Privacy di classe

Il signore che vedete qua sopra, quest'oggi immortalato in manette da numerosissimi quotidiani in versione cartacea e telematica, si chiama El Ketaoui Dafani, è marocchino ed è stato condannato all'ergastolo per aver ucciso sua figlia Sanaa, colpevole di essersi innamorata di un italiano.
Ecco, a me piacerebbe sapere per quale motivo il Garante della privacy si senta in dovere di operare un richiamo se ad essere ripreso con i ferri ai polsi è un ex provveditore alle opera pubbliche, mentre non ritiene di fare un fiato se l'identico trattamento viene riservato a uno che non conta niente: cosa che, sia detto per inciso, capita più o meno un giorno sì e un giorno no, sia sui giornali sia in televisione.
Dobbiamo desumerne che anche il diritto alla privacy, stringi stringi, è diventato una questione di classe?

Questo post è stato pubblicato il 15 giugno 2010 in ,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

12 Responses to “Privacy di classe”

  1. Perché c'è cricca e cricca, dipende tutto dall'etimologia della parola.

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  2. Forse perché il signore qui sopra è già stato condannato, e comunque è stato arrestato praticamente in flagranza, mentre l'altro è, per ora, solo indagato, e finché non si è condannati in teoria bisognerebbe essere considerati innocenti.
    È un'ipotesi eh

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  3. Articolo 114 CPP, comma 6-bis: "È vietata la pubblicazione dell'immagine di persona privata della libertà personale ripresa mentre la stessa si trova sottoposta all'uso di manette ai polsi ovvero ad altro mezzo di coercizione fisica, salvo che la persona vi consenta". (Grazie all'amico e compagno Alessandro Gerardi per l'info).

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  4. oltre alla citazione del CPP (che taglia la testa al toro) mi sembra assai improbabile che un criterio di distinzione possa essere basato sul grado di giudizio o sulla presunzione di non colpevolezza, dato che nessuno di questi due fattori ha a che fare con la pubblicazione delle foto in questione.

    l'argomento e' questo: tutti i provvedimenti restrittivi della liberta' personale -cosi' come le sentenze al termine di un processo- sono emessi in nome del popolo italiano da un magistrato terzo, quindi hanno la stessa "dignita'" di una sentenza definitiva (anche perche' persino una sentenza di primo grado puo' a posteriori rivelarsi definitiva, se non impugnata nei termini di legge).

    alla fine della fiera, l'unico elemento logico che differenzia i due casi e' che nella authority e' assai piu' probabile trovare politici (ex o futuri) potenzialmente sottoponibili a provvedimenti giudiziari piuttosto che immigrati.

    in parole povere: meglio tutelare i miei simili perche' prima o poi potrebbe capitare anche a me; hai visto mai...

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  5. Ma a chi importa DELLA "PRIVACY" DI UN PERVERSO ASSASSINO DI UNA RAGAZZA INNOCENTE, CHE PER GIUNTA ERA SUA FIGLIA? A me no di certo....

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  6. scusa rainbow, ma che c'entra che a te non importa??? se c'è una legge va rispettata, al di là delle opinioni soggettive e soprattutto a prescindere dall'individuo in questione!
    se te lo fossi dimenticato si chiama giustizia...

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  7. dici bene, ma ti sei perso Schiavone, il figlio di sandokan

    nell'url trovi il mio comunicato di oggi su questo in cui c'è importante riferimento a cpc
    ciao!

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  8. Ma se tutti i giorni al TG5 c'è una carrellata di arrestati in manette! Hai ragione, la legge va rispettata. ma il primo a non rispettarla è un TG della Mediaset, di cui è padrone il fratello del Presidente del Consiglio. Bell'esempio...
    Mi scuso, ma sono stato sviato dall'indignazione morale per il crimine commesso da quell'individuo.

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  9. L'articolo segnalato caro Metil viene violato in ogni dove praticamente ogni singolo giorno... Ma non ne faccio una questione di cricca... E' una questione di "convenienza" a prescindere dal colore della pelle o dal ceto sociale.

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  10. Fatta la legge... Nella foto di qui sopra le manette sono pixelate e nel TG3 di stasera - tanto per fare un esempio recente - le immagini di Schiavone che veniva condotto in carcere erano al ralenti; le manette non si vedevano mai, anche se era facilmente intuibile per quale motivo il boss teneva le braccia dietro la schiena.

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  11. Interessante notare come, nel contesto dell'fatto, si sia scelto di dare rilievo ad fatto che, nell'economia della contingenza, è assolutamente irrilevante.
    Devo tradurre?

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  12. Il tuo rilievo non è sbagliato ma un accusa di omicidio non è associabile a quella di presunta corruzione. Solo questo.

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