Bipartisan un cazzo

Abbiate pazienza, ma a me l'idea di accomunare nel più importante festival musicale del paese la canzone dei partigiani con l'inno trionfale del Partito Nazionale Fascista, per giunta in omaggio all'unità d'Italia, non pare tanto "bipartisan", quanto una stronzata: a meno che qualcuno non riesca a spiegarmi per quale motivo (diverso dal subdolo tentativo di sdoganamento culturale del fascismo al quale assistiamo da un po') si debba essere imparziali tra i sostenitori della democrazia e gli aficionados della dittatura.

Questo post è stato pubblicato il 03 novembre 2010 in ,,,,,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

33 Responses to “Bipartisan un cazzo”

  1. Ma perche' in Italia o stai con baffone o stai con i fascisti?
    Io sono liberale e non mi sento rappresentato da nessuno dei due.

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  2. bravo anonimo liberale,

    già che ci sei chiediti chi è morto per consentire anche a te di presentare pubblicamente i tuoi distinguo, le tue dissociazioni e le tue difficili scelte, e chi piuttosto nel tentativo di farti marciare a ranghi compatti, con l'orbace che pizzica sui coglioni.

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  3. Anonimo, caschi male! in Italia una destra liberale non c'è mai stata, c'ha ben provato Fini a Fiuggi, ma l'italiano medio preferisce una destra padronale come quella del Berlusca.
    Non a caso fascismo e berlusconismo partono dalla stessa idea del "ghe pensi mi", senza pensieri e senza problemi ci pensa il padrone a tenerci con la pancia piena. Poco pane, circo mediatico e figa, e voilà, a cantare "giovinezza" e a guardarsi la Rodriguez.

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  4. Faccio sommessamente notare che la resistenza non operava per baffone, ma per liberare il paese dalla dittatura: al termine della quale d'altronde, non ha avuto luogo la rivoluzione socialista.

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  5. @ l'Anonimo liberale: Bella Ciao è una canzone della resistenza. Non ci puoi trovare all'interno neanche un riferimento al socialismo, è solo antifascista. Che poi i liberali o gli antifascisti di destra non la cantino sono cavoli loro (e francamente mi chiedo perchè non lo facciano).

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  6. @Gnu
    Perché, come moltissime cose, col tempo si è allontanata dal suo senso primario, ed ha assunto una nuova veste. Questo è indubbio, anche se sono d'accordo nel dire che partigiani = comunisti è un'eguaglianza del tutto sbagliata.

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  7. Ma non c'è niente da fare, siamo nel paese dove ancora ci si chiede il significato del colore rosso al semaforo...

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  8. Se presenta Bruno Vespa c'era anche da aspettarselo magari con un bel plastico..

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  9. Il punto è che Bella Ciao non è una canzone "comunista", come si sta tentando di far passare, bensì del movimento partigiano. E' una canzone repubblicana, mica "di parte".

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  10. ho sempre considerato "Bella ciao" il vero inno della Repubblica Italiana in quanto canzone della resistenza al nazifascismo da cui essa è nata.
    Metterla alla pari di una canzone cara ai fascisti non solo è una cazzata è anche un'offesa alla Costituzione.

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  11. è curioso come lo stesso sondaggio lo proponga il corriere riferendosi alla sola Bella Ciao.
    http://www.corriere.it/spettacoli/10_novembre_03/morandi-ariston-bella-ciao_30f1e69a-e739-11df-a903-00144f02aabc.shtml
    Quanto alla discussione trovo che sia sbagliata fin nei presupposti. Sia Giovinezza che Bella ciao fanno parte della Storia e della Cultura della nostra nazione, che ci piaccia o non. Negarla o negarcela non serve a niente.

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  12. Ma sono il solo a pensare che metterla su questo piano a Sanremo, che è il festival del perbenismo per eccellenza, sia semplicemente penosa come trovata?

    Ci sono altri contesti in cui si dovrebbe parlare di queste cose, a questo punto mettiamo "Bella ciao" e "Giovinezza" pure al "grande fratello".

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  13. rispondo al primo anonimo.
    il punto è che qui non si parla di comunisti, o quanto meno non se ne dovrebbe parlare.
    Si discute di due canzoni una fascista e l'altra antifascista.
    Non ci può essere ambiguità.

    Poi aggiungo
    "Tra questi Mazzi annuncia anche Giovinezza, passata alla storia come inno del ventennio ma nata come canzone della 'goliardia' toscana nei primi del '900"

    cosa vorrebbe dire? che allora può andare a sanremo perchè non è nata come inno fascista ma come canzone goliardica cantata al termine degli studi universitari (secondo wikipedia)?
    Se la si presenta solo come canzone toscana di inizio 900... be penso che vista la rosa ristretta di canzoni per i 150 anni dell'unita si poteva trovare qualcosa di più significativo di una canzone che è l'equivalente dell'attuale:
    "Dottore!
    dottore!
    dottore del buso del cul
    vaffancul vaffancul"

    Ma evidentemente non è così in quanto si sono usati i termini par condicio e bipartisan e a meno che io abbia bisogno di un serio ripasso della storia i partigiani non combattevano contro i neolaureati torinesi o toscani che siano ma contro i fascisti.

    E allora lo si dica chiaro e tondo a san remo vogliono far suonare le note dell'inno ufficiale del fascismo... ed è la volta buona che vado a iscrivermi all'anpi e magari dopo mi decido anche ad iscrivermi all'admo.
    Così questi fascisti per una volta avranno ottenuto qualcosa di buono.

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  14. Vi state dimenticando dei cattolici, anche loro impegnati nela Resistenza.

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  15. scusate, ma a me sembra solo un mero tentativo di attirare l'ascolto che Sanremo non ha più...

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  16. hahaha, ogni tanto quando mi ritrovo a parlare con un nostalgico del Duce mi diverto a fargli notare che il buon Benito nel '42 in pieno delirio di onnipotenza ha DICHIARATO GUERRA AGLI STATI UNITI D'AMERICA, ovvero una potenza industriale che produceva 1000 volte più acciaio, munizioni, aerei e navi da guerra di quanti produceva la mitica italietta fascista. Poi gli chiedo se è saggio che un grande STATISTA (come appunto sarebbe stato il Duce secondo lui) abbia fatto una cosa del genere... senza contare che abbiamo pure rischiato di beccarci un paio di bombe atomiche come è successo ai giapponesi... Beh, le facce che fanno a questo punto, incapaci di articolare la benchè minima frase di senso compiuto, sono imperdibili... ragazzi non c'è niente da fare, senza cultura non c'è futuro... beh poi oltre alla cultura pretendere l'intelligenza è perfino troppo.

    Ah già, sanno solo replicare con la storiella dei treni che arrivavano in orario - notizie, peraltro, riportare sui giornali controllati dal regime... ma neppure questo fatto gli fa venire in mente nulla...

    puah che schifo

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  17. Hey....non è che poi con la scusa della rodriguez poi salta fuori anche de sica e il toscano tonto vero?
    Sarebbe davvero troppo!

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  18. Insomma, basta giocare ai fascisti e ai partigiani.

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  19. @Anonimo delle 21:45

    Per una volta ringraziamo il doppio giochismo tipico degli Italiani, oltre che lo sforzo immenso della resistenza.

    Una cosa volevo chiedere. Montanelli non era di destra? E non ha fatto parte anche lui della resistenza assieme a tanta altra gente di destra che non si riconosceva in Mussolini? Allora perché si associa la resistenza solo ai comunisti?

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  20. A proposito di Montanelli:

    "Nel 1935 il regime fascista attaccò l'Etiopia. Montanelli tornò in Italia e si propose come inviato in Etiopia, ma l'agenzia non acconsentì, così si arruolò volontario.[...]Qui sposò un'eritrea di 12 anni, versando al padre la convenuta cifra di 500 lire, secondo i costumi locali. Questa prima moglie lo seguì per l'intera permanenza in Africa."

    Si vede che le ragazzine africane tirano

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  21. @Anonimo delle 00:02

    Oddio...

    Cmq non vorrei fare l'avvocato del diavolo ma in Africa (non in tutta certamente) credo che si sposino a quell'età e facciano figli poco dopo perché hanno ritmi e stili di vita differenti dai nostri. Con questo non voglio dire che sia giusto ma, quanto meno, normale (?).

    Io ho riportato l'esempio di Montanelli perché è il primo che mi è venuto in mente ma son sicura che c'era gente di destra anche nella resistenza, delusa dal fascismo. Poi illuminatemi voi.

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  22. Come cantare l'ave maria in un casino. La "stravaganza" attirerebbe magari un sacco di arrapatissimi cattolici, farebbe audience. Sarebbe però pura bestemmia, come questa cagata delle due canzoni nemiche a Sanremo. Solo lo spappolamento degli ultimi avanzi di etica civile e di buon gusto possono portare a proporre questa cosa. Anche solo per scherzo o per sondare le reazioni o per fare un po'di ammuina.

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  23. Niente paura, la trasfusione trentennale di cacca nei cervelli dei telespettatori farà passare inosservato lo spappolamento dei residui di etica e di civilta. pm

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  24. Ma...

    "Una mattina, mi son svegliato"

    Così, toh! una mattina, all'improvviso mi son svegliato

    "e ho trovato l'invasor."

    Gli americani?
    I tedeschi?
    Chi è l'invasor che hai trovato quella mattina che ti sei svegliato, dopo 23 anni di sonno?

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  25. Io non sono daccordo a trasmettere "Bella ciao" al Festival di San Remo. Protesterei per farla togliere. Lasciate solo l'inno fascista che più si adatta a questo spettacolo di merda.

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  26. la mia pazienza non è infinita e si è già esaurita e quindi questa storia dei due inni mi fa rivoltare lo stomaco, una gran cazz......

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  27. Molto toccanti anche il momento in cui la Canalis verrà mandata al confino e quello in cui Morandi canterà C'era un balilla che come me. Ad omaggiare le tante vittime del nazifascismo, invece, ci penseranno i cantanti in gara, che ammazzeranno l'interesse del pubblico.

    [da qui]

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  28. Si tratta solo di una stupida e demenziale trovata pubblicitaria, probabilmente senza conseguenza pratiche.
    Almeno spero!!!!

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  29. Bella Ciao non è una canzone di sinistra ma di tutti i movimenti di liberazione dei partigiani, bianchi, rossi e senza colore...
    Giovinezza è nera come la più nera pagina di questo paese !!
    Non confondiamo le cose.

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  30. oltre al fatto che bisognerebbe spegnere la tv (Sanremo? aarrgghhh), quoto due persone, constatando che...

    "Sia Giovinezza che Bella ciao fanno parte della Storia e della Cultura della nostra nazione, che ci piaccia o non. Negarla o negarcela non serve a niente".

    Così è, vediamo di capirci?
    Francesca

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  31. francè, ma che secondo te in germania mettono nello show "più seguito" dalla nazione una canzone nazista?ma daiii fa parte della nostra storia ma non è che allora dobbiamo metterci a pulirici il culo sul balcone!

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  32. Salve a tutti,

    capito qui un po' per caso; ho avuto una discussione su FB con uno che aveva condiviso questo link e che, solo perché la pensavo diversamente da lui, mi ha sostanzialmente dato dell'ignorante, quindi ho preferito passare oltre, ed eccomi qui.

    Mi sembra che ci siano due problemi distinti.

    1) E' improprio eseguire Giovinezza in un contesto in cui si vuole rappresentare, in musica, i 150 anni dell'unità d'Italia?
    2) Il problema dello sdoganamento culturale del Fascismo è inerente al concetto di Fascismo in sé (e quindi tutto ciò che ha avuto l'etichetta di Fascista è inaccettabile o accettabile in blocco) o permette invece di fare dei distinguo, analizzando tutto e salvando il salvabile?

    1] Personalmente, negare che per 21 dei 150 anni dell'unità d'Italia l'Italia è stata fascista sarebbe come dire che l'anno prossimo si festeggiano i 129 anni dell'unità d'Italia: cioè, negare l'evidenza. Nel contesto descritto una canzone di quel periodo sarebbe necessaria. Poi si può disquisire sulla canzone in sé, ce ne sono altre forse più evocative (es. Faccetta Nera).
    2] Un approccio nel quale, usando un modo di dire qui molto appropriato, si fa di tutta l'erba un fascio, tenendo tutto o buttando via tutto, mi sembra sbagliato: come in qualunque movimento culturale, ci sono, in quantità variabile, aspetti positivi e aspetti negativi, ed è questione di buonsenso tenere i primi e buttare i secondi.

    Sono quindi molto d'accordo con quanto scritto da Henry Chinasky, Francesca e forse qualcun altro, precisando, a uso e consumo di Mario Santoro, che il contesto è quello di una rievocazione della storia d'Italia attraverso le sue canzoni. Che poi si sia trattata di una manovra pubblicitaria per attirare l'attenzione sul prossimo Sanremo, ci sta tranquillamente...

    Paolo M

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