, che altri produttori, anche artigianali, come la Pasticceria Peruzzi di Prato, potrebbero scrivere sull’etichetta che questa “nutella” più rudimentale non è molto diversa da quella che avrebbero potuto mangiare gli Aztechi se avessero potuto farla la crema da spalmare sulla fetta di pane che fanno nella Calabria Saracena o nella Puglia delle Murge…
    O se ci fossero ancor più nocciole, che, tra i frutti oleosi,è il frutto più digeribile e più nutriente, consigliato addirittura ai diabetici, allora ci si potrebbe scrivere, sull’etichetta, che, contenendo calcio, fosforo, potassio, zolfo, magnesio, cloro, sodio, ferro e rame, e vitamine A e B, influisce quindi positivamente sulla nutrizione e sull’equilibrio generale?
    Infine, nell’era della transeconomia, si può pensare di fare una “patanutella” che recuperi lo statuto dell’immagine che potrebbe sfuggirle, e che crei una scena altra rispetto a quella del reale, una “patanutella” fatta, appunto, con la Majani o la Peyrano, cioè con un cioccolataio che, nell’immagine, costituisce l’essere proprio dell’arte di fare il cioccolato, in modo che questa forma di integrazione che è l’unione europea,che, come scrisse Jean Baudrillard, è “anche un po’ una forma di esorcismo:più il discorso dell’Europa si armonizza, cioè più gli accordi comuni si succedono gli uni agli altri, più gli eventi europei vanno esattamente nel senso opposto”[J.B., Al di là della fine, © 2002], fosse in qualche modo ostacolata prima che il sistema delle integrazioni non provochi tutte le forme di espulsione, di decadenza, di sterminio, almeno dei paradigmi più originali e meno propensi al livellamento comunitario?

    RispondiElimina
  33. Sfatiamo un mito:
    Ingredienti della Nutella attuale, che comunque non è il target specifico dell'unione europea ma un esempio:

    * Zucchero
    * Oli vegetali
    * Nocciole (al 13%)
    * Cacao magro
    * Latte scremato in polvere (5%)
    * Siero di latte in polvere
    * Lecitina di soia (emulsionante)
    * Aromi

    C'è il 13% di Nocciole di cui ci sarà una percentuale più bassa di olio di nocciola, tutti gli altri oli sono parte dei seguenti:

    * Olio di arachidi
    * Olio di ricino
    * Olio d'oliva
    * Olio di palma
    * Olio di cocco
    * Olio di sesamo

    Aggiungiamo latte in polvere(5%),lecitina, siero e cacao in dosi non comunicate e Aromi:

    non specificano se naturali o artificiali, il che può voler dire qualunque cosa.

    Vi rimando a Wikipedia fonte di questo post:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Aromi

    http://it.wikipedia.org/wiki/Olio_vegetale

    http://it.wikipedia.org/wiki/Nutella

    Che faccia bene, proprio non credo, visto che probabilmente la metà è composta da olio, non di nocciola, che è inferiore al 13%.

    Il punto è questo, perché non so quanto olio c'è? Quale esattamente? che percentuale di aromi? Quali? Quanta lecitina di soia? Quanto siero di latte? Influisce tanto se ho un'intolleranza? E' una dose che posso sopportare? Perché non ho il diritto di sapere cosa pago per mangiare?

    La Nutella è un esempio, ma credo si possa applicare a molte cose e si deve farlo, altrimenti è anche inutile, per esempio, andare a prendersela con McDonald's (lasciando l'etica a parte) perché un fan sfegatato vi risponde che è un hamburger, con foglia di insalata, pomodoro, ketchup, maionese e pane. Che male fa una volta ogni tanto?

    Non è questione di bene o male, ma questione di sapere cosa si mangia, da dove viene, e se è considerato sano o meno, perché se c'è più del 50% di olio e gli aromi sono chimici, proprio bene non fa.

    RispondiElimina
  34. @giacinto2000: se nella crema equosolidale la differenza è solo zucchero di canna al posto di zucchero bianco in termini nutrizionali praticamente non cambia nulla.

    Ma invece un link dove viene spiegato con più precisione cosa vorrebbe l'unione europea qualcono ce l'ha? Discutere senza avere idee chiare sul provvedimento mi pare un po' inutile.

    svante

    RispondiElimina
  35. Scrivo anch'io per ribadire, per la prima volta, di trovarmi in disaccordo con questo blog.
    Visto che ormai è nota la correlazione tra malattie cardiovascolari, cancro, e cattiva alimentazione, in questa proposta europea vedo solo vantaggi. Purtroppo sono ormai molte le madri che imbottiscono i figli di "sane" merendine e poi si chiedono perchè si ritrovano con bambini in sovrappeso o obesi.
    Per favore, non finite anche voi ad accodarvi dietro stupide battaglie innescate solo dalla disinformazione.

    RispondiElimina
  36. svante la differenza esiste: lo zucchero bianco e' dannoso.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Poll

Powered by Blogger.

Popular Posts

Followers

Blog Archive

Subscribe

Labels

Sponsor

Random Post