Fumata nera (l'ennesima) da parte dell' UE: niente più deroghe sulla quantità di arsenico nell'acqua potabile!
Sia chiaro, la notizia è NIENTE PIU' DEROGHE.. e non, come potrebbe sembrare che siano "nuovi limiti imposti". Il limite di 10 microgrammi per litro, era stato già fissato nel 2001 in Italia, in netto ritardo con la direttiva europea del 1998, il secolo scorso. A forza di cadere dalle nuvole rischiamo di spezzarci l'osso del collo.
E perdonatemi, ma sentir dire dal dott. Ottaviani (direttore igiene acque interne dell'ISS) che rispetto al rischio cancro, non bisogna fare allarmismi, dichiarando che
"Non ci sono rischi se l’arsenico viene assunto per un periodo limitato che “rientra appunto nella deroga”. E sui rischi di alcune forme di cancro “dipende dalla durata dell’esposizione ed solo per un’ulteriore precauzione se si consiglia di non far bere quell’acqua a bambini al di sotto dei 3 anni”. Purtroppo “ manca una corretta informazione”,mi fa accapponare la pelle. Per 3 motivi:
- il primo, leggendo quali sono le città ed i paesi in questione, ritengo che in molti abbiano bevuto acqua all'arsenico per tutta la vita;
- secondo, quando il dott. Ottaviani, responsabile dell'igiene delle acque interne parla del fatto che il rischio è minimo perchè limitato alla deroga, vorrei far presente che le deroghe in oggetto sono 3. Dal 2001, anno in cui l'Italia ha recepito le direttive europee sui limiti e identificato i rischi per la salute sono passati 9 anni, tre deroghe, tre volte il "periodo di tempo limitato", senza peraltro nessuna precauzione per i bambini entro i 3 anni, per i quali sono opportune ulteriori precauzioni. Della serie: sì, potrebbe causare il cancro, ma solo un po'.
Avrei anche da aggiungere che sentir parlare di "rischio minimo" sulla pelle altrui mi ricorda tanto il "che ce frega, tanto noi beviamo acqua minerale" (aò, cito Saviano pure io); - il terzo punto è una riflessione: sulla home page dell'ISS, in fondo a destra (senza allusioni), alla voce "chi siamo", si parla di "attività di ricerca (...) di consulenza, formazione e controllo applicate alla tutela della salute pubblica"... pensavo si parlasse di noi...
anche questa è acqua "pubblica"!
RispondiEliminail problema è serio, soprattutto se si pensa che il ministro fazio svia l'attenzione pubblica, le amministrazioni locali non hanno fatto praticamente niente. ancora si devono costruire i dearsenificatori... secondo me ancora li devono progettare.
RispondiEliminahttp://www.pierferdinandocasini.it/2010/11/25/arsenico-nellacqua-non-basta-aumentare-i-limiti-di-legge/ Antonio Di Matteo
Sì, antonio dmt, anche secondo me il problema è serio. E (non) sono stupita del fatto che le maggiori testate on line non ne parlino - Repubblica ha pubblicato un articoletto un paio di giorni fa, Corriere, bontà sua, ha seguito la notizia un paio di giorni, e il Messaggero non ne ha minimamente dato notizia -.. ci sono notizie più clamorose rispetto al rischio cancro di una buona parte della popolazione, notizie più "giornalistiche", leggermente meno scomode.
RispondiEliminaSi va avanti con la logica di "acqua in bocca". E io so' un po' stufa, disillusa, disincantata e alquanto incazzata.
ps. il link postato sembra incompleto
buona giornata