E adesso chi paga?

Adesso riterrei doveroso far sapere ai cittadini quanto è costato dipingere le strisce perdonali di verde, quanto costerà ripristinare il colore consentito dalle norme vigenti e chi dovrà sostenere le spese dell'operazione: perché se uno si straccia le vesti dalla mattina alla sera contro Roma ladrona, e poi appena ha in mano i soldi dei contribuenti li butta via per queste alzate d'ingegno, finisce che non gli crede più nessuno.

Questo post è stato pubblicato il 21 novembre 2010 in ,,,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

8 Responses to “E adesso chi paga?”

  1. Ripristiniamo l'Ici in questi comuni. Così se la pagano loro.

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  2. In genere ci sarebbe il vecchio detto:"chi rompe paga, e i cocci sono suoi."
    Ma non credo che sarà facile farli uscire dalle tasche di questi premi Nobel!
    In Italia siamo tutti ricchioni con il culo degli altri!

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  3. Speriamo vada bene anche il bianco e rosso, perché qui a BO di zebre bianche e rosse, giuro, ce ne sono parecchie e da tanto tempo. A me il rosso piace, a Bo ci sta anche architettonicamente, ma saranno legali? Altrimenti ci tocca ridipingerle anche qui...

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  4. Non so se il rosso sia fra i colori consentiti, ma ha certamente più senso del verde in quanto più visibile (e più legato al concetto di "fare attenzione" di quanto non lo sia il verde)

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  5. qualcuno dovrebbe dirgli che bianco e verde sono i colori dell'Islam, così, tanto per aprire l'uscio di casa e rendersi conto del mondo esterno e della storia...

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  6. Il verde è speranza: di attraversare senza essere investiti.

    Butto là una mia profezia: queste alzate d'ingegno rafforzeranno ulteriormente l'attaccamento della gente per la Lega, piuttosto che sgretolarne la fiducia accordata.

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. Devono pagare i dirigenti che hanno approvato i lavori: erano tenuti a conoscere le leggi, quindi dovranno risarcire il danno, senza se e senza ma.

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