In Italia c'è un partito che si autoproclama democratico, si definisce progressista e dichiara di volersi opporre alla deriva autoritaria e illiberale che sta sommergendo il paese.
Si tratta dello stesso partito nel quale gli iscritti che hanno anche la tessera di un altro movimento politico vengono esplusi, e quelli che sostengono vivacemente l'opportunità di discriminare le persone in base alle loro preferenze sessuali no.
C'è di che essere ottimisti, no?
la cosa che mi sconcerta è che dopo l'affermazione della binettaccia (lui, non io, estraneo al partito) nessuno ha detto niente. forse nel piddì non conoscono il concetto di "presa di posizione"?
RispondiEliminaA me non risulta che l'abbiano mai conosciuto.
RispondiEliminaGuardiamo le cose dal lato positivo, Marino sta costringendo gli altri due a rincorrerlo (in modo comunque non soddisfacente)sui temi "sensibili", che poi di sensibile non hanno nulla, son semplici principi di legalità.
RispondiEliminaForse proprio questa rincorsa non fa altro che evidenziare quanto abbiano le mani legate su questi temi i due soliti noti.